Giuseppe Saragat: differenze tra le versioni
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Dopo pochi giorni, tuttavia, Badoglio liberò i prigionieri politici e Saragat poté recarsi a Roma dove, il 25 agosto, prese parte alla prima direzione che sancì la ricostituzione del [[Partito Socialista Italiano]] in Italia (con il nome di PSIUP); fu eletto alla nuova direzione del partito e nominato direttore dell'[[Avanti!]].
Con l'[[Mancata difesa di Roma|occupazione tedesca di Roma]], Saragat entrò nella [[Resistenza italiana|Resistenza]]. Il 28 settembre, con Nenni e Pertini, rinnovò il patto di unità d'azione tra PSI e PCI. Il 18 ottobre, sempre insieme a Pertini, fu arrestato dalle autorità tedesche e venne rinchiuso nel carcere romano di [[Carcere di Regina Coeli
Riuscì a evadere il 24 gennaio 1944 grazie a un gruppo di partigiani che falsificarono un ordine di scarcerazione<ref>{{cita web|url=http://www.24emilia.com/Sezione.jsp?titolo=Pertini+e+Saragat+evadono+da+Regina+Coeli&idSezione=9753|titolo=Pertini e Saragat evadono da Regina Coeli|accesso=28 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151208072215/http://www.24emilia.com/Sezione.jsp?titolo=Pertini+e+Saragat+evadono+da+Regina+Coeli&idSezione=9753|urlmorto=sì}}</ref>. L'azione, dai connotati rocamboleschi, fu organizzata da [[Giuliano Vassalli]] (che aveva lavorato come avvocato presso il tribunale militare italiano, trafugando timbri e carte intestate), con l'aiuto di altri partigiani socialisti delle [[Brigate Matteotti]], tra cui [[Francesco Malfatti di Montetretto|Francesco Malfatti di Monte Tretto]], [[Giuseppe Gracceva]], [[Massimo Severo Giannini]], Filippo Lupis, Ugo Gala<ref name=Vassalli>Giuliano Vassalli e Massimo Severo Giannini, [http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2008/4/44-45_Vassalli.pdf''Quando liberammo Pertini e Saragat dal carcere nazista''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130927081557/http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2008/4/44-45_Vassalli.pdf |date=27 settembre 2013 }}, Patria Indipendente, Pubblicazione ANPI</ref> e il medico del carcere [[Alfredo Monaco]]<ref name=Vassalli /><ref>{{cita libro|Davide| Conti (cur.)|Le brigate Matteotti a Roma e nel Lazio|2006|Edizioni Odradek|Roma|isbn=88-86973-75-6}} - Vedi anche [http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2008/3/42-44_LIBRI.pdf Recensione dell'ANPI] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130927081430/http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2008/3/42-44_LIBRI.pdf |date=27 settembre 2013 }}</ref>.
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I due politici socialisti furono dunque scarcerati insieme a Luigi Andreoni, anziano padre dell'altro vice-segretario del [[Partito Socialista Italiano#La nascita del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria - PSIUP|PSIUP]] [[Carlo Andreoni]] (poi leader di un'altra formazione socialista rivoluzionaria denominata "Unione Spartaco") e a quattro ufficiali del [[Fronte militare clandestino|Fronte Militare Clandestino]], prelevati da partigiani travestiti da militari.
Saragat riprese quindi a lavorare clandestinamente alla direzione dell'"Avanti!", nascondendosi in casa di Giovanni Salvatori, che poi sarà trucidato alle [[Eccidio delle Fosse Ardeatine|Fosse Ardeatine]]<ref>{{cita web|url=http://anpi.it/media/uploads/patria/2009/10-11/25-28_RICORDO_VASSALLI.pdf|titolo=Giuliano Vassalli e la grande evasione di Pertini e Saragat|accesso=28 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305065804/http://anpi.it/media/uploads/patria/2009/10-11/25-28_RICORDO_VASSALLI.pdf|urlmorto=no}}</ref>. Fu [[Ministro senza portafoglio della Repubblica Italiana|ministro senza portafoglio]] dal giugno al dicembre 1944 durante il [[governo Bonomi II]]. Successivamente si trasferì a [[Milano]], dove lavorò per il Partito socialista.
=== Dopoguerra ===
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