Domenico Morone: differenze tra le versioni
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[[File:Domenico Morone - Virgin and Child Enthroned with Four Attendant Saints - y1935-24 - Princeton University Art Museum.jpg|miniatura|''Vergine in trono col Bambino e quattro Santi'', [[Princeton University Art Museum]], [[Princeton]]]]
Nel 1496, insieme al figlio Francesco, dipinse una ''Vergine in trono col Bambino e quattro Santi'' per il [[Santuario della Madonna delle Grazie (Arco, Italia)|santuario della Madonna delle Grazie]] ad [[Arco (Italia)|Arco]], oggi perduta anche se parte della critica l'
Gli ultimi anni del secolo furono ricchi di commissioni: Domenico lavorò su degli affreschi per la [[chiesa di Santa Maria in Organo]] e, probabilmente, anche per la chiesa della Madonna dei Miracoli di [[Lonigo]] (entrambe officiate dagli [[Congregazione olivetana|olivetani]]), come accennato anche da [[Giorgio Vasari]] nelle sue ''[[Le Vite]]''. Vasari dedicò qualche parola di lode anche per un'affrescata, con ''Storie di Sant'Antonio'', realizzata per la cappella Medici nella chiesa di San Bernardino<ref group=N>Vasari aggiunse anche che il cavaliere Niccolò de' Medici aveva commissionato l'opera a Domenico poiché in quel momento era «più famoso d'altro pittore in quella città, essendo Liberale a [[Siena]]». In {{cita|Vasari, 1568|p. 263}}.</ref> e per una ''Crocefissione coi santissimi Francesco e Girolamo'', oggi perduta, per il [[refettorio]] del monastero.<ref name=Treccani/><ref name=Marinelli.1990-644/><ref>{{cita|Zamperini, 2013|pp. 17-18}}.</ref><ref>{{cita|Zamperini, 2013|pp. 18-19}}.</ref> Vasari raccontò che Morone fu autore, ancora per Santa Maria in Organo, di un ''
Al museo di Castelvecchio fu invece conservato un affresco staccato raffigurante la ''[[Trinità tra i santi Giovanni Battista e Alberto carmelitano]],'' dipinta probabilmente tra il 1498 e il 1502 sulla facciata di una casa non ben identificata nell'attuale via Carducci a Verona e gravemente compromessa dagli agenti atmosferici, tanto che l'attribuzione a Domenico Morone fu data con sufficiente sicurezza solo dopo un restauro effettuato nel 2004.<ref name=Treccani/><ref>{{cita|Catalogo Museo di Castelvecchio, 2018|p. 265}}.</ref>
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