Adam Haslmayr: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
[[File:Adam Haslmair Taufbuch Bozen 1591 cropped.png|thumb|Battesimo dell'omonimo figlio di Haslmayr, qui chiamato ''rector scholæ Bulsanensis'', e della sua moglie Anna, registrato il 25 marzo 1591 nel [[Registro parrocchiale|registro matricolare]] della [[Duomo di Bolzano|chiesa parrocchiale di Bolzano]]]]
Haslmayr nacque a Bolzano, nel [[Tirolo]] meridionale, e fu attivo come [[insegnante]] presso le scuole parrocchiali di [[Appiano sulla Strada del Vino|San Paolo d'Appiano]] e, dal 1588, a Bolzano stessa. Nel 1592 pubblicò ad Augusta il ''Newe Teutsche Gesang'', una raccolta a stampa di canti polifonici in tedesco<ref>[[Hannes Obermair]], ''Frühes Wissen. Auf der Suche nach vormodernen Wissensformen in Bozen und Tirol'', in ''Universitas Est'', vol. I, a cura di [[Hans Karl Peterlini]], Bolzano, Edition Raetia, 2008. ISBN 978-88-7283-316-2, pp. 35–87, qui pp. 42–43 (con immagine del frontespizio).</ref>. Nel 1612 affermò di aver visto un manoscritto della ''Fama Fraternitatis'' già nel 1610, anche se il testo fu pubblicato per la prima volta nel 1614<ref> [[Frances Amelia Yates]], ''The Rosicrucian Enlightenment'', Routledge, Londra, 1972. ISBN 0-415267692, p. 59.</ref>. La sua dichiarazione, pubblicata nella sua "Risposta alla Lodevole Confraternita dei Teosofi di Rozenkreuz", fu inclusa nello stesso volume della ''Fama Fraternitatis'', ma l'edizione originale è ancora conservata presso la Biblioteca [[Anna Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel|Anna-Amalia]], a [[Weimar]]. Haslmayr era un amico intimo di Karl Widemann, con cui aveva condiviso la casa, e di Benedictus Figulus, entrambi strettamente legati al primo movimento rosacrociano. Figulus aveva messo Haslmayr in contatto con Widemann, che a sua volta lo presentò al principe [[Augusto di Anhalt-Plötzkau]], suo mecenate<ref>Carlos Gilly, ''Adam Haslmayr. Der erste Verkünder der Manifeste der Rosenkreuzer'', Amsterdam, Bibliotheca Philosophica Hermetica, 1994, p. 106.</ref>.
La risposta di Haslmayr fu pubblicata nel 1612 con l'aiuto finanziario di Augusto di Anhalt. Poco dopo, dopo essere stato denunziato, Haslmayr fu condannato a lavorare alle galee di Genova da [[Massimiliano III d'Austria]], e fu rilasciato solo 4-5 anni più tardi<ref>Gilly, ''Adam Haslmayr'', op. cit., pp. 55–60.</ref>. Si spense ad Augusta.
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