Bagnacavallo: differenze tra le versioni
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La pieve di Bagnacavallo, intitolata a San Pietro ''in Sylvis'', sorse nel [[VII secolo]]. È una delle [[pievi]] più antiche del territorio. <br/>
Dopo l'anno Mille giunsero a Bagnacavallo molti ordini monastici. I primi furono i [[Francescani]] che, nella seconda metà del [[XIII secolo]] s'insediarono a sud del paese fuori della cinta muraria (com'era loro uso). Forse coevo è quello dei Camaldolesi, intitolato a [[San Giovanni Battista]]. Di essi non è noto l'anno d'insediamento: si sa che il monastero fu ampliato nel [[1336]] sotto la direzione di fra Leonardo Brusamolini. Del convento delle [[monache clarisse]], fondato presso Porta Pieve, si ha memoria sin dall'inizio del XIV secolo<ref name="piano">Comune di Bagnacavallo, {{cita web|url=http://www.comune.bagnacavallo.ra.it/content/download/1726/22504/file/AnalisiStorica.pdf.
Successivamente si assistette all'insediamento dei frati [[Cappuccini]]: prima gli uomini (fra il 1583 ed il 1589), poi le donne (nel 1753, convento intitolato a San Girolamo). Anche i [[Gesuiti]] ebbero una propria sede a Bagnacavallo; alla fine del [[XVII secolo]] fondarono un istituto d'istruzione per i figli della classe dirigente locale. Il collegio gesuitico venne riconvertito in scuola pubblica dopo il [[1773]], anno della soppressione dell'Ordine. Con l'invasione napoleonica, tutti i conventi vennero espropriati ([[1798]]). Una particolare sfortuna toccò ai Carmelitani, che pochi decenni prima erano riusciti a trasferirsi dentro le mura in un nuovo convento (la loro chiesa, sita sulla Strada maestra, era stata ultimata nel 1759). Successivamente chiesa fu eretta a parrocchia e venne affidata al clero diocesano. La vita monastica rinacque dopo la parentesi napoleonica. Nel [[1816]] le monache Cappuccine, guidate da suor Marianna Fabbri, riuscirono ad acquistare il monastero di San Giovanni Battista, che dal demanio era stato ceduto a un privato<ref>{{cita web|url=https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/home/francescanesimo-le«cappuccine»di-bagnacavallo-3550|titolo=La storia delle «cappuccine» di Bagnacavallo|accesso=28 agosto 2020}}</ref>. Dal 1819 al 1842 gestirono anche un educandato per fanciulle nobili. Nell'educandato visse gli ultimi tredici mesi della sua breve vita la piccola Allegra (1817-1822), figlia del poeta inglese [[George Gordon Byron]]<ref>[[Eraldo Baldini]] e [[Giuseppe Bellosi]], ''Misteri e curiosità della Bassa Romagna'', Il Ponte Vecchio, Cesena 2017, pag. 93.</ref>. Nel [[1866]]-67 le leggi sull'[[eversione dell'asse ecclesiastico]] segnarono la fine di tutti gli ordini religiosi a Bagnacavallo. I beni mobili della Chiesa furono requisiti e messi in vendita, i beni immobli furono incamerati. Nuove destinazioni dei conventi furono<ref name="piano" />:
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