Franco e Ciccio: differenze tra le versioni
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La loro collaborazione iniziò nel 1954 e si concluse con la morte di Franchi nel 1992. Al cinema la coppia esordì nel 1960 con il film ''[[Appuntamento a Ischia]]'', in cui furono lanciati da Modugno che dopo averli visti li volle con sé nel suo film,<ref>{{Cita news|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/franco-e-ciccio/971/default.aspx|titolo=Franco e Ciccio - Una coppia in fotografia - La Storia siamo noi|accesso=14 settembre 2018|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180914132456/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/franco-e-ciccio/971/default.aspx|dataarchivio=14 settembre 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":2">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/12/10/morto-franco-franchi-una-carriera-per-ridere.html|titolo=MORTO FRANCO FRANCHI UNA CARRIERA PER RIDERE - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=14 settembre 2018}}</ref> e rimase attiva fino al 1984 quando girarono il loro ultimo film insieme, ''[[Kaos (film)|Kaos]]'', anche se ci furono delle interruzioni nel 1973 e dal 1975 al 1980.<ref name=":1" />
Nonostante i loro film venissero etichettati come opere minori del cinema italiano dalla [[critica cinematografica]], che non considerava come degni di nota i loro film comici, spesso parodia di film del periodo, venivano premiati da importanti riscontri di pubblico con incassi notevoli; ad esempio ''[[I figli del leopardo]]'', parodia del ''[[Il Gattopardo (film)|Il Gattopardo]]''.<ref name=":0">{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2015/01/09/news/franco-e-ciccio-amatissimi-dal-pubblico-detestati-dalla-critica-1.10634866|titolo=Franco e Ciccio: amatissimi dal pubblico, detestati dalla critica - Toscana - il Tirreno|pubblicazione=il Tirreno|data=9 gennaio 2015|accesso=14 settembre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Alberto|cognome=Rivaroli|url=https://www.panorama.it/cinema/franco-franchi-incompreso/|titolo=Franco Franchi, moriva 20 anni fa un genio (quasi) incompreso - Panorama|pubblicazione=Panorama|data=9 dicembre 2012|accesso=14 settembre 2018}}</ref> Vi furono comunque eccezioni ai giudizi negativi della critica come quelli di [[Alberto Moravia]] e [[Carmelo Bene]] {{Senza fonte|che ammisero di apprezzare la loro opera.}}
Recitarono in film realizzati certamente in breve tempo e con pochi mezzi, come quelli girati con il regista [[Marcello Ciorciolini]], arrivando a realizzarne in un anno anche una decina, spesso privi di una vera e propria sceneggiatura e dove spesso improvvisavano sul set; di migliore fattura risultano i tredici film diretti da [[Lucio Fulci]], che fu l'artefice del ribaltamento dei loro ruoli tipici, facendo diventare Ciccio quello serio, la spalla, e Franco quello comico.<ref name=":0" /> Lavorarono anche con registi importanti come [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] e i [[fratelli Taviani]]. Considerati da sempre come protagonisti di film ''[[cinema trash|trash]]'' vennero successivamente rivalutati per la loro comicità e le capacità creative divenendo oggetto di studio.<ref>{{Cita web|url=http://www.sentieriselvaggi.it/libri-di-cinema-due-cialtroni-alla-rovescia-studio-sulla-comicit-di-franco-franchi-e-ciccio-ingrassia-di-fabio-piccione/|titolo=LIBRI DI CINEMA - "Due Cialtroni alla rovescia. Studio sulla comicità di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia" di Fabio Piccione. - SentieriSelvaggi|accesso=14 settembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.mondadoristore.it/Soprassediamo-Franco-Gordiano-Lupi/eai978887606548/|titolo=Soprassediamo! Franco & Ciccio story. Il cinema comico-parodistico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Ediz. illustrata - Gordiano Lupi|autore=Mondadori Store Team|accesso=14 settembre 2018}}</ref> Il grandissimo successo di pubblico è testimoniato dagli incassi che negli anni sessanta rappresentarono il 10% di quelli annuali in Italia.<ref>DVD N.9 ''Lezioni di cinema'', Repubblica-L'espresso</ref> == Storia ==
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Nelle vicinanze di piazza Venezia a [[Palermo]] - ora rinominata "piazzetta Franco Franchi e Ciccio Ingrassia" -, Franchi si esibiva nella "posteggia", ovvero uno spettacolo all'aperto in cui prima attirava l'attenzione della gente con una grancassa, raccogliendo i soldi con un cappello prima di esibirsi. Franchi cercava di inserirsi nell'ambiente teatrale frequentando un [[bar (pubblico esercizio)|locale]] dove altri artisti si ritrovavano e dove c'era anche Ingrassia, già attore noto ma ancora povero. Anche Ciccio però ammirava Franco, ritenendolo pieno di buone potenzialità.<ref name=":1" />
Nel 1954 la compagnia teatrale di Pasquale Pinto si spostò da [[Napoli]] a Palermo. Un attore,
Avrebbero dovuto semplicemente interpretare la canzone ''[[Core 'ngrato]]'', ma Franco propose una variante: Ciccio avrebbe cantato mentre lui lo disturbava. Nella preparazione allo spettacolo, Ingrassia lavorò molto su Franchi, che oltre ad avere delle gravi lacune in [[lingua italiana]] non aveva neanche le basi della vera e propria [[recitazione]]. Debuttarono al Teatro Costa di [[Castelvetrano]] e ne venne fuori uno ''[[sketch]]'' che ebbe un grande successo tra il pubblico. Il numero, che all'inizio durava circa 5 minuti, negli spettacoli successivi raddoppiò la sua durata e fu anche portato al [[Salone Margherita (Napoli)|Salone Margherita di Napoli]].
I due iniziarono a realizzare dei dialoghi comici. Inizialmente Ciccio era restio ad unirsi a Franco, sia a causa della differenza d'età che li divideva (Ciccio era più vecchio di sei anni), sia per le diverse condizioni artistiche (Ciccio era già capocomico di una compagnia di giro, Franco invece era poco più di un [[guitto]] di quartiere). Visto il successo, si decise però a proseguire a lavorare con lui, continuando a fargli da maestro. Dopo i successi in [[Sicilia]], andarono a Napoli, dove recitarono anche per i soldati della [[NATO]] e a poco a poco conquistarono una notorietà sempre maggiore.
Nel 1960 furono prima a [[Genova]], dove Ciccio si sposò con Rosaria (dalla quale ebbe il figlio [[Giampiero Ingrassia|Giampiero]]), e poi in [[Francia]], dove vennero ingaggiati dall'impresario Metz a cui era piaciuta la commedia ''Due in allegria e cinque in armonia'' e che era convinto che i due potessero parlare il [[lingua francese|francese]]. I comici palermitani recitarono la prima a [[Nizza]], dove si accorsero che le battute in italiano erano assolutamente inutili perché incomprensibili e, non sapendo assolutamente nulla di francese, si basarono sulla mimica riuscendo a far ridere il pubblico. Il titolo di un [[giornale]] fotografò perfettamente la situazione ''Nous avons ri, mais nous n'avons rien compris'' («Abbiamo riso, ma non abbiamo capito niente»).
In seguito, si esibirono a [[Cannes]] senza il complesso Calì. Alle prove gli organizzatori furono molto delusi dalla loro impreparazione e disorganizzazione e riservarono al loro numero solo tre minuti prima dell'inizio dello spettacolo vero e proprio ma riuscendo a conquistare ancora una volta il pubblico. Rientrati in Italia, furono anche sul punto di partire per il [[Sudamerica]] per un ''[[musical]]'' organizzato da [[Gianni Ravera]] e [[Michele Galdieri]]. Vennero anticipate loro 250.000 [[Lira italiana|lire]], ma lo spettacolo non sarebbe stato mai messo in scena. In quel periodo, infatti, a [[Bivona]] Franco e Ciccio incontrarono il regista [[Mario Mattoli]], che li avrebbe lanciati nel mondo del [[cinema]].<ref>''[http://www.francociccio.altervista.org/Storia/biografia1.htm#8 8. IL DEBUTTO CINEMATOGRAFICO]'' in «BIOGRAFIA (prima parte)» su FrancoCiccio.Altervista.org.</ref> Fu grazie a [[Domenico Modugno]] che venne loro concessa una parte nel film-commedia ''[[Appuntamento a Ischia]]'' (1960), di cui egli era protagonista.<ref name=":2" />. Il cantante li aveva conosciuti nel 1958, durante uno spettacolo a [[Reggio Calabria]], e li aveva chiamati solo per invitarli a formare con lui una compagnia teatrale, ma sul [[set (cinema)|set]] furono notati dal regista che li mise alla prova chiedendo loro di recitare un'[[elegia|orazione funebre]] con l'intento di farlo ridere e, riuscendovi, vennero scritturati per il film, dove interpretarono un ruolo secondario, ma sufficiente a convincere Modugno a offrire loro un contratto di cinque anni; i due restituirono l'anticipo a Ravera, rescindendo il contratto che li legava alla ''tournée'' in Sudamerica e abbandonando il teatro per lavorare a tempo pieno nel cinema, tranne due pause nel 1961 e nel 1963. Nel 1961 presero parte, facendosi notare (in particolare con la canzone ''[[Tre somari e tre briganti/La bandiera|Tre somari e tre briganti]]'') pur in parti secondarie, alla [[commedia musicale]] ''[[Rinaldo in campo]]'' con Domenico Modugno e [[Delia Scala]], che fu un grande successo. === Il cinema ===
[[File:Ingrassia Garrone Franchi.jpg|thumb|Ciccio Ingrassia, [[Riccardo Garrone (attore)|Riccardo Garrone]] e Franco Franchi in ''Due mattacchioni al Moulin Rouge''.]]
[[File:Due mafiosi nel Far West.jpg|thumb|upright=1.6|Franco e Ciccio in ''Due mafiosi nel Far West''.]]
Franchi e Ingrassia iniziarono a comparire in una lunga serie di produzioni cinematografiche inizialmente in ruoli di secondo piano. Esordirono come protagonisti in ''[[L'onorata società]]'', il cui discreto successo (oltre 300 milioni di incasso) mostrò le potenzialità commerciali della coppia. Al film prese parte anche [[Vittorio De Sica]], che accettò di partecipare a patto di avere la coppia nel suo film ''[[Il giudizio universale]]''; nonostante il notevole cast il film si rivelò un flop, tanto che la distribuzione corse ai ripari tentando allora di spacciare il film per una pellicola con Franco e Ciccio protagonisti, pubblicizzandolo con lo slogan "Ciccio e Franco nel giudizio universale, il film più comico dell'anno"
Il vero successo arrivò con ''[[I due della legione]]'' - diretto da [[Lucio Fulci]] agli esordi e che dirigerà poi altri dodici film della coppia -: la [[Titanus]] spese per la produzione circa 100 milioni di lire e ne incassò oltre 430. Il successo valse a Franco e Ciccio l'appellativo di "coppia d'oro". Nel [[1963]] il produttore [[Edmondo Amati]], che aveva a disposizione alcuni filmati di repertorio di spogliarelli realizzati nei night-club parigini e avrebbe voluto renderli più interessanti aggiungendo la presenza comica di Franchi e Ingrassia, propose al regista [[Giorgio Simonelli]] di firmare la pellicola, dal titolo provvisorio ''Due siciliani a Parigi''; il regista però convinse il produttore a cambiare il soggetto, riuscendo a ritagliare uno spazio centrale alla loro comicità; da questo cambio di registro nacque una serie che ebbe grande successo sia in Italia che all'estero con film come ''[[I due mafiosi]]'', parodia del ''[[Mafioso (film)|Mafioso]]'' di [[Alberto Lattuada|Lattuada]] e che incassò quasi un miliardo di lire, seguito da ''[[Due mafiosi nel Far West]]'', ''[[Due mafiosi contro Goldginger]]'' (entrambi sopra il miliardo) e ''[[2 mafiosi contro Al Capone]]'' (oltre settecento milioni).
[[File:Franco-Ciccio i 2 mafiosi.jpg|thumb|upright=1.4|Ciccio Ingrassia e Franco Franchi nel film ''I due mafiosi'']]
Nel 1963 la coppia sciolse il contratto con Modugno accettando di comparire gratis al suo film d'esordio da regista, ''[[Tutto è musica (film)|Tutto è musica]],'' e iniziò la collaborazione con l'agente [[Alfredo Adami]]. Per tutti gli anni sessanta gli incassi si mantennero alti (sui 500-800 milioni di lire a film), spesso con tempi ristretti di produzione (si arrivò anche ad appena tre settimane per ''[[Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione]]'' del 1970). Un problema che dovettero affrontare e inizialmente non riuscirono a calcolare fu quello della risposta del pubblico all'[[umorismo]]. A teatro le battute possono essere inframmezzate da pause più o meno lunghe, ovviamente secondo la risposta del pubblico in termini di applausi o [[risata|risate]].
Nel cinema, invece, manca una risposta immediata e sta al regista stabilire come e quando mettere delle pause. La condizione di Franco e Ciccio, che erano solitamente mal diretti, impose loro di trovare una soluzione: per questo parteciparono a molte [[prima (teatro)|prime]] in mezzo al pubblico, fino a quando non riuscirono a trovare i tempi giusti. Entrambi comunque preferivano i teatri ai cinema. Se ''[[Rinaldo in campo]]'' di [[Garinei e Giovannini]] (uno dei successi teatrali più importanti del [[XX secolo|Novecento]], detenendo il record di incassi per molti anni) li lanciò sul proscenio nazionale, Franchi e Ingrassia riuscirono a concedersi una pausa dal set cinematografico per apparire in ''[[Tommaso d'Amalfi]]'' di [[Eduardo De Filippo]], che non ebbe altrettanto successo.
[[File:Sollevamento pesi Ingrassia Franchi.jpg|thumb|upright=1.6|Ciccio e Franco fanno sollevamento pesi in ''Due mafiosi contro Goldginger'' (1965).]][[File:Ingrassia e Franchi Goldginger.jpg|thumb|Ciccio e Franco in ''Due mafiosi contro Goldginger'' (1965).]]
Tra la metà degli anni sessanta e l'inizio dei settanta toccarono il massimo del loro successo. Franco raccontò che una volta girarono tre film nello stesso giorno, e ciò rende chiara la frenesia del loro lavoro. Al cinema si aggiunsero altri impegni: la [[televisione]], con la partecipazione a varietà come ''[[I due nel sacco]]'', ''[[Cantatutto]]'' e ''[[Partitissima]]'', la [[musica]], con la pubblicazione di vari [[Singolo (musica)|singoli]] [[45 giri]], i [[Carosello|caroselli]] e la radio; addirittura la coppia fu protagonista di una serie di [[fumetti]], con 16 albi pubblicati tra il [[1967]] e il [[1968]].
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[[File:Il Gatto e la Volpe.jpg|thumb|left|Franco (il gatto) e Ciccio (la volpe) ne ''[[Le avventure di Pinocchio (miniserie televisiva)|Le avventure di Pinocchio]]''.]]
Nei primi [[Anni Settanta|anni settanta]], Franchi aveva partecipato al [[Festival di Napoli]] come cantante suscitando qualche irritazione nel partner, che ebbe a dichiarare «Franchi s'è messo in testa di fare il cantante. E adesso per la musica trascura il cinema che è il nostro pane quotidiano.»<ref>G.Micali, "Franco e Ciccio, che pasticcio!", ''Il messaggero'', 13 marzo 1972</ref> Ingrassia, da parte sua, ruppe il patto non scritto di rifiutare parti soliste per partecipare al film drammatico ''[[Violenza: quinto potere]]'', ma la rottura definitiva si ebbe nel 1972, all'indomani della partecipazione alla serie televisiva ''[[Le avventure di Pinocchio (miniserie televisiva)|Le avventure di Pinocchio]]'', quando Ingrassia, ricoverato per una grave forma di ulcera perforata, si vide sostituito da [[Luigi Pistilli]] come ''partner'' di Franchi nel film ''[[Il gatto di Brooklyn aspirante detective]]'' (che in origine si sarebbe dovuto intitolare ''Il gatto di Siracusa e la volpe di Trapani'').
Alla base della rottura vi era anche una diversa visione delle loro scelte artistiche, che il più ambizioso Ingrassia avrebbe voluto più ponderate, dando più peso alla qualità che alla quantità. Una breve riconciliazione avvenne nel 1973 quando il [[Raiuno|Programma Nazionale]] commissionò una commedia in [[lingua siciliana|siciliano]], ''[[Il cortile degli Aragonesi]]'', che fu rappresentata una sola volta e poi trasmessa in televisione. L'anno dopo girarono due film insieme, ''[[Paolo il freddo]]'' e ''[[Farfallon]]''. ''Paolo il freddo'' era il primo film che vedeva Ciccio come regista. [[File:Franco Franchi Paolo il freddo.JPG|thumb|Franco Franchi impersona Paolino Pastorino in ''Paolo il freddo''.]]
Nei piani di Ingrassia, [[Lino Banfi]] avrebbe dovuto essere il protagonista della [[parodia]] del romanzo ''[[Paolo il caldo]]'': i produttori però vollero Franco e così i due si riavvicinarono. Franco riusciva a esprimere tutto ciò che gli altri [[regista|registi]] non gli avevano saputo tirare fuori e la [[sceneggiatura]], firmata da Ciccio, esaltava le qualità del compagno. Ciccio avrebbe voluto fare ancora una volta il regista con Franco nel ''[[sequel]]'' de ''[[L'Esorciccio]]'' (''L'Esorciccio contro [[King Kong (personaggio)|King Kong]]''), ma la proposta fu talmente stravolta che dovette rinunciarvi. Stessa sorte per il progetto di un ennesimo film parodia su ''[[Sandokan]]'', inserito poi nel riuscito varietà ''[[Due ragazzi incorreggibili]]'' del 1976, come naufragò la loro idea di scrivere e dirigere un film in coppia.
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Nel 1974 tornarono a lavorare separatamente ma rincontrandosi sul set in due occasioni, la prima in ''[[Crema, cioccolata e... paprika]]'' del 1981 e ''[[Kaos (film)|Kaos]]'' del 1984. Franco continuò sulla scia dei film comici ma tentando anche la via drammatica (''[[Tango blu]]),'' Ciccio invece passò con successo a fare l'attore drammatico partecipando a film come ''[[Amarcord]],'' ''[[Todo modo (film)|Todo modo]]'' (che gli fruttò un [[Nastro d'argento]]), ''[[L'ingorgo]],'' ''[[Domani accadrà]]'' e ''[[Condominio (film)|Condominio]]'' (per cui vinse un [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]).[[File:Franco&Ciccio.jpg|thumb|upright=1.6|left|Franco e Ciccio nel film ''[[Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione]]''.]]
Nel 1977 sorse un contenzioso con il produttore [[Edmondo Amati]], che aveva realizzato un video (''[[Amici più di prima]]'') formato da un ''[[collage]]'' di vari film di Franco e Ciccio, senza contattarli. Ciccio, indignato per l'accaduto e abbattuto per varie vicissitudini che lo avevano colpito dall'ultima volta in cui aveva litigato con Franco, a una festa a cui erano presenti tutte le case di produzione, denunciò l'accaduto in pubblico. Si attirò le simpatie di [[Marco Bellocchio]], che inserì lo sfogo ripreso in diretta ne ''[[La macchina cinema]]'', ma non quelle degli altri presenti, che lo isolarono. Si era nel frattempo riavvicinato a Franco, riconciliazione che avvenne pubblicamente nel corso dell'ultima puntata dell'edizione 1976 del programma televisivo ''[[Ieri e oggi (programma televisivo)|Ieri e oggi]]'' condotto da [[Mike Bongiorno]]
Nel 1977 [[Gino Landi]] li contattò per ''[[La granduchessa e i camerieri]]'', che interpretarono fino a quando non finirono di pianificare una ''tournée'' negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Per problemi contrattuali, però, i due litigarono nuovamente e Ciccio fu sostituito da Lino Banfi. Franco e Banfi ottennero un buon successo oltreoceano ma la vecchia coppia perse alcuni contratti importanti che avevano firmato insieme. Nel 1980 Ciccio si scusò pubblicamente a ''[[Domenica in]]'' e avvenne la riconciliazione fra i due.<ref>Renato Rombi; Pippo Baudo, ''Addio Ciccio'', [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 29 aprile 2003, 29.</ref> Franco e Ciccio ebbero così occasione di partecipare insieme al programma televisivo di [[Gianni Boncompagni]] ''[[Drim]]'', che permise un rilancio della coppia. Vennero anche contattati per mettere in scena a teatro ''[[Cavalleria rusticana (novella)|Cavalleria rusticana]]'' nel 1980, senza però riuscire a realizzarla.
== Impatto culturale ==▼
Nel 1982 iniziarono a lavorare per le reti [[Fininvest]].<ref>Stenio Solinas, ''Franco e Ciccio, i maghi della risata senza eguali né eredi'', ''Corriere della Sera'', 9 settembre 2004.</ref> Verso l'estate 1985 passarono all'emittente franco-monegasca [[Telemontecarlo]] (erano gli anni in cui la [[Rai]] riproponeva il palinsesto all'interno del magazzino per la televisione pubblica). Continuarono a partecipare a vari programmi televisivi, sia come presentatori che come ospiti, fino al 1992. Nel 1986, durante ''[[Grand Hotel (programma televisivo)|Grand Hotel]]'', Ciccio ebbe un malore e venne rimpiazzato dal figlio Giampiero; nel 1992 fu Franco ad avere un malore e a lasciare il compagno durante ''[[Avanspettacolo (programma televisivo)|Avanspettacolo]]''. A dicembre Franco morì dopo una lunga malattia che lo aveva più volte costretto a rinunciare agli impegni televisivi. Ciccio visse per altri undici anni, quasi totalmente fuori dal mondo dello spettacolo.
L'8 settembre 2004, durante la [[61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]], [[Daniele Ciprì]] e [[Franco Maresco]] presentarono fuori concorso il film-documentario ''[[Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio]]'', sulla vita di Franco e Ciccio. Malgrado i problemi incontrati, i due registi hanno raccolto una gran quantità di materiale, anche ricostruendo gli sketch degli esordi in strada dei due comici palermitani, collezionando testimonianze e interviste e cercando di rivalutare la loro comicità mai pienamente apprezzata dai critici<ref>Elisabetta Nordio, ''La storia di Franco e Ciccio secondo Ciprì e Maresco'', [[Gazzetta del Sud]], 9 settembre 2004, 11.</ref>.▼
▲== Impatto culturale ==
▲La coppia fu protagonista a fine anni sessanta anche di una serie a [[fumetto|fumetti]], ''[[Ciccio & Franco]]''; le storie erano originali, ma riprendevano le gag già proposte al cinema. L'8 settembre 2004, durante la [[61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]], [[Daniele Ciprì]] e [[Franco Maresco]] presentarono fuori concorso il film-documentario ''[[Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio]]'', sulla vita di Franco e Ciccio. Malgrado i problemi incontrati, i due registi hanno raccolto una gran quantità di materiale, anche ricostruendo gli sketch degli esordi in strada dei due comici palermitani, collezionando testimonianze e interviste e cercando di rivalutare la loro comicità mai pienamente apprezzata dai critici<ref>Elisabetta Nordio, ''La storia di Franco e Ciccio secondo Ciprì e Maresco'', [[Gazzetta del Sud]], 9 settembre 2004, 11.</ref>.
== Ispirazioni ==
Il modello principale della coppia rimane quello di [[Stanlio & Ollio]]. Da giovane, l'idolo di Ciccio era Totò. Lo andò a vedere durante uno spettacolo a Palermo e ne rimase colpito, tanto da prendere molti spunti dalla sua figura e ricrearli nei suoi personaggi, soprattutto nel periodo iniziale del teatro. Inoltre ammirava molto [[Danny Kaye]] e [[Charlie Chaplin]]. Franco invece ammirava e considerava il re della comicità Buster Keaton, che considerava anche migliore di Chaplin. Il suo sogno era quello di recitare al suo fianco e ci riuscì nel 1966.
== Filmografia ==
{{vedi anche|Filmografia di Franco e Ciccio}}
[[File:Ciccio e Franco Fine.jpg|thumb|Franco e Ciccio ne ''[[Due mattacchioni al Moulin Rouge]]'']]
Spesso i loro film erano senza una vera e propria [[sceneggiatura]] e si basavano su un [[canovaccio]] e i dialoghi erano affidati all'[[improvvisazione teatrale|improvvisazione]]. Il regista, il più delle volte, si limitava a dare indicazioni a chi si occupava della [[macchina da presa|cinepresa]], senza interferire nel lavoro degli attori. Franco la definisce una "direzione artistica superficiale, figlia di una concezione passiva del cinema". Si possono individuare nella filmografia della coppia due tipologie di film, le parodie e lavori originali, storie interamente inventate da loro o dagli sceneggiatori. In mezzo a queste due vi sono dei film originali con titolo parodiato, i film a episodi e i film di [[spezzone|spezzoni]]. Inoltre sono molto importanti le partecipazioni a [[film d'autore]] come ''Il giudizio universale'' di Vittorio De Sica o ''Kaos'', ''[[Capriccio all'italiana]]'' e ''[[Le avventure di Pinocchio (miniserie televisiva)|Le avventure di Pinocchio]]''.
I film con trama originale rappresentano la maggioranza e sono di più [[generi cinematografici|generi]], che solitamente seguivano la corrente della [[moda]] e le esigenze di mercato del periodo in cui venivano realizzati. Molti film sono incentrati sul tema della [[mafia]], giocando inizialmente sullo stereotipo siciliano-mafioso come ''[[L'onorata società]]'' e la [[serie cinematografica|serie]] che segue ''[[I due mafiosi]]''. Altri s'incentrano sulla [[satira]] umoristica della società prendendo di mira la [[politica]] (''[[I 2 deputati]]''), la [[religione]] (''[[Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione]]''), lo [[sport]] (''[[I due maghi del pallone]]''), la [[giustizia]] (''[[Riuscirà l'avvocato Franco Benenato a sconfiggere il suo acerrimo nemico il pretore Ciccio De Ingras?|Riuscirà l'avvocato...]]''). Di genere [[western]] ''[[I due sergenti del generale Custer]]'', film con titoli [[demenziale|demenziali]] (''[[Come rubammo la bomba atomica]]'', ''[[Come svaligiammo la Banca d'Italia]]'', ''[[Come inguaiammo l'esercito]]'') o incentrato semplicemente sui personaggi (''[[I due pompieri]]'', ''[[I due assi del guantone]]'', ''[[Franco e Ciccio e le vedove allegre]]'').
[[File:Gabinetto Franchi Ingrassia.jpg|thumb|upright=1.6|Franco e Ciccio in ''Due mafiosi contro Goldginger'' (1965).]]
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A metà tra le parodie e i lavori originali vi sono poi i film con titolo che si rifà a titoli famosi ma con trama originale come ''[[I due maggiolini più matti del mondo]]'' e alcuni western. [[File:Mendicanti.jpg|thumb|Il Gatto (Franco) e la Volpe (Ciccio) ne ''[[Le avventure di Pinocchio (miniserie televisiva)|Le avventure di Pinocchio]]''.]]
A parte vanno considerati i film a episodi e i film di spezzoni. I primi, realizzati soprattutto perché si impiegava molto meno tempo per realizzarli e perché potevano mettere in scena più attori di primo piano e quindi richiamare più pubblico: gli episodi ''La giara'' in ''Kaos'' e ''Che cosa sono le nuvole?'' in ''[[Capriccio all'italiana]]''. Di film a spezzoni ne esiste solo uno, ''[[I 2 magnifici fresconi|I 2 magnifici frescon]]''.
== Teatro ==
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