Unione Monarchica Italiana: differenze tra le versioni

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|vicepresidente = Edoardo Pezzoni Mauri<br />Michele Pivetti Gagliardi
|stato = ITA
|fondazione = 29 agosto [[1944]]
|sede = [[Roma]]
|abbreviazione = UMI
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|testata = Agenzia di stampa ''Fert'' (fino al 2017)<ref>ora in attesa di una nuova testata</ref>
|giovanile = Fronte Monarchico Giovanile
|iscritti = 80000<ref>https://www.iltempo.it/2017/11/24/1377123-tornare_alla_monarchia_recuperare_quel_collante_istituzioni_cittadini_perso_causa_della_malapolitica.shtml</ref>
|anno iscritti = 2017
|Presidente Onorario = Comm. Giovanni Semerano
}}
L{{'}}'''Unione Monarchica Italiana''' ('''U.M.I.''') è un'associazione politica [[italia]]na fondata il 29 agosto [[1944]] a [[Roma]].<ref name=":0" />
 
L'intento principale dell'unione è quello di restaurare la [[monarchia costituzionale]] in Italia, tramite l'abrogazione dell'articolo 139 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]] prima, dunque alla proposta [[referendum]] istituzionale poi, questo identico a quello del 2 giugno 1946. L'Unione Monarchica Italiana sostiene [[Aimone di Savoia-Aosta (1967)|Aimone di Savoia-Aosta]] nella [[Linea di successione al trono d'Italia|questione dinastica]].<ref>[http://www.monarchia.it/questionedinastica.html Questione dinastica] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150925182550/http://www.monarchia.it/questionedinastica.html |data=25 settembre 2015 }}</ref>
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L'organizzazione nacque ufficialmente il 29 agosto 1944<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.unionemonarchicaitaliana.it/index.php/chi-siamo/storia-dell-u-m-i|titolo=Storia dell'U.M.I.|autore=Super User|sito=www.unionemonarchicaitaliana.it|lingua=it-it|accesso=2023-12-15}}</ref>, su iniziativa di Augusto de Pignier, Luigi Filippo Benedettini, Carlo Calvosa e Giuseppe Gullo. Queste personalità, con apposito atto notarile, preconizzarono la nascita del movimento grazie alla fusione tra l’Unione Monarchica Democratico Liberale e l’Unione dei Monarchici italiani.
 
Il 1º ottobre [[1945]], a [[Firenze]], fu tenuto il primo [[congresso]]. La nuova [[associazione (diritto)|associazione]] assunse la denominazione provvisoria di "Unione Monarchica Italiana". Il 20 ottobre ricevette l'autorizzazione da un'omonima organizzazione [[roma]]na a utilizzare questa sigla in cambio della promessa di gestire il movimento giovanile della neonata associazione [[monarchia|monarchica]], il Fronte Monarchico Giovanile.
 
La sua finalità era l'instaurazione, con metodo [[Democrazia|democratico]], della [[monarchia]] costituzionale in [[Italia]] in caso di sconfitta nel [[Referendum istituzionale del 1946|referendum istituzionale]], avvenuta il 2 giugno 1946.
 
=== Nella Repubblica ===
Dopo la vittoria deldella repubblica nel referendum, l'Unione monarchica italiana viene riorganizzata,<ref>{{Cita webTreccani|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/unione-monarchica-italiana/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/unione-monarchica-italiana/|titolo=Unione monarchica italiana - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=15 febbraio 2024-02-13}}</ref>, diventando inizialmente un movimento elitario, composto principalmente da personalità di spicco dell'ex [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], senza scendere nell'agone elettorale.
 
Nel [[1961]], con l'elezione di [[Sergio Boschiero]] a segretario nazionale del ''Fronte Monarchico Giovanile'', {{Senza fonte|l'associazione assunse una connotazione nazional-popolare}}. Successivamente l'elezione del Presidente Nazionale, l’avvocato Rinaldo Taddei e del Segretario Generale Sergio Boschiero, l’U.M.I. continuerà una stagione di fervente attività.
 
Dopo la morte di [[Umberto II di Savoia|Umberto II]], l’U.M.I. tenne il X Congresso Nazionale, il quale affrontò la questione dinastica determinando nuove scissioni, ma di modeste dimensioni. È stato allora che l'unione avrebbe riconosciuto nel [[Amedeo di Savoia-Aosta (1943)|Principe Amedeo d’Aosta]] il successore di Umberto II, e i sostenitori di [[Vittorio Emanuele di Savoia (1937)|Vittorio Emanuele]] lasciarono l’UMI. Sempre in quel congresso furono eletti [[Giuseppe Costamagna]] come Presidente Nazionale, Giovanni Semerano come Segretario Generale, Camillo Zuccoli come Vice Presidente e Ettore Laugeni come Segretario del Fronte Monarchico Giovanile<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giovanni Semerano|nome=Edizioni Monarchia Nuova - Roma 2017|cognome=|nome2=|cognome2=|data=2017|titolo=Storia Unione Monarchica Italiana|rivista=}}</ref>.
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| rowspan="7" |''nessuna''
|-
| rowspan="4" |Durante l'esilio del [[Umberto II di Savoia|Re Umberto II]] (dal 18 giugno [[1943]] al 18 marzo [[1983]])
|via Sistina
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* Giorgio di Vistarino
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| rowspan="2" |Dopo la morte del [[Umberto II di Savoia|Re Umberto II]] (post 18 marzo [[1983]])
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* Rinaldo Taddei,
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|via Degli Scialoja.
|-
|Dal [[2002]]
|via Riccardo Grazioli Lante 15/A
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}