Tina Lattanzi: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , voce di icone di [[Hollywood]] come [[Greta Garbo]], [[Marlene Dietrich]], [[Rita Hayworth]], [[Greer Garson]] e [[Joan Crawford]]
|Immagine = Tina Lattanzi
|Didascalia = Tina Lattanzi
}}
== Biografia ==
[[File:Tina Lattanzi Sommariva.jpg|miniatura|Tina Lattanzi nel 1930]]
=== Primi anni ===
Figlia di Ercole Costantini e Geltrude Montori, nel 1919 si sposò con [[Giovanni Lattanzi]], professore di liceo, dal quale prese il cognome ed ebbe due figli, Fiorella e Glauco. La figlia Fiorella (14 agosto 1921 - 26 maggio 2009) divenne una pianista e una scrittrice di medio successo.
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Debuttò nel cinema nel 1930 con ''[[La straniera (film 1930)|La straniera]]'' di [[Amleto Palermi]] e [[Gaston Ravel]], cui seguì ''[[Cinque a zero]]'' di [[Mario Bonnard]] (1932) e con Vittorio De Sica, suo grande amico. In seguito all'incontro con il regista [[Guido Brignone]] del quale si innamorò, tanto da separarsi dal marito (anche se avrebbe continuato a mantenerne il cognome), lasciò il teatro e si dedicò a tempo pieno al cinema e al doppiaggio.
[[File:Tina Lattanzi e Ruggero Ruggeri.jpg|thumb|upright=1.2|Tina Lattanzi con [[Ruggero Ruggeri]] nel film ''[[Una lampada alla finestra]]'' (1940) di [[Gino Talamo]]]]▼
Nel 1936 a teatro recitò in ''[[Carità mondana]]'' di [[Giannino Antona]], cui seguì ''[[Il dolce aloe]]'' di [[Jay Mallory]] con la compagnia del [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro]] di [[Milano]]. Al cinema si specializzò in ruoli di aristocratica e di ''cattiva'' e fu diretta soprattutto da Guido Brignone, Mario Bonnard, [[Camillo Mastrocinque]], [[Carmine Gallone]], [[Raffaello Matarazzo]], Mario Mattoli, [[Alberto Lattuada]], [[Mario Camerini]] e [[Riccardo Freda]].
Nel 1937 fu scelta per doppiare [[Francesca Braggiotti]] nel film ''[[Scipione l'Africano (film)|Scipione l'africano]]'', film di propaganda fascista. La Lattanzi rifiutò nonostante un'offerta in danaro della stessa Braggiotti, la quale voleva fortemente avere la voce di Greta Garbo. A causa di tale rifiuto, ritenuta antifascista, venne convocata da [[Dino Alfieri]] in persona, il quale la accusò di resistenza ad un progetto espressamente voluto da [[Benito Mussolini|Mussolini]] e l'avvertì che rischiava il confino. La Lattanzi replicò: «Se lei dovesse scegliere tra me e la Braggiotti, chi preferirebbe?»; «Lei»; «Ecco, io ho fatto la stessa cosa».
▲[[File:Tina Lattanzi
Nel 1942 recitò in teatro la commedia di [[George Bernard Shaw]] ''[[L'imperatore d'America]]'', in cui si esibì con dei costumi particolari in modo da sembrare nuda. I dirigenti fascisti, complice anche lo scalpore sollevato dalla stampa, bloccarono lo spettacolo. Fu Benito Mussolini in persona, che per poterla vedere tre giorni dopo in sala al [[Teatro Quirino|Quirino]], rilasciò alla compagnia teatrale un permesso speciale di esibizione.<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=I ricordi dell'attrice, novantasei anni, che ha dato la voce a Greta Garbo. |pubblicazione=[[L'Unità]] |data=4 settembre 1994}}</ref>
Dotata di una voce raffinata, dal timbro profondo e suadente, contraddistinta dal vezzo recitativo del [[birignao]], nel 1932 iniziò la sua carriera di doppiatrice e fu da quel periodo fino alla metà degli anni cinquanta assieme alla collega [[Lydia Simoneschi]], la primadonna del doppiaggio italiano, prestando la sua voce alle più grandi dive del cinema hollywoodiano, lavorando nella società di doppiaggio [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici]] (nota con l'acronimo C.D.C.).
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È inoltre la voce narrante nell'edizione italiana del film ''[[Lettera a tre mogli]]'' (1949), regia di [[Joseph L. Mankiewicz]] (nell'edizione originale la voce è dell'attrice [[Celeste Holm]]). Prestò la propria voce anche ad attrici italiane: è il caso di [[Luisa Ferida]] in ''[[Nozze di sangue (film)|Nozze di sangue]]'', [[Clara Calamai]] in ''[[Capitan Fracassa (film 1940)|Capitan Fracassa]]'', [[Paola Borboni]] in ''[[Non canto più]]'' e [[Anna Magnani]] in ''[[Quartetto pazzo]]'' e ''[[Finalmente soli (film 1942)|Finalmente soli]]''.
[[File:Tina Lattanzi1.jpg|left|miniatura|Tina Lattanzi nel 1957]]
Curiosamente la stessa Tina Lattanzi fu doppiata più volte nei suoi film: in ''[[Resurrezione (film 1944)|Resurrezione]]'' del 1944 è doppiata da [[Lydia Simoneschi]], in ''[[Anna (film 1951)|Anna]]'' del 1951 recita con la voce di [[Giovanna Scotto]] (nello stesso film la Lattanzi doppia [[Gaby Morlay]]), ne ''[[I delfini (film)|I delfini]]'' del 1960, in ''[[Orgasmo (film 1969)|Orgasmo]]'' del 1969 è doppiata da [[Renata Marini]] e in ''[[Bisturi - La mafia bianca]]'' del 1973.
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Con l'avvicinarsi ai sessant'anni però, dalla seconda metà degli anni cinquanta la sua lunga e fortunata carriera di doppiatrice iniziò a declinare poiché perse tutte le grandi dive che abitualmente doppiava e venne declassata a doppiatrice di sole attrici caratteriste secondarie. Offesa da questo trattamento, tra la fine del 1959 e l'inizio del 1960, dopo oltre quindici anni, decise di lasciare la CDC e di approdare in SAS poiché le venne offerto un posto come direttrice di doppiaggio. Nonostante ciò la sua carriera di doppiatrice non riprese mai più il decollo.
[[File:Il presidente del Borgorosso Football Club - Alberto Sordi e Tina Lattanzi.png|miniatura|upright=1.4|[[Alberto Sordi]] e Tina Lattanzi nel film ''[[Il presidente del Borgorosso Football Club]]'' (1970) di [[Luigi Filippo D'Amico]]]]
Messo da parte il doppiaggio ritornò sulle scene teatrali dopo molti anni di assenza; solo nel 1969 sarebbe tornata un'ultima volta a doppiare sempre in SAS un ruolo secondario nel film ''[[La via lattea (film 1969)|La via lattea]]'' di [[Luis Buñuel]]. Come lavori teatrali fu scritturata da [[Garinei e Giovannini]] per partecipare nel 1963 alla commedia musicale ''[[My Fair Lady (musical)|My Fair Lady]]'' con [[Delia Scala]], [[Gianrico Tedeschi]] e [[Mario Carotenuto]], e a ''[[Ciao Rudy]]'', del [[1966]], con [[Marcello Mastroianni]], ripresa nel 1972, con [[Alberto Lionello]]. Più volte diretta da [[Aldo Trionfo]], interpretò spettacoli come ''Nerone è morto?'' di Miklós Hubay (1974) e ''Becket e il suo re'' di [[Jean Anouilh]] (1981), quest'ultimo accanto all'amica [[Paola Borboni]].
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=== Attrice ===
==== Cinema ====
[[File:Piccola santa (1954) Tina Lattanzi
* ''[[La straniera (film 1930)|La straniera]]'', regia di [[Amleto Palermi]] e [[Gaston Ravel]] (1930)
* ''[[Rubacuori (film)|Rubacuori]]'', regia di [[Guido Brignone]] (1931)
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