Adolfo Urso: differenze tra le versioni
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Nato a [[Padova]] da padre [[Sicilia|siciliano]] e madre [[Veneto|veneta]], da bambino va a vivere con la famiglia ad [[Acireale]]. Dopo gli studi ad [[Acireale]] e [[Catania]], Urso si è laureato in [[sociologia]] all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]].
È [[giornalista professionista]] dal 1984, iscritto all'[[Ordine dei giornalisti]] del [[Lazio]].<ref>{{Cita web|url=https://www.odg.it/elenco-iscritti|titolo=Elenco iscritti|sito=Ordine Dei Giornalisti|lingua=it-IT|accesso=2023-02-05|dataarchivio=10 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190510122633/https://www.odg.it/elenco-iscritti|urlmorto=sì}}</ref> Comincia la sua carriera di giornalista al foglio giovanile "Controcorrente" ad [[Acireale]], poi passa al ''[[Secolo d'Italia]]''. Nel [[1991]]-[[1992]] è vice-direttore del quotidiano ''[[Roma (quotidiano)|Roma]]'' e nel [[1993]]-[[1994]] [[capo redattore]] de ''[[L'Italia settimanale]]''. Direttore dal [[1994]] della rivista ''Charta Minuta'', Urso è stato promotore della fondazione ''Osservatorio parlamentare''<ref>{{cita web |url=http://www.osservatorioparlamentarepadova.it/istituto.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=30 giugno 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060511014047/http://www.osservatorioparlamentarepadova.it/istituto.htm |dataarchivio=11 maggio 2006 }}</ref> e nel [[2007]] ha costituito la [[Fondazione Farefuturo]], della quale è stato segretario generale e poi (dal febbraio 2011) presidente.
=== Attività politica ===
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Il 15 novembre [[2010]], comunque, Urso, assieme agli altri esponenti governativi di FLI [[Andrea Ronchi]], [[Roberto Menia]] e [[Antonio Buonfiglio]], così come [[Giuseppe Maria Reina]] del [[Movimento per l'Autonomia|MPA]]<ref>{{Cita web |url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/11/13/visualizza_new.html_1701253164.html |titolo="Niente governo-bis, fiducia oppure voto" - Politica - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=15 novembre 2010 |dataarchivio=15 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101115041240/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/11/13/visualizza_new.html_1701253164.html |urlmorto=no }}</ref>, si dimette lasciando il [[Governo Berlusconi IV]] a causa del rifiuto da parte del premier [[Silvio Berlusconi]] di dimettersi per formare successivamente un nuovo governo aperto all'[[Unione di Centro (2002)|Unione di Centro]], come era stato richiesto da [[Gianfranco Fini]]<ref>{{Cita web |url=http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/379145/ |titolo=Governo, Berlusconi a caccia di voti Fli: dimissioni e reincarico in 72 ore- LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=30 giugno 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101212091438/http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/379145/ |dataarchivio=12 dicembre 2010 |urlmorto=sì }}</ref>.
Dopo l'Assemblea costituente FLI del 13 febbraio [[2011]], che diede l'incarico al solo presidente Fini di nominare l'intero organigramma, viene indicato, con qualche sorpresa anche nei media che fino a due giorni prima lo davano per segretario di FLI, come nuovo portavoce di [[Futuro e Libertà per l'Italia]]. Urso, tuttavia rifiuta la carica, ritenendola non adeguata ad influenzare la linea politica ed assicurare la collocazione del movimento<ref>{{Cita web |url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/13/visualizza_new.html_1588558430.html |titolo=Bocchino nominato vice presidente Fli - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=13 febbraio 2011 |dataarchivio=16 febbraio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110216013527/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/13/visualizza_new.html_1588558430.html |urlmorto=no }}</ref><ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/113714/fini-nella-bufera-mezzo-partito-se-ne-va/ Fini nella bufera: mezzo partito se ne va?<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110218222629/http://www.giornalettismo.com/archives/113714/fini-nella-bufera-mezzo-partito-se-ne-va |data=18 febbraio 2011 }}</ref><ref>[http://www.nanopress.it/politica/2011/02/24/fli-un-passo-indietro-di-della-vedova-per-non-perdere-adolfo-urso_P612675.html Fli un passo indietro di Della Vedova per non perdere Adolfo Urso | NanoPress<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120111174907/http://www.nanopress.it/politica/2011/02/24/fli-un-passo-indietro-di-della-vedova-per-non-perdere-adolfo-urso_P612675.html |data=11 gennaio 2012 }}</ref>. Urso rimarca infatti la necessità che il partito assicuri la propria collocazione a destra, ribadendo che "noi dobbiamo costruire una destra riformista ed europea, liberale e moderna"<ref>{{Cita web|url = https://www.affaritaliani.it/politica/urso_fli_fini240211.html?refresh_cens|titolo = Urso non lascia Fini ma chiede di restare a destra|autore = |wkautore = |sito = affaritaliani.it|editore = |data = 24 febbraio 2011|lingua = |formato = |p = |pp = |cid = |citazione = Raggiunto un punto di pacificazione con Andrea Ronchi, uno dei finiani dato in uscita dal partito|accesso = 13 giugno 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210613110133/https://www.affaritaliani.it/politica/urso_fli_fini240211.html?refresh_cens|dataarchivio = 13 giugno 2021|urlmorto =
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