Direttività: differenze tra le versioni

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EleonoraDiVi (discussione | contributi)
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== Definizione descrittiva ==
La direttività di un'antenna in una certa direzione è definita come il rapporto tra l'intensità di radiazione irradiata in tale direzione (la sua emissione più forte) e la potenza totale irradiata uniformemente in tutte le direzioni (radiatore isotropico ideale). La differenza con il [[Guadagno (elettronica)|guadagno]] è che quest'ultimo al denominatore presenta la potenza totale in ingresso all'antenna che è solo in parte irradiata e in parte dissipata dal conduttore dell'antenna stessa. Come per il guadagno anche la direttività è definita come una funzione della direzione di osservazione e con il solo termine direttività si intende comunemente il valore massimo di tale funzione in corrispondenza della direzione di massimo. La direttività di un'antenna reale può variare da 1,76 dBi per un piccolo dipolo, a ben 50 dBi per una grande [[antenna parabolica]].<ref name="antenna_tutorial">[http://www.antenna-theory.com/basics/directivity.php Antenna Tutorial]</ref>
 
== Definizione matematica ==
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Tipicamente, le antenne in trasmissione (con analogia di reciprocità nel caso ricevente) non irradiano in modo isotropo, prediligendo alcune particolari direzioni. Tale proprietà è nota come '''direttività'''.
 
Per qualsiasi antenna TX il [[campo elettrico]] in Far Field (ad elevata distanza dalla sorgente di radiazione) è esprimibile come:
 
<math>\vec{E}(P)=\dot{Io}\frac{e^{-jkor}}{r}\vec{f}(\theta, \phi)</math>