Don Camillo e l'onorevole Peppone: differenze tra le versioni

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*[[Luigi Tosi (attore)|Luigi Tosi]]: il Pretore
*[[Manuel Gary]]: avv. Cerratini, delegato del PCI
*[[Mario Siletti (1897-1977)|Mario Siletti]]: avv.avvocato Stiletti, l'esaminatore
*[[Gaston Rey]]: Bollini
*[[Gustavo De Nardo]]: Filetti
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*[[Giuseppe Varni]]: un cittadino democristiano
*[[Eugenio Maggi]]: un "compagno"
*Fortunato Arena: spettatore quando viene dispiegato il manifesto colcon il faccione di Peppone / controfigura di Fernandel
|doppiatori originali=
*[[Jean Debucourt]]: voce crocifisso
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'''''Don Camillo e l'onorevole Peppone''''' è un [[film]] del [[1955]] diretto da [[Carmine Gallone]].
 
Si tratta del terzo episodio della celebre saga che vede protagonisti [[Fernandel]] e [[Gino Cervi]], il primo diretto da Gallone (che dirigerà anche il quarto), mentre i due precedenti erano stati diretti da [[Julien Duvivier]].
 
== Trama ==
Primavera [[1948]]. [[Brescello]] è in fermento: mentre nella piazza si costruisce un monumento alla Pacepace, il [[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]] manda in missione alcuni compagni della città per fare propaganda. A breve, infatti, ci saranno le [[Elezioni politiche in Italia del 1948|elezioni politiche]] e il sindaco Peppone si candida a [[deputato]]. Don Camillo, appena venuto a sapere della notizia, corre a protestare dal Cristo crocifisso, ma poi minimizza, ricordando che prima Peppone deve superare l'[[Scuola primaria in Italia#Esame finale|esame di quinta elementare]]. L'esame consiste nella risoluzione di un problema di [[Geometria solida]] e nella composizione di un tema d'Italiano. Durante l'esame Peppone viene preso dall'agitazione, ma interviene don Camillo, facendogli superare brillantemente l'esame in cambio di una cospicua contropartita.
 
[[File:Il carro armato usato nel film - panoramio.jpg|thumb|sinistra|Carro armato [[M26 Pershing]] collocato nei pressi del Museo di Peppone e Dondon Camillo.]]
Poco dopo, le vicende del paese portano ancora una volta i due fronti opposti a scontrarsi. Quando un contadino non riesce a liberarsi del mezzadro che occupava il podere che aveva appena acquistato, Peppone non interviene, decidendo così in favore del mezzadro. Don Camillo, convinto che il sindaco abbia colto l'occasione di farne una questione politica, aiuta il contadino nella sua protesta. Presto però viene a galla una verità più scottante: nelle ultime concitate fasi della guerra, infatti, i comunisti si erano impossessati di un [[carro armato]] e l'avevano nascosto proprio nel fienile di quel podere. Peppone e i suoi devono quindi impedire che quel carro armato venga ritrovato. Don Camillo, venuto a sapere della situazione, si offre di aiutare Peppone a liberarsi del mezzo, portandolo fuori dal podere e facendolo ritrovare pochi giorni dopo. Il piano rischia di saltare quando Peppone, involontariamente, spara un colpo di cannone che colpisce proprio la colomba della Pace nella piazza del paese.
 
Qualche tempo dopo, don Camillo si trova a fare l'[[autostop]] per rientrare in paese. A dargli un passaggio è proprio Peppone, ma dopo pochi metri i due incominciano a bisticciare: Peppone scarica don Camillo, ma questiquest'ultimo con un trucco riesce a ribaltare la situazione e scappa con il suo automezzo, lasciando a piedi il sindaco. QuestiEgli era appena andato a ritirare dalla tipografia i manifesti elettorali, vere e proprie gigantografie con il suo ritratto. Don Camillo, visti i manifesti nel retro del furgone, decide di giocare un brutto tiro al rivale. Qualche giorno dopo, quando i manifesti vengono solennemente svelati alla comunità proprio sotto alla bombardata colomba della Pacepace, tutti scoppiano a ridere: il ritratto di Peppone è stato infatti "ritoccato" con tanto di corna, pizzetto e la "terza narice" (allegoria inventata proprio da Guareschi e usata spesso per ridicolizzare i sostenitori del PCI in quegli anni).
 
L'affronto dev'deve essere vendicato: i comunisti si riuniscono in segreto e Peppone propone l'"eliminazione fisica". Viene sorteggiato un membro della banda che porterà a termine la missione come meglio crede. Per fortuna, l'eliminazione progettata non è quella di don Camillo, bensì dei suoi [[pollo|polli]], con i quali il prete intendeva festeggiare la sconfitta elettorale dell'avversario. Don Camillo, svegliato da un rumore, non può farfare altro che constatare il furto dei polli. Un vicino ha visto il ladro, e sembra proprio che sia il sindaco, come riferisce ada un poliziotto. L'indagine finisce per mettere alle strette Peppone, che alla fine viene convocato in Preturapretura come imputato. Il parroco vuole godersi la disgrazia dell'avversario, che, in caso di condanna, sarebbe definitivamente estromesso dalla corsa elettorale; il Crocifisso, ancora una volta, lo persuade a non cedere al desiderio di vendetta. Così don Camillo irrompe in Preturapretura e salva Peppone raccontando una storia inventata.
 
Il sindaco viene assolto, ma la mossa di don Camillo rischia di gettare nel ridicolo tutta la sezione locale del partito. Peppone tuttavia viene tranquillizzato dalla compagna Clotilde, un'esponente del partito inviata in missione da Roma. La donna rassicura il sindaco che lo scherzo di don Camillo potrebbe in realtà giocare a suo favore, rendendolo più simpatico anche agli elettori più moderati, e approfitta dell'occasione per appartarsi con Peppone. QuestiEgli, che non era indifferente al fascino della donna, non riesce tuttavia a decidersi a portare a segno le ''avance'' di cui tutto il paese mormora. Proprio questi pettegolezzi mettono in crisi il matrimonio di Peppone: la moglie Maria, dopo averavere confessato a don Camillo che non ne può più e vuole tornare dai suoi genitori, abbandona il paese. SconvoltoPeppone, Pepponesconvolto, si rivolge a don Camillo, che per spingerlo ad agire colcon il cuore gli racconta, mentendo, che la moglie vuole suicidarsi. I due si lanciano così all'inseguimento con un [[sidecar]]: raggiunta Maria e fatta la pace, Peppone torna a casa con la moglie, mentre Dondon Camillo è costretto a rientrare con la bicicletta di Maria.
 
Le elezioni sono vicine e Peppone invita come relatore a un comizio il compagno avvocato Cerratini. Negli ultimi minuti prima dell'inizio, don Camillo tiene viva la rivalità diffondendo dall'altoparlante della chiesa musica e slogan elettorali. ZittitoPeppone, zittito il rivale, Peppone sale sul palco e prende la parola, ma proprio in quel momento il parroco spara negli altoparlanti ''[[La canzone del Piave]]''. All'udire quelle note, Peppone, commosso, si abbandona a un discorso appassionato e vibrante di patriottismo. La piazza esulta e perfino don Camillo è commosso e applaude sorridente.
 
Le elezioni sono un successo per il PCI e anche per Peppone, che viene eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]]. QuestiEgli, come richiede la legge, annuncia in [[consiglio comunale]] che si dimetterà da sindaco, ma il capogruppo dell'opposizione dichiara che tutti vorrebbero che Peppone continuasse a essere il loro sindaco, raccogliendo gli applausi di amici e avversari.
 
Al momento della partenza, un corteo accompagna l'onorevole Peppone alla [[Stazione di Brescello-Viadana|stazione di Brescello]]. Sul gradino del treno fa forza ai compagni, commossi e rattristati quanto lui; alla [[Stazione di Boretto|stazione successiva]] incontra don Camillo, che convince il rivale a tornare con lui a Brescello.
 
==Produzione==
 
===Fonti letterarie===
Alcuni episodi del film sono stati ideati ex novo, ma altri provengono dai racconti originali di Guareschi: ''Ponte-mina'' (1947), ''La festa'' (1947), ''L'altoparlante'' (1951), ''Il sogno del cappello verde'' (1951), ''Ancora il fantasma del cappello verde'' (1951), ''Carro armato'' (1952, poi reintitolato ''Il Panzer'' nella versione inclusa nel volume ''[[Don Camillo e il suo gregge]]'', 1953), ''Esame Peppone'' (1952), ''Furto delle galline'' (1952) e ''Lettera al lettore'' (1955).
 
===Ambientazione===
* Dopo la parentesi del secondo episodio, ''[[Il ritorno di don Camillo]]'', girato in gran parte in interni o in luoghi lontani dalla Bassa Padana, con questo terzo capitolo si torna a usare [[Brescello]] quale sfondo della storia. Ritornano dunque gli scorci del paese reggiano: piazza Matteotti, la chiesa di Santa Maria Nascente. Anche la scuola dove Peppone riesce a prendere la licenza elementare, è brescellese. La casa di Peppone è in via Carducci come nel [[Don Camillo (film 1952)|primo film]].
* La residenza di Don Camillo fu "inventata" fra via Costituente e via San Marcellino, a Brescello, dove la produzione fece costruire (in 12dodici giorni) le colonnine che si vedono nel film, poi smontate a fine lavorazione. Il pollaio, anch'esso posticcio, non faceva parte della casa ma si trovava in realtà nel giardino della casa di fronte.
* La casa parrocchiale nella quale abitava Don Camillo negli anni della seconda guerra mondiale, prima del suo trasferimento a Brescello, e che viene mostrata nel flash-back del ricordo del primo incontro tra il sacerdote e Peppone è accanto alla [[Chiesa di San Siro (Sorbolo Mezzani)|chiesa di San Siro]] a [[Coenzo]], frazione di [[Sorbolo]], in [[provincia di Parma]].
 
=== Curiosità ===
*Le riprese si svolsero nei mesi di aprile e maggio del 1955.
* La canzone che Dondon Camillo ascolta alla radio, mentre cerca di sapere i risultati delle elezioni, è "Chitarra spagnola", del 1939.
* Il carro armato americano nascosto nel fienile del podere del Tasca è un modello [[M24 Chaffee]], carro leggero statunitense della Seconda guerra mondiale. Il carro esposto nella piazza a Brescello è, invece, un esemplare restaurato di [[M26 Pershing]], che non ha niente a che fare con il film<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/05/05/news/il-carro-armato-di-peppone-in-moto-per-turisti-e-bambini-1.11366830?refresh_ce|titolo=Il carro armato di Peppone in moto per turisti e bambini - Cronaca - Gazzetta di Reggio|pubblicazione=Gazzetta di Reggio|data=2015-05-05|accesso=2017-06-07}}</ref>.
* La frase iniziata dal democristiano all'altoparlante e conclusa da don Camillo fu inventata dallo scrittore [[Giovannino Guareschi]]. Lo slogan, che riscosse notevole successo venendo giudicato simpatico e incisivo, fu inserito da Guareschi nel 1948 in una fugace citazione nel suo romanzo ''[[Don Camillo e il suo gregge]] '' e ricomparve nel 1955 in questo film.
 
== Distribuzione ==
 
===Differenze di versione===
La versione francese presenta scene che non compaiono in quella italiana (come nei due film precedenti). Per esempio: nella bottega dove lavora il Brusco come barbiere, i clienti si mettono a ridere quando hanno saputo che Peppone vuole fare l'esame di quinta elementare. Quando don Camillo si risveglia, nota che c'era una candela (messa da Peppone) e si accorge che mancano le sue galline, nella versione francese don Camillo parlando con Gesù gli diceva che aveva sognato Peppone che aveva la faccia da pollo venendogli in mente le sue galline e preoccupato corse fuori per dare un'occhiata.
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==Scene del film<ref>In ordine sequenziale</ref>==
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File:Don Camillo e l'onorevole Peppone - Mario Siletti.jpg|Avv.Avvocato Stiletti, l'esaminatore ([[Mario Siletti (1897-1977)|Mario Siletti]]) in una scena, dove interroga Peppone per vedere se è preparato per l'esame di [[Scuola primaria in Italia#Esame finale|quinta elementare]].
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone - Fernandel e Umberto Spadaro.jpg|Don Camillo ([[Fernandel]]) con il Bezzi ([[Umberto Spadaro]]) in una scena, mentre discute con Peppone per il terreno del mezzadro Tasca.
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone - Fernandel e Memmo Carotenuto.jpg|Don Camillo ([[Fernandel]]) con Spiccio ([[Memmo Carotenuto]]) in una scena, mentre spiega al reverendo che il carro armato è ancora sotto le cataste delle fascine.
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone2.jpg|Don Camillo ([[Fernandel]]) e Peppone ([[Gino Cervi]]) alle prese colcon il vecchio carro armato statunitense in una scena.
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone3.jpg|Don Camillo ([[Fernandel]]) si preoccupa dalla propaganda di Peppone in una scena.
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone - Carlo Duse.jpg|Il Bigio ([[Carlo Duse]]) in una scena, mentre decidono chi deve rubare i polli a don Camillo.
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone - Gino Cervi e Claude Sylvain.jpg|Clotilde ([[Claude Sylvain]]) con Peppone ([[Gino Cervi]]) in una scena.
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone - Leda Gloria.jpg|Don Camillo ([[Fernandel]]) con la moglie di Peppone ([[Leda Gloria]]) in una scena, mentre dice che ritorna da sua madre.
File:Don Camillo e l'onorevole Peppone4.jpg|Don Camillo ([[Fernandel]]) e Peppone ([[Gino Cervi]]) in bicicletta nella scena finale del film.
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== Collegamenti esterni ==