Cassini-Huygens: differenze tra le versioni

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Lo spettrometro ad infrarossi ha permesso di generare una mappa globale delle temperature, calcolando i venti e i gradienti di temperatura<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Jupiter's atmospheric temperatures: From Voyager IRIS to Cassini CIRS|autore1=Amy A.Simon-Miller|autore2= Barney J.Conrath|autore3=Peter J.Gierasch|autore4=Glenn S.Orton|autore5=Richard K.Achterberg|autore6=F. Michael Flasar|autore7=Brendan M.Fisher|rivista=Icarus|volume=180|numero=1|anno=2006|mese=01|pp=98-112|url= https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0019103505002733 | doi = 10.1016/j.icarus.2005.07.019}}</ref>.
 
Tra le osservazioni atmosferiche, la sonda ha ripreso un vortice ovale e scuro, delle dimensioni della [[grande macchia rossa]] nei pressi del polo nord di Giove<ref name="greatdarkspot">{{cita web|url= https://web.archive.org/web/20220628040815/https://www.nasa.gov/missions/solarsystem/grt_darkspot.html|urlmorto=si|titolo=The Cassini spacecraft has photographed an extraordinary dark cloud on Jupiter twice as big as Earth itself|sito=NASA|data=12 marzo 2003|accesso=1 febbraio 2024|dataarchivio=28 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220628040815/https://www.nasa.gov/missions/solarsystem/grt_darkspot.html}}</ref>. Chiamata la "grande macchia scura", è stata scoperta con le immagini riprese dalle camere fotografiche ad ultravioletto. A differenza della famosa macchia rossa, una tempesta ad alta pressione permanente che ha origine nella troposfera, molto al di sotto delle nubi, questo vortice scuro è temporaneo, più superficiale e confinato nella stratosfera superiore. Mentre la sonda ''Cassini'' si allontanava da Giove, la macchia scura stava iniziando a scomparire<ref name="greatdarkspot" />.
 
Le analisi delle particelle che compongono gli anelli di Giove hanno mostrato che sono di forma irregolare, invece di essere di forma sferica, e probabilmente hanno avuto origine da materiale espulso a seguito di impatti di [[micrometeorite|micrometeoriti]] sui satelliti di Giove, probabilmente [[Metis (astronomia)|Metis]] e [[Adrastea (astronomia)|Adrastea]].
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Giapeto è stato ripreso più volte da medie distanze dall'orbiter Cassini, tuttavia, la sua grande distanza da Saturno ha reso difficile l'osservazione ravvicinata. Cassini ha effettuato un sorvolo ravvicinato mirato a una distanza minima di 1.227&nbsp;km il 10 settembre 2007. In quell'occasione, mentre inviava le immagini a Terra, la sonda venne colpita da un [[raggio cosmico]] ed entrò temporaneamente in [[safe mode]]. Successivamente tutti i dati del flyby vennero recuperati.<ref>{{cita web|url=http://www.foxnews.com/story/0,2933,296726,00.html|titolo=Cassini Probe Flies by Iapetus, Goes Into Safe Mode|data=14 settembre 2007|accesso=7 gennaio 2022|dataarchivio=21 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121021112328/http://www.foxnews.com/story/0,2933,296726,00.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
L'interesse per Giapeto era capire la causa della sua [[dicotomia]] tra i due emisferi, con quello rivolto nella direzione della sua orbita e che ha un'[[albedo]] solamente di 0,06, e quello opposto, molto brillante con un'albedo di 0,6. La teoria maggiormente accettata è che Giapeto, in [[rotazione sincrona]] con Saturno, durante parte della sua orbita attraversi una regione dell'[[anello di Febe]] raccogliendone dei detriti che scuriscono la superficie dell'emisfero posto in direzione del suo moto orbitale.<ref name="Svelato il mistero della luna bicolore di Saturno">{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20230418224115/https://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2011/07/27/visualizza_new.html_781278063.html|urlmorto=si|titolo=Svelato il mistero della luna bicolore di Saturno|data=luglio 2011|accesso=1 febbraio 2024|dataarchivio=18 aprile 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230418224115/https://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2011/07/27/visualizza_new.html_781278063.html}}</ref> Già prima della scoperta dell'anello di Febe, avvenuta nel 2009, la sonda Cassini aveva rivelato una temperatura molto più alta nell'emisfero scuro, dovuta probabilmente alla maggiore radiazione solare assorbita da una superficie con bassa albedo. Ciò provoca la [[sublimazione]] dell'acqua che emigra dalle zone più calde e si deposita su quelle più luminose è più fredde, come nei pressi dei poli. Su lunghi tempi geologici questo porta a un contrasto sempre maggiore dell'albedo tra i due emisferi.<ref>{{cita web|url=http://saturn.jpl.nasa.gov/science/moons/iapetus/|titolo=Iapetus|data=2007|accesso=11 gennaio 2022|dataarchivio=26 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150326045917/http://saturn.jpl.nasa.gov/science/moons/iapetus/|urlmorto=sì}}</ref> <ref name="Svelato il mistero della luna bicolore di Saturno" />
 
==== Estensione della missione ====