Robur Ravenna: differenze tra le versioni

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La sezione di pallavolo maschile prese parte, nel 1946, al primo [[Serie A (pallavolo maschile)|campionato italiano]], laureandosi Campione d'Italia. L'anno seguente il campionato fu disputato al Ricreatorio. Vinse ancora la Robur. Il club, dai colori sociali [[bianco]] e [[blu]], cucì lo scudetto sulle proprie maglie anche per i due anni successivi ([[Serie A 1948 (pallavolo maschile)|1948]] e [[Serie A 1949 (pallavolo maschile)|1949]]) e nel [[Serie A 1952 (pallavolo maschile)|1952]]. La Robur organizzò anche l'edizione 1949. La squadra era allenata da [[Angelo Costa (allenatore)|Angelo Costa]], che rimase per sette anni consecutivi alla sua guida, fino al 1953; i capitani degli scudetti furono: Orfeo Montanari (1946-1949) e Roberto Tazzari (1952). La Robur vinse due scudetti rimanendo imbattuta: quelli del 1949 (9 vittorie e 3 pareggi)<ref>Le partite si disputavano al meglio dei 2 set, quindi era ammesso il pareggio.</ref> e del 1952 (13 vittorie e 4 pareggi sulle 17 partite disputate)<ref>Le partite si disputavano al meglio dei 4 set.</ref>. Agli [[Campionato europeo di pallavolo maschile 1948|Europei del 1948]] i giocatori della Robur formarono l'ossatura della nazionale (sei ravennati in formazione) che vinse il Bronzo, con Angelo Costa allenatore<ref>{{cita news|autore=Umberto Suprani|titolo=Nella città del volley il sole non tramonte mai|pubblicazione=il Resto del Carlino|data=29 settembre 2020}}</ref>.
 
Nel [[1954]] la Robur rinunciò alla partecipazione al campionato nazionale. Nei decenni successivi sviluppò la sola attività giovanile, collaborando strettamente con la squadra dei [[Vigili del Fuoco]], la [[Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco Natale Casadio|Casadio]]; nel [[1964]] vinse lo scudetto Juniores Under 20. Nello stesso anno la Robur, allenata da Vittorio Bottacini (1941-2024)<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/si-e-spento-vittorio-bottaccini-alleno-la-robur-negli-anni-60-e7530d5b|titolo=Si è spento Vittorio Bottaccini. Allenò la Robur negli anni 60|accesso=14 febbraio 2024}}</ref>, ottenne la promozione in [[Serie A (pallavolo maschile)|Serie A]] nel torneo disputato a [[Bologna]] il 9 e 10 maggio<ref>«Il Resto del Carlino», 12 maggio 1964.</ref>. Il ritorno in Serie A della prima squadra, nelle stagioni [[Serie A 1964-1965 (pallavolo maschile)|1964-65]] e [[Serie A 1965-1966 (pallavolo maschile)|1965-66]], fu avaro di successi. L'unica soddisfazione fu vedere due giocatori (Bondi e Mattioli) venire convocati in nazionale<ref>Bondi vinse anche uno scudetto nel 1973 con la [[Ruini Firenze]].</ref>. Al termine di quell'annata la società fu retrocessaretrocesse in Serie B. Due anni dopo scese in C (1968). La dirigenza ritenne di lasciare liberi i giocatori della prima squadra e di portare avanti solo il settore giovanile. Nello stesso anno 1968, a suggello del glorioso passato, la Robur ricevette la [[Stella al merito sportivo|Stella di bronzo al merito sportivo]] del [[CONI]]. La motivazione fu la seguente: per «''distinzione di particolare riconoscimento quale benemerita della causa dello sport per lunghi anni servita ed onorata''»<ref>«Il Resto del Carlino», 23 agosto 1968.</ref>.
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]]-[[anni 1980|ottanta]]-[[anni 1990|novanta]] l'attività venne svolta solo a livello giovanile.