Squallor: differenze tra le versioni
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Stimolo determinante alla decisione di formare il gruppo fu la visione del film ''[[Il mio amico il diavolo]]'' (''Bedazzled'') del 1967, diretto da [[Stanley Donen]] e scritto e interpretato da [[Peter Cook (attore)|Peter Cook]] e [[Dudley Moore]].<ref name="documentario" /> In particolare fu il brano ''Bedazzled'' dei Drimble Wedge and the Vegetation (gruppo musicale presente nel film) a ispirare ad Alfredo Cerruti lo stile che poi caratterizzò l'intera produzione degli Squallor:<ref name="documentario" /> musica che accompagnava un testo recitato con tono distaccato.
Il nome Squallor nacque perché Daniele Pace, milanese in mezzo a due napoletani (Totò e Alfredo), per entrare maggiormente in comunione con loro, era solito “napoletanizzare” tutto. Mentre cercavano il nome del gruppo uscì la parola “squallore”, che rifletteva il senso di tanti argomenti riguardanti la società che volevano trattare, e la parola italiana nel napoletano di Daniele diventò il gaio e inequivocabile ''squallor'', nome adottato da tutti con entusiasmo.
Gli Squallor raccolsero un notevole riscontro di pubblico nonostante l'iniziale mancanza di promozione diretta, il non essersi mai esibiti pubblicamente e l'inevitabile censura da parte delle radio (escluse poche emittenti locali, ed esclusi alcuni brani che furono trasmessi dalla RAI, come ''38 luglio'' e ''L'alluvione'').<ref>{{Cita web |autore= Antonio Lo Giudice |url=https://www.ondarock.it/italia/squallor.htm |titolo=Squallor. I poeti del turpiloquio |sito=OndaRock |accesso=28 settembre 2021}}</ref><ref>{{Google books |autore=Enrico Deregibus |id=QBko1XW9KOUC |capitolo=Squallor |titolo=Dizionario completo della Canzone Italiana |editore=Giunti Editore |anno=2006 |p=426 |isbn=8809756258}}</ref><ref>{{Cita web |autore=Luca "Luke" Morettini Paracucchi |url=https://www.orrorea33giri.com/squallor-discografia-storia/ |titolo=Chiedi chi erano gli Squallor: gli iconoclasti dall’estro dissacrante |sito=Orrore a 33 giri |data=10 luglio 2020 |accesso=13 luglio 2020}}</ref> Nella seconda metà della loro carriera girarono alcuni spot pubblicitari. Il maggior successo commerciale degli Squallor fu l'album ''[[Tocca l'albicocca]]''<ref>{{Cita web |autore=Angelo Forgione |url=https://angeloforgione.com/2014/12/02/usaforitaly/ |titolo=Quando gli Squallor cantarono l’Africa italiana |sito=il Blog di Angelo Forgione |data=2 dicembre 2014}}</ref> (1985) che contiene il singolo ''USA for Italy'' (parodia del progetto ''[[USA for Africa]]'' e della famosa ''[[We Are the World]]'') il cui testo, che rinuncia per una volta al consueto turpiloquio, ottenne il lasciapassare per essere diffuso via etere.
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