Don Siegel: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: ‎uniformità soprannomi (ora esiste un parametro apposito)
Riga 1:
{{Bio
|Nome = Donald "Don"
|Soprannome = Don
|Cognome = Siegel
|Sesso = M
Riga 20 ⟶ 21:
Nato a [[Chicago]], nell'[[Illinois]], in una famiglia [[Ebrei|ebraica]]<ref>{{Cita libro|cognome=Erens |nome=Patricia |titolo=[[The Jew in American Cinema]] |isbn=978-0-253-20493-6 |editore=[[Indiana University Press]] |data=agosto 1988|p=[https://books.google.com/books?id=-v2Di_5ShGMC&q=don%20siegel&pg=PA392 392]}}</ref>, Siegel studiò in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] al [[Jesus College (Cambridge)|Jesus College]] di [[Cambridge]] e successivamente frequentò la [[Royal Academy of Dramatic Art]] esordendo come attore<ref name="Nepoti">Roberto Nepoti, ''Una poetica dell'antieroe'', in ''Segnocinema'' n. 34, settembre 1988, pp. 2-3</ref>. Dopo un soggiorno a [[Parigi]], rientrò negli Stati Uniti dove nel 1933 uno zio, amico del produttore [[Hal Wallis]], gli procurò un lavoro nel reparto di ricerche letterarie della [[Warner Bros.]]. Di qui passò al dipartimento di montaggio dapprima come assistente, quindi come montatore, prevalentemente in pellicole dirette da [[Michael Curtiz]] e [[Raoul Walsh]]; tra i molti [[film]] che montò, spiccano titoli come ''[[Casablanca (film)|Casablanca]]'' (1942) e ''[[Agguato ai tropici]]'' (1942). Intervistato in proposito, Siegel affermò di non poter escludere che l'esempio di questi registi avesse esercitato influenze sul suo modo di dirigere<ref name="Nepoti" />.
Successivamente passò a lavorare come regista di seconda unità per una quarantina di film, fino al 1945, quando esordí alla regia con un [[cortometraggio]], ''[[Star in the Night]]'', moderna parabola sulla [[Nascita di Gesù|Natività]], seguito nel corso di quello stesso anno da un altro corto, ''[[Hitler Lives?]]'', di stampo documentaristico ed avente per oggetto le possibili "rimanenze" [[Nazismo|naziste]] nella [[Zone di occupazione della Germania|Germania]] appena uscita dalla [[Seconda guerra mondiale|guerra]]. Queste due opere gli valsero l'[[Premi Oscar 1946|Oscar]], rispettivamente come [[Oscar al miglior cortometraggio|miglior corto]] e [[Oscar al miglior cortometraggio documentario|miglior cortometraggio documentario]] e gli fornirono il lasciapassare per la realizzazione dei primi [[lungometraggio|lungometraggi]] a soggetto.
 
La prima parte della sua carriera è contraddistinta da [[Film di serie B|B movies]] a basso costo e con tempi di realizzazione ristretti, ma non di rado di fattura dignitosa: il ''budget'' limitato, la precisione nella sceneggiatura, il ritmo veloce e il montaggio "economico" della pellicola girata furono determinanti per formare il suo stile, acquisito nell'arco di un decennio sul set dei vecchi maestri di [[Hollywood]].
 
Il suo primo lungometraggio fu ''[[La morte viene da Scotland Yard]]'' (1946), poliziesco ambientato in una [[Londra]] completamente ricostruita negli ''studios''. Il film successivo, ''[[Sempre più notte]]'' (1949), è invece un melodramma considerato "disastroso" dallo stesso regista, che comunque gli permise di conoscere [[Viveca Lindfors]], la protagonista femminile, che poi divenne sua moglie. Dopo una serie di film prevalentemente ''di genere'', nel 1954 Siegel diresse ''[[Rivolta al blocco 11]]'', un film nel quale si configurano già i tratti caratteristici del suo linguaggio registico, in parte derivati dal suo lungo apprendistato con i registi del cinema classico, in parte anticipatori di quelle che saranno le tendenze della ''nuova Hollywood''<ref name="Nepoti" />.
 
Nel 1956, nonostante gli scarsi mezzi a disposizione, Siegel riuscì a dirigere (riducendo al minimo gli effetti speciali e calando gli eventi nella quotidianità e nel realismo) quello che è considerato un classico della [[fantascienza]]<ref name="monografiaILCASTORO"/>, ''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|L'invasione degli ultracorpi]]'', metafora della [[guerra fredda]] e del [[maccartismo]].<ref name="monografiaILCASTORO"/> In seguito si specializzò in film d'azione con titoli come ''[[Contratto per uccidere]]'' (1964) e ''[[Squadra omicidi, sparate a vista!]]'' (1968).
 
Nel 1968 Don Siegel ebbe l'opportunità di abbandonare la "serie B", i cui limiti economici avevano condizionato fino ad allora le riprese dei suoi film, e di dedicarsi a realizzazioni più ambiziose e indipendenti. L'occasione gli venne offerta da [[Clint Eastwood]], che aveva appena fondato la [[Malpaso Productions]], una casa di produzione su cui si era riservato il diritto di controllo. La collaborazione con Eastwood diede luogo a quattro film consecutivi, tutti diretti da Siegel e interpretati da Eastwood; il sodalizio si sciolse temporaneamente quando quest'ultimo volle esordire nella regia con ''[[Brivido nella notte]]'' (in cui Siegel si ritagliò comunque un cameo nella parte del barista)<ref name="Nepoti" /> per poi ricostituirsi alcuni anni dopo con il celebre ''[[Fuga da Alcatraz]]'' (1979), considerato un classico del genere carcerario<ref name="monografiaILCASTORO"/>.
 
Da questa collaborazione prese il via la serie poliziesca dedicata al rude e violento [[Ispettore Callaghan|Harry Callaghan]], ispettore della [[San Francisco Police Department|polizia di San Francisco]], con il primo titolo ''[[Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!]]'' (1971); la direzione dei film successivi della saga fu affidata ad altri registi, ma Clint Eastwood volle comunque sdebitarsi con Siegel dedicando a lui e a [[Sergio Leone]] l'Oscar vinto nel 1992 per ''[[Gli spietati]]''.