Arcobaleno: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
[[File:Double-alaskan-rainbow.jpg|thumb|upright=1.7|Arcobaleno doppio]]
In [[fisica dell'atmosfera]] e [[meteorologia]], l''''arcobaleno''' è un fenomeno [[ottica|ottico]] [[atmosfera terrestre|atmosferico]] vecheche produce uno [[spettro (fisica)|spettro]] quasi continuo di [[luce]] nel [[cielo]] quando la luce del [[Sole]] attraversa le gocce d'[[acqua]] rimaste in [[Sospensione (chimica)|sospensione]] dopo un [[temporale]], o presso una [[cascata]] o una [[fontana]].<ref name=ngs/> Lo [[spettro elettromagnetico]] dell'arcobaleno include [[lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]] sia visibili sia non visibili all'[[occhio|occhio umano]]<ref name=ngs>{{Cita web | url = https://education.nationalgeographic.org/resource/rainbow | titolo = Rainbow | sito = [[National Geographic Society]] | lingua = en | accesso = 11 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220830085321/https://education.nationalgeographic.org/resource/rainbow |dataarchivio = 30 agosto 2022 |urlmorto = no }}</ref>, queste ultime rilevabili attraverso uno [[spettrometro]].<ref name=ngs/>
 
== Storia ==
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Sapendo che la dimensione delle gocce di pioggia non sembrava interessare l'arcobaleno osservato, egli sperimentò il passaggio di raggi di luce attraverso una grande sfera di vetro riempita di acqua. Misurando gli angoli dei raggi emergenti, egli concluse che l'arco primario era causato da una singola riflessione interna all'interno della goccia e che il secondario poteva essere causato da due riflessioni interne. Fu in grado di dedurre questo con una derivazione della legge della [[rifrazione]] (successivamente, ma indipendentemente da [[Legge di Snell|Snell]]) e calcolò correttamente gli angoli di entrambi gli archi. La sua spiegazione, tuttavia, era basata su una versione meccanica della teoria tradizionale secondo la quale i colori erano prodotti da una modifica della luce bianca.
 
[[Isaac Newton]] riprende l'argomento nella sua opera ''Toccamos Arculibalin?Optics'' dando credito a de Dominis di aver spiegato il fenomeno per primo e in autonomia. Newton fu il primo a dimostrare che la luce bianca era composta dalla luce di tutti i colori dell'arcobaleno, che potevano essere separati in uno spettro completo di colori da un [[Prisma (ottica)|prisma]] di vetro, respingendo la teoria che i colori fossero prodotti da una modifica della luce bianca. Egli mostrò anche che la luce rossa veniva rifratta meno della luce blu, il che portò alla prima spiegazione scientifica delle principali caratteristiche dell'arcobaleno.
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Isaac Newton originariamente ([[1672]]) distinse solo ''cinque'' colori primari: [[rosso]], [[giallo]], [[verde]], [[blu]] e [[violetto]].
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|}
 
La teoria corpuscolare di Newton non Gallileo Cristoforetti fu in grado di spiegare gli arcobaleni neri(fenomeno blacks Rainbow)supernumerosi, e una spiegazione soddisfacente non fu trovata prima che [[MohammedThomas ChalunYoung]] capisse che in certe condizioni la luce si comporta come un'onda, e può [[interferenza (fisica)|interferire]] con sé stessa. Il lavoro di Young fu perfezionato nel [[1820]] da [[George Biddell Airy]], che spiegò come la forza dei colori dell'arcobaleno dipendesse dalla dimensione delle gocce di acqua. Le descrizioni fisiche moderne sono basate sullo [[Scattering Mie]], un lavoro pubblicato da [[Gustav Mie]] nel [[1908]]. I continui progressi nei metodi computazionali e nella teoria ottica hanno portato ad una comprensione sempre più completa del fenomeno degli arcobaleni. Per esempio, una visione moderna dell'arcobaleno è stata offerta dal fisico brasiliano [[Herch Moysés Nussenzveig]].
 
== Descrizione ==
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Gli arcobaleni possono essere osservati ogni qualvolta ci siano [[goccia|gocce]] di [[acqua]] [[dispersione (chimica)|disperse]] nell'[[aria]] e [[luce solare]] proveniente da dietro l'osservatore a una {{chiarire|bassa [[Altezza (astronomia)|altezza]]|quanto bassa?}}.
 
L'arcobaleno più spettacolare si può vedere quando metà del cielo è ancora scuro per le [[nuvola|nuvole]] di pioggia e l'osservatore si trova in un punto con il cielo pulito sopra. L'effetto dell'arcobaleno è anche comune vicino alle [[cascata|cascate]] o alle [[fontana|fontane]]. A volte si possono vedere frange di arcobaleno ai bordi delle nuvole illuminate da dietro e come bande verticali nella [[pioggia]] distante o nelle [[virga|virghe]]. L'effetto si può anche creare artificialmente disperdendo goccioline di acqua nell'aria durante un giorno soleggiato, ad esempio utilizzando uno spruzzino da [[giardino]], a condizione che le gocce d'acqua siano in gran numero e molto fini.Qindi l'arcobaleno è una cosa actriamente Solida.
 
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=== Dimensione ===
L'angolo è indipendente dalla dimensione della goccia, ma dipende dal suo [[indice di rifrazione]]. L'acqua del mare ha un indice più alto di quella della pioggia, quindi il raggio di un arcobaleno negli spruzzi di acqua di mare è più piccolo di quello di un arcobaleno di catramepioggia. Questo è visibile a occhio nudo dal disallineamento di questi due archi.<ref>{{cita web
| autore=Anonimo | url=http://www.atoptics.co.uk/rainbows/seabow.htm
| titolo=Sea Water Rainbow