Vangelo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo miei errori note |
ho invertito recensore e recensito: l'autore è Gilbert Pierre, come si evince qui: https://www.queriniana.it/libro/breve-storia-dell-esegesi-biblica-1562 |
||
Riga 198:
Le maggiori obiezioni alle tesi di Carmignac vennero dal mondo cattolico, basti pensare allo scetticismo espresso, a quel tempo, da luminari come [[Gianfranco Ravasi]] e padre [[Pierre Grelot]]. Il libro di quest'ultimo era "contro Jean Carmignac" fin dal titolo. Per Grelot "la presenza dei semitismi può essere spiegata anche in altri modi: come traccia del fatto che l'autore ha l'aramaico come lingua madre, o come risultato di una cosciente imitazione dello stile della traduzione dei Settanta, che ricalca volutamente l'ebraico, per fedeltà al testo sacro".<ref>{{cita libro| P. | Grelot | L'origine dei Vangeli. Controversia con J. Carmignac | Libreria ed. Vaticana | 1989 }}</ref>
La questione non è di poco conto: ammettere infatti un originale semitico alla base dei vangeli significherebbe spostare la loro realizzazione a ridosso delle vicende di Gesù, e accreditare gli evangelisti come testimoni diretti delle vicende narrate. Questo ha portato la tesi a essere fortemente sostenuta da gruppi cristiano-conservatori{{efn|Vedasi, per esempio, la recensione di
A tal proposito il [[filologo]] e [[teologo]] [[francia|francese]] [[Claude Tresmontant]] commentando la "scoperta" dell'origine semitica dei vangeli sostenuta da [[Jean Carmignac]] contro le "teorie di demitizzazione", disse: « [Questa scoperta è di grande importanza] perché ci attesta che i Vangeli furono scritti al tempo di Gesù da persone che parlavano in aramaico o in ebraico e non un secolo dopo, da una comunità che conosceva solo il greco».<ref>Massimo Astrua, ''La storicità dei vangeli: una guerra vinta!'', Pessano, Mimep-Docete Edizioni, 2009, p. 21, ISBN 978-88-8424-170-2</ref>
|