Pietismo: differenze tra le versioni

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Il '''pietrismopietismo''' è una forma concreta con cui si volle vivere il [[cristianesimo]] di confessione [[protestante]], sorta in polemica con il [[luteranesimo]] istituzionale per opera di [[Philipp Jacob Spener]]. Questi, nel [[1670]] a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], organizzò gruppi di laici (detti ''collegia pietatis''). Il conte [[Nikolaus Ludwig von Zinzendorf]] ([[1700]]-[[1760]]) condusse l'esperimento di una intera comunità retta secondo i principi del pietismo come modello di vita sociale, a [[Herrnhut]] in [[Slesia]].
 
Il pietismo si rapportava in modo critico con i [[dogma|dogmi]] imposti da gerarchie ecclesiastiche, predicando piuttosto una religiosità interiore strettamente individuale. Era animato e sorretto da un'esperienza [[mistica]], con la quale gli adepti si sollevano al grado di "ridestati" o "rigenerati"; soltanto il misticismo, d'altronde, avrebbe potuto dare un senso cristiano a una condotta di vita regolata da una [[ascesi]] assai rigorosa.
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==== I Fratelli moravi ====
La nascita e sviluppo della comunità dei fratelli moravi è inseparabile dal suo fondatore [[Nikolaus Ludwig von Zinzendorf]]. Zinzendorf crebbe con la nonna Henriette Catharina von Gersdorff, che professava un cristianesimo interconfessionale, anche se si reputava sempre collegato con la chiesa luterana. Il suo modo di pensare ha influenzato in modo profondo Zinzendorf e attraverso di lui la comunità dei fratelli, così come la devozione di sua zia Henriette von Gersdorf, che gli ha insegnato la preghiera devozionale a Gesù Salvatore. All'età di dieci anni Zinzendorf uscì dall'ambito educativo di Halle e, anche se tirato su negli insegnamenti del pietismo di Halle, mantenne le distanze dalle devozioni ivi praticate. Studiò legge a Wittenberg, e in questo periodo la sua fede fu in equilibrio tra ortodossia luterana e pietismo di Halle. Nel 1722 consentì ai rifugiati evangelici provenienti dalla [[Moraviani|Moravia]] d'insediarsi nella sua tenuta in [[Lusazia]]. Essi erano discendenti degli antichi [[Fratelli boemi]], che erano quasi completamente scomparsi durante la [[guerra dei trent'anni]]. In seguito accolse anche discepoli di [[Kaspar Schwenckfeld|Schwenckfeld]] dalla Slesia, Pietisti, Separatisti, Luterani e Riformati. Dal 1724 questo insediamento fu chiamato [[Herrnhut]]. Qui, a partire dai coloni con le loro diverse tradizioni, si riuscì a creare una comunità ecclesiale completamente nuova. Ritenendo di aver ripristinato l'antica [[Fratelli boemi|Unità dei fratelli boemi]], gli fu possibile rimanere nel campo del luteranesimo. A [[Herrnhut]] la vita religiosa e liturgica fiorì con grande varietà di forme, e Herrnhut divenne il punto di partenza di una intensa diaspora verso tutto l'Impero Germanico, i Paesi Bassi e la Svizzera. Nel giro di pochi anni si sviluppò una rete di circoli di amici e comunità figlie. Herrnhut divenne così centro missionario, mentre nei territori di missione si andavano costituendo proprie chiese.
=== Pietismo ritardatotardo (1780-1820) ===
Il pietismo di questo periodo viene spesso considerato unitariamente al pietismo del periodo barocco, ma se ne differenzia in quanto è consapevole in modo del tutto diverso della sua opposizione all'illuminismo, essendo influenzato dallo ''[[Sturm und Drang]]'' e dal [[romanticismo]]. Ancora più forte che nel primo pietismo è l'enfasi sulla individualità e il sentimentalismo. I [[Risveglio (movimento evangelico)|revivalisti]] si raccolsero soprattutto nella Società cristiana tedesca e nella Comunità dei fratelli moravi con la sua diaspora. Il pietismo di questo periodo è molto influenzato da alcuni pensatori, anche se non sempre possono essere definiti pietisti: [[Johann Kaspar Lavater]], [[Johann Friedrich Oberlin]], [[Johann Heinrich Jung-Stilling]] e [[Matthias Claudius]].
 
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== Pietisti (o di formazione pietista) famosi ==
* Johannes Hesse, Rigon Christian e Maria Gundert, genitori di [[Hermann Hesse]], erano pietisti e cercarono di istruire il figlio secondo il metodo pietista.
* Il famoso filosofo [[Immanuel Kant]] ricevette un'educazione pietistica.
*[[Johann Gottfried Herder]] (Mohrungen, 25 agosto 1744 – Weimar, 18 dicembre 1803) filosofo, teologo e letterato tedesco, dal pietismo della famiglia assorbì un forte interesse religioso.