Bedonia: differenze tra le versioni

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L'annessione al [[Regno di Sardegna]] avvenne nel 1859 e prese parte attivamente alla prima ed alla seconda guerra mondiale, divenendo in quest'ultima centro di reclutamento della [[Brigata alpina "Julia"]].
 
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]], tra il 1941 e il 1943, Bedonia fu uno dei comuni della provincia di Parma adibiti a località di internamento libero per [[ebrei internati in Italia|ebrei stranieri]]. Vi soggiornarono a domicilio coatto un totale di 28 profughi, provenienti dai Balcani e dalla Dalmazia.<ref>[https://www.annapizzuti.it/regioni/emiliaromagna.php Ebrei stranieri internati in Emilia Romagna].</ref> Con l'occupazione tedesca e la [[Repubblica Sociale Italiana]], sette di loro vennero arrestati a Bedonia a fine novembre 1943 e deportati ad Auschwitz nell'aprile 1944.<ref>Rudolf Marton; Tina Ornstein, con i figli Alfredo e Marcello Finz; Maria Domiac (Demajo), con i figli Davide e Stella. Furono dapprima detenuti, gli uomini al [[campo di concentramento di Scipione Castello]], le donne a [[Monticelli Terme]]. Saranno poi trasferiti il 9 marzo 1944 al campi di transito di Fossoli e da lì ad Auschwitz in 5 aprile. Nessno di loro vi farà ritorno. [https://www.pietredinciampoparma.it/famigliaisrael Pietre d'inciampo Parma].</ref> Il resto del gruppo si dette alla fuga e si disperse. I più riuscirono ad evitare la cattura e la deportazione, ad eccezione di due di loro arrestati in altre località.<ref>Massimiliano Pollitzer fu arrestato a Milano il 31 ottobre 1943, mentre Floria Isael fu fermata il 3 dicembre 1943 [[Lanzo d'Intelvi]] (Como) dopo un tentativo fallito di attraversare il confine italo-svizzero. [https://digital-library.cdec.it/ CDEC Digital Library].</ref>In memoria dei sette deportati da Bedonia sono state poste delle [[pietre d'inciampo in Emilia-Romagna|pietre d'inciampo]] di fronte alle case dove erano alloggiati durante il soggiorno coatto.<ref>[https://www.pietredinciampoparma.it/ornstein_finz Tina Ornstein, Alfredo e Marcello Finz]; [https://www.pietredinciampoparma.it/rudolf_marton Rudolf Marton]; [https://www.pietredinciampoparma.it/domac_levic Maria Domaic, Davide e Stella Levic].</ref>
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nell'estate del [[1944]] la zona fu teatro dell'[[operazione Wallenstein]], una serie di [[Rastrellamento|rastrellamenti]] di [[Partigiano|partigiani]] effettuati da forze [[nazionalsocialismo|nazi]]-[[Fascismo|fasciste]].<ref>{{cita web|url=http://www.eccidinazifascisti.parma.it/page.asp?IDCategoria=905&IDSezione=6934|titolo=Operazione "Wallenstein": le stragi dell'estate|accesso=26 aprile 2017|dataarchivio=28 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141228132330/http://www.eccidinazifascisti.parma.it/page.asp?IDCategoria=905&IDSezione=6934|urlmorto=sì}}</ref> Il comune ha ottenuto poi con la Repubblica il riconoscimento della medaglia d'argento al valor militare per gli sforzi bellici sopportati.
 
DuranteCon lal'avvicinarsi [[secondadel guerra mondiale]]fronte, nell'estate del [[1944]], la zona fu teatro dell'[[operazione Wallenstein]], una serie di [[Rastrellamento|rastrellamenti]] di [[Partigiano|partigiani]] effettuati da forze [[nazionalsocialismo|nazi]]-[[Fascismo|fasciste]].<ref>{{cita web|url=http://www.eccidinazifascisti.parma.it/page.asp?IDCategoria=905&IDSezione=6934|titolo=Operazione "Wallenstein": le stragi dell'estate|accesso=26 aprile 2017|dataarchivio=28 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141228132330/http://www.eccidinazifascisti.parma.it/page.asp?IDCategoria=905&IDSezione=6934|urlmorto=sì}}</ref> Il comune ha ottenuto poi con la Repubblica il riconoscimento della medaglia d'argento al valor militare per gli sforzi bellici sopportati.
 
===Simboli===