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==== Le dispute tra Lutero, Erasmo, Calvino ====
[[File:Martin Luther, 1529.jpg|thumb|left|upright=0.71|Martin Lutero]]
Con l'avvento della [[Riforma protestante|Riforma]], [[Martin Lutero]] fece propria la teoria della [[predestinazione]] negando alla radice l'esistenza del [[libero arbitrio]]: non è la buona volontà che consente all'uomo di salvarsi, ma solo la [[fede]], infusa dalla grazia divina. È solo Dio, quello ''absconditus'' della tradizione occamista, a spingerlo in direzione della dannazione o della salvezza.<ref>Lutero, ''[[De servo arbitrio]]'', 1525.</ref>
{{citazione|La volontà umana è posta tra i due, <nowiki>[</nowiki>[[Dio]] e [[Satana]], come un [[Animale da soma|giumento]], il quale, se sul dorso abbia Dio, vuole andare e va dove vuole Dio, [...] se invece sul suo dorso si sia assiso Satana, allora vuole andare e va dove vuole Satana, e non è sua facoltà di correre e cercare l'uno o l'altro cavalcatore, ma i due cavalcatori contendono fra loro per averlo e possederlo.|Lutero, ''[[De servo arbitrio]]''<ref>Cit. in ''Memorie di religione, di morale e di letteratura'', pag. 173, serie terza, tomo V, Modena, 1847.</ref>}}
Alla dottrina del ''[[servo arbitrio]]'' invano [[Erasmo da Rotterdam]] replicò che il libero arbitrio è stato sì viziato ma non distrutto completamente dal peccato originale, e che senza un minimo di libertà da parte dell'uomo la giustizia e la misericordia divina diventano prive di significato.<ref>Erasmo da Rotterdam, ''[[De libero arbitrio]]'', 1524. In esso, particolarmente incisivo è l'esempio che Erasmo presenta per supportare la sua soluzione, di un padre e il suo figliolo che vuole cogliere un frutto. Il padre alza nelle sue braccia il figlio che ancora non sa camminare, che cade e che fa degli sforzi disordinati; gli mostra un frutto posato davanti a lui; il bambino vuole correre a prenderlo, ma la sua debolezza è tale che cadrebbe se il padre non lo sostenesse e guidasse. È quindi solo grazie alla conduzione del padre (la Grazia di Dio) che il bambino arriva al frutto che sempre suo padre gli offre; ma il bambino non sarebbe riuscito ad alzarsi se il padre non l'avesse sostenuto, non avrebbe visto il frutto se il padre non glielo avesse mostrato, non sarebbe potuto avanzare senza la guida del padre, non avrebbe potuto prendere il frutto se il padre non glielo avesse concesso. Cosa potrà arrogarsi il bambino come sua autonoma azione? Malgrado nulla avrebbe potuto compiere con le sue forze senza la Grazia, ciò nonostante ha pur fatto qualcosa.</ref>