CSELT: differenze tra le versioni

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Durante gli anni novanta il Centro, diretto da Cesare Mossotto<ref>{{Cita web|url=https://www.linkedin.com/in/cesare-mossotto-a578625/|titolo=Cesare Mossotto su Linkedin}}</ref>, si orienta esclusivamente al miglioramento della rete e dei servizi forniti da Telecom Italia, diminuendo quindi le proprie attività con il resto del Gruppo IRI-STET, in questi anni in fase di ristrutturazione con cessione di diversi rami di attività. Da questa strategia, ne è conseguita una percentuale crescente di ricavi derivanti da attività per clienti esterni al gruppo: dalla seconda metà degli anni Novanta infatti la percentuale di ricavi extragruppo crebbe fino ad essere poco meno della totalità dei ricavi CSELT nell'anno 1999.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Fabrizio Cesaroni|autore2= Alberto Di Minin|autore3=Andrea Piccaluga|titolo=New strategic goals and organizational solutions in large R&D labs: lessons from Centro Ricerche Fiat and Telecom Italia Lab|url=https://www.iris.sssup.it/bitstream/11382/200201/1/piccaluga.pdf#page=8|rivista=R&D Management|volume=34|numero=1|data=2004|editore=Wiley|doi=10.1111/j.1467-9310.2004.00321.x|lingua=en|p=52}}</ref> Questo indicava un forte, e crescente, interesse da parte del mercato per le attività del centro. L'attività di ricerca vera e propria in questi anni venne però limitata solo al 25% dell'attività complessiva del centro, mentre la parte rimanente consiste nelle applicazioni di interesse immediato ed esclusivo del gestore<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/*/cselt.it|titolo=Internet Archive Wayback Machine|sito=web.archive.org|accesso=3 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cselt.it/Cselt/wel4.html|titolo=CSELT: Laboratories and Services|data=9 febbraio 1999|accesso=3 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19990209091207/http://www.cselt.it/Cselt/wel4.html}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://cselt.it/Cselt/ben5.html|titolo=CSELT: Laboratori e Servizi|data=2 febbraio 1999|accesso=19 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19990202233657/http://cselt.it/Cselt/ben5.html}}</ref>. Tale nuovo rapporto esclusivo verso l'unico cliente viene anche definita con l'aggettivo ''"captive"'' del centro e viene presentato come garanzia di sbocco sul mercato delle applicazioni nate nel Centro. Vengono allestiti, in particolare nella sede distaccata di via Borgaro, dei "Test Plant" costituiti da interi apparati, come la centrale UT100 di Italtel, da sottoporre a prove di qualificazione delle nuove versioni del software di controllo.
 
Tra gli interessi immediati del gestore vi era l'impiego della tecnologia di riconoscimento e sintesi vocale al servizio di rubrica automatizzato che rispondeva al numero telefonico "12", entrato in servizio nel 1993. I servizi basati sulle tecnologie vocali utilizzavano vari prodotti nati nel gruppo di Tecnologie Vocali, come ad esempio Eloquens<ref>{{Cita web |url=http://www.datasheetarchive.com/files/texas-instruments/sc/docs/dsps/softcoop/cseltelq.htm |titolo=Datasheet archive: Eloquens |accesso=2 marzo 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170227133535/http://www.datasheetarchive.com/files/texas-instruments/sc/docs/dsps/softcoop/cseltelq.htm |urlmorto=sì }}</ref> (commercializzato a partire dal 1993), il primo software commerciale Text-to-Speech (TTS) capace di parlare in italiano, seguito da Actor, o il riconoscitore vocale indipendente dal parlatore Auris<ref>{{cita testo|url=http://www.datasheetarchive.de/files/texas-instruments/sc/docs/dsps/softcoop/cseltaur.htm|titolo=Datasheet archive: AURIS|accesso=7 marzo 2017|dataarchivio=7 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170307084731/http://www.datasheetarchive.de/files/texas-instruments/sc/docs/dsps/softcoop/cseltaur.htm|urlmorto=sì}}</ref>, seguito da Flexus<ref>{{cita testo|url=http://www.datasheetarchive.de/files/texas-instruments/sc/docs/dsps/softcoop/cseltflx.htm|titolo=Datasheet archive: Flexus|accesso=2 marzo 2017|dataarchivio=27 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170227133621/http://www.datasheetarchive.de/files/texas-instruments/sc/docs/dsps/softcoop/cseltflx.htm|urlmorto=sì}}</ref>, riconoscitore vocale capace di operare con un dizionario ampliabile e non più fisso. Questi e altri blocchi costituirono i sistemi di dialogo per l'uso commerciale e uno di questi sistemi, Dialogos, unione di Flexus e Actor, è proprio quello alla base del servizio 12, mentre VoxNauta permise la navigazione internet tramite comandi vocali, facendo uso dello standard [[VoiceXML]]<ref>{{Cita web |url=http://www.voicexml.org/solutions/loquendo-voxnauta-platform/ |titolo=VoiceXML Forum: VoxNauta |accesso=3 marzo 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170304040752/http://www.voicexml.org/solutions/loquendo-voxnauta-platform/ |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/016763939500030R|titolo=Billi, Roberto, et al. "Interactive voice technology at work: The CSELT experience." Speech communication 17.3-4 (1995): 263-271}}</ref>.
 
Un altro esempio è il progetto THRIS di qualificazione dell'hardware per telecomunicazioni<ref>{{Cita web|url=http://cselt.it/Cselt/thris/thris1.html|titolo=THRIS|data=28 gennaio 1999|accesso=3 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19990128013418/http://cselt.it/Cselt/thris/thris1.html}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Piero|cognome=Belforte|data=27 febbraio 2001|titolo=Constructive module of an electronic telecommunications equipment, with an interface towards a testing and diagnosing system|numero=US6194909 B1|accesso=3 marzo 2017|url=https://www.google.it/patents/US6194909|nome2=Flavio|cognome2=Maggioni}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Piero|cognome=Belforte|data=20 novembre 2001|titolo=Probe for fault actuation devices|numero=US6320390 B1|accesso=3 marzo 2017|url=https://www.google.it/patents/US6320390|nome2=Flavio|cognome2=Maggioni}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/281625611_THRIS_PROJECT_IMAGES|titolo=THRIS PROJECT IMAGES (PDF Download Available)|sito=ResearchGate|lingua=en|accesso=3 marzo 2017}}</ref> sviluppato in collaborazione con [[Hewlett-Packard|HP]]<ref>{{Cita web|url=http://www.tmo.hp.com/tmo/|titolo=Welcome to HP Test & Measurement|data=10 febbraio 1999|accesso=3 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19990210055330/http://www.tmo.hp.com/tmo/}}</ref>, HDT<ref>{{Cita web|url=http://www.alpcom.it/edm-hdt/hdt/index.htm|titolo=HDT Home Page|data=20 aprile 1999|accesso=3 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19990420000541/http://www.alpcom.it/edm-hdt/hdt/index.htm}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Piero Belforte|data=30 dicembre 2014|titolo=HDT (High Design Technology) Company Presentation|accesso=11 marzo 2017|url=https://pt.slideshare.net/PieroBelforte1/hdt-43088292}}</ref> e Telecom Italia con l'obbiettivo di migliorare la qualità dei prodotti acquisiti da quest'ultima per essere utilizzati nella rete TLC. Il progetto omonimo<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Piero Belforte|data=17 marzo 2017|titolo=THRIS PROJECT: CSELT HDT COOPERATION|accesso=17 marzo 2017|url=https://www.slideshare.net/PieroBelforte1/thris-project-cselt-hdt-cooperation}}</ref> vide anche la collaborazione di enti universitari quali il Politecnico di Torino e L'Università di [[Lilla (Francia)|Lilla]] e di importanti manifatturiere del settore tra cui le francesi Alcatel e Aerospatiale, e portò allo sviluppo di un prodotto di qualificazione altamente innovativo successivamente acquisito da Telecom Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/273062110_PREDICTIVE_AND_EXPERIMENTAL_HARDWARE_ROBUSTNESS_EVALUATION|titolo=PREDICTIVE AND EXPERIMENTAL HARDWARE ROBUSTNESS EVALUATION (PDF Download Available)|sito=ResearchGate|lingua=en|accesso=3 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/273062682_THRIS_AN_INTEGRATED_ENVIRONMENT_FOR_TESTING_THE_ROBUSTNESS_OF_TELECOM_APPARATUS|titolo=THRIS: AN INTEGRATED ENVIRONMENT FOR TESTING THE ROBUSTNESS OF TELECOM APPARATUS (PDF Download Available)|sito=ResearchGate|lingua=en|accesso=3 marzo 2017}}</ref> e raccomandato dalla stessa ai fornitori. Vennero sviluppati diversi moduli software e strumentali del sistema inclusa l'analisi predittiva delle emissioni elettromagnetiche di piastre basata sul software di analisi post-layout PRESTO<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Piero Belforte|data=22 dicembre 2014|titolo=Presto training course_1999|accesso=15 marzo 2017|url=https://www.slideshare.net/PieroBelforte1/presto-training-course1999}}</ref> di HDT. THRIS venne impiegato per la qualificazione di apparati di commutazione e trasmissione sia nei test plant CSELT che di Telecom Italia. Numerose campagne di prove nelle camere anecoiche del Centro servirono a validare i metodi predittivi sviluppati da HDT. I risultati vennero presentati a congressi sulla EMC (Roma 1996<ref>{{Cita web|url=http://www.gbv.de/dms/tib-ub-hannover/226997707.pdf|titolo=EMC '96 ROMA International Symposium on Electromagnetic Compatibilty}}</ref>, Zurigo 1998<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Piero Belforte|data=18 gennaio 2010|titolo=Prediction of Pcb Radiated Emissions (Emc Symposium Zurich 1998)|accesso=16 marzo 2017|url=https://www.slideshare.net/pierobelforte/prediction-of-pcb-radiated-emissions-emc-symposium-rome-1998}}</ref>) e in occasione di mostre e seminari come a Brest in Francia e presso la Hp in Italia<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Piero Belforte|data=17 gennaio 2010|titolo=Predictive And Experimental Hardware Robustness Evaluation Hp Seminar…|accesso=16 marzo 2017|url=https://www.slideshare.net/pierobelforte/predictive-and-experimental-hardware-robustness-evaluation-hp-seminar-1997}}</ref>. Venne anche creato un gruppo di utenti denominato TUG (THRIS USERS GROUP) per la formazione tecnica sugli strumenti innovativi di verifica del progetto hardware inclusi nel sistema. Dopo la improvvisa chiusura del progetto THRIS nel 2000, una sua evoluzione per l'impiego su sistemi multi-gigabit, appositamente studiata da Piero Belforte in veste di ricercatore indipendente, portò allo sviluppo del sistema di test HiSAFE<ref name="researchgate.net">{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/project/HiSAFE|titolo=HiSAFE by Piero Belforte - Research Project on ResearchGate|lingua=en|accesso=12 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/281593246_HiSAFE_probes_DWS_simulations_at_5Gbps|titolo=HiSAFE probes DWS simulations at 5Gbps. (PDF Download Available)|sito=ResearchGate|lingua=en|accesso=3 marzo 2017}}</ref> adottato da [[Cisco Systems]] come metodologia di inserzione di guasti simulati sui router IP di nuova generazione per aumentarne l'affidabilità e la disponibilità di servizio. Tali sistemi di test vennero utilizzati da Cisco nella versione più aggiornata HiSAFE+ ideata per trattare segnali numerici fino a 20Gbit/s all'interno dei router IP<ref name="researchgate.net" /><ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/281593431_HiSAFE_PRESENTATION|titolo=HiSAFE+ PRESENTATION. (PDF Download Available)|sito=ResearchGate|lingua=en|accesso=3 marzo 2017}}</ref> utilizzati in Internet e nelle dorsali IP delle reti pubbliche di telecomunicazioni.
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* https://independent.academia.edu/PieroBelforte
* https://www.researchgate.net/profile/Giuseppe_Figlia
* https://sites.google.com/site/pierobelforte/Home/piero-s-papers-1 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170312073827/https://sites.google.com/site/pierobelforte/Home/piero-s-papers-1 |date=12 marzo 2017 }}
* https://photos.google.com/share/AF1QipPqycZGuuEJxHiGIW-GhxB92zcwBEtSpQl-DAABkeplBOSG5iEEAETwKui7KlxTEg?key=Q1k2WDRyTHNPVWM0LTBGQ254RUZfVUdlV3JwdlJ3
* https://web.archive.org/web/20170313041830/http://boetti.home.xs4all.nl/gallery.htm