Repubblica Federale Democratica Transcaucasica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sistemazione note e forma; aggiungo Bibliografia
m WPCleaner v2.05 - Fixed using WP:WPCleaner (Wikilink uguali alla propria descrizione - Nota ripetuta)
Riga 57:
La notizia della [[Rivoluzione d'ottobre]], che portò i bolscevichi al potere a [[Pietrogrado]] il 7 novembre 1917, raggiunse il Caucaso il giorno successivo. Il Soviet di Tiflis si riunì e dichiarò la sua opposizione ai bolscevichi. Tre giorni dopo l'idea di creare un governo autonomo locale fu espressa da Noe Jordania, un menscevico georgiano, il quale sosteneva che la presa del potere da parte dei bolscevichi era illegale e che il Caucaso non doveva seguire le loro direttive e attendere che l'ordine fosse stato ristabilito.<ref>{{Cita|Kazemzadeh 1951|p. 54-56}}</ref> Un'ulteriore riunione dei rappresentanti del Soviet di Tiflis, dell'Ozakom e di altri gruppi il 28 novembre decise di porre fine all'Ozakom e di sostituirlo con un nuovo governo, il [[Commissariato Transcaucasico]], che non si sarebbero sottomesso ai bolscevichi. Il Commissariato era composto dai rappresentanti dei quattro principali gruppi etnici della regione (armeni, azeri, georgiani e russi), ha sostituito l'Ozakom come governo del [[Caucaso]] meridionale e avrebbe ricoperto quel ruolo fino a quando l'Assemblea costituente russa non si fosse riunita in Gennaio 1918. [[Evgeni Gegechkori]], georgiano, fu nominato presidente e commissario per gli affari esteri del Commissariato.<ref>{{Cita|Kazemzadeh 1951|p. 57}}</ref> Gli altri commissariati furono divisi tra armeni, azeri, georgiani e russi. Costituito con il preciso scopo di essere un governo provvisorio, il Commissariato non era in grado di governare con forza: dipendeva da consigli nazionali, formati nello stesso periodo e basati su linee etniche, per supporto militare ed era di fatto impotente a far rispettare le leggi passato.<ref>{{Cita|Kazemzadeh 1951|p. 23}}</ref>
 
Con le forze russe e ottomane ancora nominalmente impegnate nella regione, il 18 dicembre [[1917]] fu firmato un [[cessate il fuoco]] temporaneo, l'[[armistizio di Erzincan]].<ref name="Mamoulia 2020">{{Cita|Mamoulia 2020|p. 23}}</ref> Con la sospensione dei combattimenti, il 16 gennaio 1918, i diplomatici ottomani invitarono il Commissariato a partecipare ai colloqui di pace a Brest-Litovsk, dove i bolscevichi stavano negoziando la fine della guerra con le potenze centrali. Poiché il Commissariato non voleva agire in modo indipendente dalla Russia, non ha risposto all'invito e quindi non ha partecipato ai colloqui di pace lì. Due giorni dopo, il 18 gennaio. l'Assemblea Costituente ha avuto la sua prima e unica riunione, interrotta dai bolscevichi, consolidando così di fatto il loro potere in Russia. Ciò confermò al Commissariato che non sarebbero stati in grado di lavorare con i bolscevichi in alcun modo serio e così iniziarono a formare un governo più formale.<ref>{{Cita|Kazemzadeh 1951|p. 85}}</ref> Il cessate il fuoco tra l'[[Impero ottomano]] ed il Commissariato durò fino al 30 gennaio, quando l'esercito ottomano lanciò una nuova offensiva nel [[Caucaso]], sostenendo che doveva vendicarsi contro sporadici attacchi delle milizie armene alla popolazione musulmana in territorio ottomano occupato. Con le forze russe in gran parte ritirate dal fronte, il Commissariato si rese conto che non sarebbero state in grado di resistere a un'avanzata su vasta scala da parte delle forze ottomane e così il 23 febbraio accettò di avviare un nuovo ciclo di colloqui di pace.<ref>{{Cita| name="Mamoulia 2020|p." 23}}</ref>
 
=== Legislatura (Seim) ===
L'idea di istituire un organo legislativo transcaucasico era stata discussa dal novembre 1917, sebbene all'epoca non fosse stata attuata. Con lo scioglimento dell'Assemblea Costituente a gennaio, era diventato evidente ai dirigenti del Commissariato che i legami con la Russia erano stati quasi interrotti. Senza alcun desiderio di seguire l'esempio dei [[Bolscevismo|bolscevichi]], il Commissariato accettò di istituire il proprio corpo legislativo in modo che il Transcaucaso potesse avere un governo legittimo e negoziare con l'Impero ottomano in modo più appropriato. Così il 23 febbraio istituirono il "Seim" ("legislatura") a [[Tbilisi|Tbilisi.]].<ref name=":1">{{Cita|Hovannisian 1969|p. 125}}</ref>
 
Non si sono svolte elezioni per i deputati; sono stati invece utilizzati i risultati dell'elezione dell'Assemblea Costituente, la soglia elettorale è stata abbassata a un terzo di quella utilizzata per l'Assemblea Costituente per consentire l'adesione di più membri, il che ha consentito la rappresentanza dei partiti più piccoli.<ref name=":0">{{Cita|Kazemzadeh 1951|p. 87}}</ref> [[Nikolaj Semënovič Čcheidze|Nikolai Chkheidze]], un menscevico georgiano, fu nominato presidente. In definitiva il Seim comprendeva dieci partiti diversi. Tre dominavano, ognuno dei quali rappresentava un grande gruppo etnico: il partito menscevico georgiano e il partito azero Musavat avevano ciascuno 30 membri e la Federazione rivoluzionaria armena (Dashnaktsutyun) aveva 27 membri.<ref name=":0" /> I bolscevichi boicottarono il Seim, affermando che l'unico governo legittimo per la Russia (compresa la Transcaucasia) era il [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa|Consiglio dei commissari del popolo]] controllato dai bolscevichi (noto con il suo acronimo russo, [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa|Sovnarkom]]).<ref name=":1" />