Il pap'occhio: differenze tra le versioni
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Arbore e la compagnia de ''[[L'altra domenica]]'' si recano in Vaticano per mettersi all'opera ma un bigotto e tradizionalista prelato, rivisitazione del [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|cardinale Richelieu]], trama per sabotare l'iniziativa del Pontefice, dapprima avvertendo i parroci d'Italia di inviare per i provini gli artisti più scadenti e poi corrompendo con trenta gettoni del telefono un incompreso [[Roberto Benigni]]. Nonostante tutto le trasmissioni hanno inizio, alla presenza del papa e dell'allora [[presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]]. Lo spettacolo inaugurale ''Gaudium Magnum'' è però realizzato nello stile demenziale di Arbore: la sigla è un canto religioso sulle note dell'inno del Partito socialista italiano, che suscita lo scandalo degli astanti.
A risolvere la situazione sopraggiunge il ''[[deus ex machina]]'', ossia il [[Dio|Padreterno]] in persona a bordo di una fiammante vettura [[Fiat Panda (1980)|Fiat Panda]] targata ''PAR 0001'', il quale irrompe negli studi sfondandone le pareti con una [[palla da demolizione]] – dichiarata citazione da ''[[Prova d'orchestra]]'' (1979) di [[Federico Fellini]] – mentre tutta la compagnia di Arbore viene inghiottita dalla terra e l'infido cardinale polverizzato all'istante. Infine dal Paradiso i protagonisti cantano tutti insieme ''[[When the Saints Go Marching In|When the Saints Go Marchin' In]],'' che fa da sottofondo anche ai titoli di coda.
== Produzione ==
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