Kolyma: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il fiume Kolyma attraversa una delle regioni più fredde ed inospitali della [[Siberia]]. Negli anni dello [[Stalinismo]] tale regione era sede di uno dei più importanti e conosciuti (almeno a partire dall'apertura degli archivi da parte di [[Nikita Chruščёv]]) campi di lavoro ([[Gulag]]), essenzialmente costruiti per lo sfruttamento delle abbondanti risorse minerarie (soprattutto l'[[oro]]). Tra gli internati, molti intellettuali e personaggi noti, come [[Aleksandra L'vovna Sokolovskaja|Aleksandra Sokolovskaja]], prima moglie di [[Trotskij]] e lo scrittore [[Varlam Tichonovič Šalamov]], che romanzò<ref> I racconti di Kolyma, pp.155-158 (da P.Sinatti, Alcune note sulla Kolyma). Sinatti è ricordato, a proposito di una conversazione su Šalamov con Gustaw Herling, in Mauro Martini, Oltre il disgelo: la letteratura russa dopo l'URSS, B.Mondadori 2002, p.57</ref> le drammatiche vicende dei campi di lavoro nel libro ''[[I racconti di Kolyma]]''. Nella Kolyma, secondo le cifre riportate dallo Storico [[Robert Conquest]], dagli [[anni trenta]] ai primi [[anni cinquanta|cinquanta]] morirono circa tre milioni di deportati.<ref>{{Cita libro
|autore= [[Robert Conquest]]
|traduttore= Adriana Valori Piperno