Caduta dell'Impero romano d'Occidente: differenze tra le versioni

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Se l'Imperatore d'Occidente fosse riuscito a preservare la sua effettiva autorità, non è da escludere che l'Impero d'Occidente sarebbe riuscito a sopravvivere, magari limitato alla sola Italia; in occidente invece l'Imperatore perse ogni potere a vantaggio dei capi dell'esercito di origine barbarica, come [[Ricimero]] e il suo successore [[Gundobado]]. [[Odoacre]] non fece che legalizzare una situazione di fatto, cioè l'inutilità effettiva della figura dell'Imperatore, ormai solo un fantoccio nelle mani dei generali romani di origine barbarica. Più che una caduta, la fine dell'Impero, almeno in Italia, può essere interpretata più come un cambio interno di regime in cui si poneva fine a un'istituzione ormai superata e che aveva perso ogni potere effettivo a vantaggio dei comandanti romano-barbarici. Odoacre stesso non era un nemico esterno ma un generale romano di origini barbariche, che rispettò e mantenne in vita le istituzioni romane, come il [[senato romano|Senato]] e il [[console (storia romana)|consolato]], e continuava a governare l'Italia come funzionario dell'Imperatore d'Oriente, pur essendo di fatto indipendente.
 
=== La deposizione di Romolo AugustoloAugusto nel 476 d.C. ===
{{Vedi anche|Assedio di Pavia (476)}}
[[File:Young Folks' History of Rome illus420.png|thumb|sinistra|Romolo Augusto deposto da Odoacre]]