Sutton Hoo: differenze tra le versioni

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Nel giugno 1939, Charles Phillips dell'[[Università di Cambridge]], sentite voci sul ritrovamento di una nave (quella del 1938), visitò l'Ipswich Museum e fu portato da Maynard, il curatore, sul sito. Colpito da ciò che vide, in poco tempo Phillips, dopo un accordo con l'Ipswich Museum, col British Museum, con lo [[Museo della scienza (Londra)|Science Museum]] e con l'Office of Works iniziò gli scavi della camera funeraria. Assemblò un gruppo di esperti, tra cui W.F. Grimes e O.G.S. Crawford ([[Ordnance Survey]]), Stuart e Peggy Piggot e altri. Basil Brown continuò a pulire la nave.<ref>Si veda il diario degli scavi di Charles Phillips (Bruce-Mitford 1975, pp. 732–747); Carver (1998), pp. 11–20</ref> La signora Pretty mandò Brown a un incontro di spiritualisti a Woodbridge, dove il medium ebbe una sensazione sulla sua scoperta.<ref>Markham, p. 22.</ref>
 
La necessità di mantenere il segreto e vari interessi legali sul ritrovamento portarono al confronto tra Phillips e l'Ipswich Museum. Il presidente onorario del museo, Reid Moir, aveva fondato la [[Prehistoric Society]] of East Anglia nel 1908 e il curatore, Maynard, era suo segretario dal 1921. Nel 1935-36, Charles Phillips e il suo amico [[Grahame Clark]] avevano preso il controllo della Society e Maynard si eraaveva iniziato ad occupareoccuparsi dello sviluppo del lavoro di Brown per il Museum. Phillips, ostile nei confronti di Moir, era ora ricomparso ed estromise deliberatamente Moir e Maynard dalla nuova scoperta.<ref>Clark (1985); Phillips (1987), pp. 70–80; Plunkett (1998), pp. 182, 189; Markham, pp. 8–9, 31–35.</ref>
 
L'intero scavo passò in secondo piano nell'imminenza della guerra contro la Germania. I ritrovamenti, impacchettati e inviati a Londra, furono riportati indietro per un'inchiesta sul tesoretto che si tenne in autunno nel municipio di Sutton, dove fu deciso che, poiché i valori erano stati seppelliti senza l'intenzione di recuperarli, erano di proprietà della proprietaria del terreno, la signora Pretty.<ref>Bruce-Mitford (1975), pp. 718–731.</ref> Pretty decise di donare il tesoro all'intera nazione, cosicché il significato del ritrovamento e la sua eccitazione fossero condivisi da tutti.<ref>Markham, pp. 50–54.</ref>