Interfaccia (informatica): differenze tra le versioni

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Da un lato, l'interfaccia di una [[classe (informatica)|classe]] è l'insieme dei dati e dei metodi visibili all'esterno degli [[oggetto (informatica)|oggetti]] che sono istanze di quella classe.
 
La seconda accezione, invece, si trova solo in determinati linguaggi e indica un tipo paragonabile alla classe, ma soggetto a restrizioni ulteriori: risulta composta esclusivamente di [[Metodo (informatica)#Metodi astratti|metodi astratti]] ed eventualmente da un insieme di [[campo (informatica)|campi]] visibili all'esterno di essa, funzionando quindi come punto di incontro tra componenti simili che hanno una struttura interna diversa. QuestaSi seconda accezione si trovaavvicina in linguaggiquesto comead una [[Javaclasse (linguaggioastratta]], pur presentando caratteristiche distinte. In altre parole un'interfaccia definisce un "contratto", ovvero un insieme di [[Firma (programmazione)|Javafirme]] edi imetodi, linguaggila dellacui famigliadefinizione [[concreta viene attuata in classi che implementano quell'interfaccia.NET]] Pertanto ciascuna classe che implementa un'interfaccia definisce concretamente, in maniera distinta da altre classi che nonimplementano supportanotale linterfaccia, i metodi la cui firma è presente nell'[[ereditarietàinterfaccia. multipla]]In traJava, classitale implementazione può avvenire in maniera diretta, madefinendo soloil tra"corpo" del metodo nella classe implementante stessa, oppure ereditando tale implementazione da una superclasse, oppure ancora delegando l'implementazione ad una sottoclasse. In Java l'implementazione dei metodi definiti nell'interfaccia deve riguardare la totalità di tali metodi. Java consente inoltre ad una classe di implementare più interfacce e ad un'interfaccia di estendere un'altra interfaccia.
 
Questa seconda accezione si trova in linguaggi come [[Java (linguaggio di programmazione)|Java]] e i linguaggi della famiglia [[.NET]], che non supportano l'[[ereditarietà multipla]] tra classi, ma solo tra interfacce.
 
Le interfacce (intese nella seconda accezione) spesso rappresentano il componente di livello più alto di un'applicazione e, dal punto di vista del ''client'', il più critico. Esse possono essere usate per migliorare l'estensibilità e la [[riusabilità]] di un [[Programma (informatica)|programma]] [[Programmazione orientata agli oggetti|orientato agli oggetti]].