Cesare Serviatti: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Nato a [[Subiaco]] nel 1880 da genitori ignoti, svolse vari mestieri tra cui il macellaio e l'infermiere. Di queste abilità professionali si servì per fare a pezzi le sue vittime. Uccise la sua prima vittima, Pasqua Bartolini Tiraboschi, nel 1928 a [[La Spezia]], dove gestì per breve tempo una pensione. La donna venne uccisa nel sonno nel suo appartamento di via Genova. Il cadavere
La mattina del 16 novembre 1932 alla [[stazione di Napoli Centrale]], vennero ritrovate due valigie abbandonate in un treno proveniente da [[Stazione di Torino Porta Nuova|Torino Porta Nuova]] e consegnate all'ufficio oggetti smarriti. Una volta aperte venne ritrovato parte del corpo di una donna, avvolto nella carta di giornale. Il giorno dopo venne ritrovata nella [[Stazione di Roma Termini]] un'altra parte del corpo della vittima; le ricerche portarono alla scoperta del nome della donna uccisa, che si chiamava Paolina Gorietti. Ella aveva quasi 40 anni al momento della morte e lavorava come cameriera, fino a quando fuggì a [[La Spezia]] con l'uomo che aveva trovato mediante un annuncio matrimoniale e con cui doveva, a sentir lei, gestire una pensione.
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A seguito dell'identificazione della vittima, la Polizia arrivò in breve tempo all'individuazione del suo seduttore. Il Serviatti utilizzava infatti degli annunci sui quotidiani per adescare le sue vittime. La formula con cui si proponeva era sempre la stessa: ''"Pensionato, 450 mensile, conoscerebbe Signorina con mezzi. Preferibilmente conoscenza scopo matrimonio"''. Cesare Serviatti, arrestato e messo alle strette, confessò l'omicidio di Paolina Gorietti, Pasqua Bartolini Tiraboschi e Bice Margarucci, mentre si dichiarerà sempre innocente delle sue altre presunte vittime.
Il cadavere decapitato
Davanti al Tribunale della Spezia, dove il processo iniziò il 14 giugno 1933, venne condannato per furto e rapina, dato che rapinò la Gorietti di 2.000 lire in contanti e altre 2.000 lire ricavate da un libretto postale. Venne condannato l'8 luglio 1933 alla pena dell'[[ergastolo]] per gli omicidi di Bice Margarucci e Pasqua Bartolini. Per l'omicidio di Paolina Gorietti venne condannato alla [[pena di morte]], confermata sia in [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] che in [[Corte di cassazione (Italia)|Cassazione]]. La sentenza venne eseguita il 13 ottobre 1933 alle 6:25, in località ''Chiara Vecchia'' nel comune di [[Sarzana]]. Cesare Serviatti venne giustiziato tramite fucilazione alla schiena da parte di 22 agenti di P. S. e aveva chiesto la grazia al [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Re]], ma venne respinta. Il decreto gli era stato notificato in cella verso le 2 del mattino dello stesso giorno dell'esecuzione. Bevve due bicchieri di cognac, fumò due sigari e si rifiutò d'incontrare il prete per i conforti religiosi.
==Bibliografia==
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