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Sotto il cassero della porta, a una parte del quale è fissata una lapide terragna del 1392, si apre l'ingresso principale della Chiesa dell'Immacolata Concezione, chiamata anche "cisa da sìra".
Iniziata nel 1696, venne completata nel 1724-25. Sia la fastosa decorazione plastica dell'altar maggiore, con le statue di ''[[Noè]]'' e ''[[Mosè]]'', sia quella più semplice dei due altari laterali, è opera dello scultore bolognese [[Giuseppe Maria Mazza]] e dell'ornatista [[Giuseppe Borelli]]. La pala dell'altare di destra, raffigurante ''Sant'Anna con le sante Lucia e Liberata'', è opera di [[Giuseppe Marchesi (pittore)|Giuseppe Marchesi]], detto il Sansone (firmata e datata: 1736); quella dell'altare di sinistra, con il ''Martirio di S. Bartolomeo'', spetta ad Antonio Rossi. Ai quattro pilastri della volta vi sono quattro tele raffiguranti i ''Dottori della Chiesa'': S. Ambrogio di [[Ercole Graziani]], S. Gregorio di [[Giuseppe Pedretti]], S. Girolamo di [[Cristoforo Terzi]], S. Agostino di Gio. Batt. Grati.
Da un andito laterale si accede all'attiguo Oratorio della Pietà, che risale al XVI secolo e prende nome da una tela di scuola dossesca raffigurante la ''Pietà con i Ss. Giovanni, Nicola e Silvestro'' (1530 circa). L'oratorio è ornato da un fregio ad affresco del primo Seicento con ''Storie della Vergine'' e conserva l'originale coro ligneo di sobria fattura. Otto tele di anonimo secentesco con la ''Vita di S. Lorenzo'' e i ''Quattro evangelisti'' completano l'arredamento dell'ambiente creando il suggestivo effetto di un interno del XVII secolo perfettamente integro.