Mivar: differenze tra le versioni

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L'affermazione dello schermo a matrice di [[pixel]] rappresenta per l'azienda abbiatense l'inizio del suo declino.<ref name="villani"/><ref name="job"/><ref name="devecchi"/><ref>{{cita web|autore=G. Rusconi|url=https://st.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2006/01/mc260106-RUSCONI-tv2_PRN.shtml|titolo=Il tubo catodico non è morto. E batterà ancora i «flat»|data=gennaio 2006|accesso=6 marzo 2021}}</ref> La concorrenza sul mercato dei televisori dei produttori orientali degli anni novanta, che Mivar è stata capace di mitigare attraverso oculate scelte aziendali per quel che concerne il contenimento dei costi di produzione, nel decennio successivo si presentava ancora più aggressiva da parte dei produttori [[Turchia|turchi]] e cinesi, favoriti essenzialmente dall'assenza di misure anti-[[dumping]] negli Stati dell'[[Unione europea]] e da bassissimi costi di produzione. I produttori turchi e cinesi avevano acquisito fin da subito padronanza della nuova tecnologia e, producendo come terzisti televisori CRT prima ed LCD poi per aziende europee, immettevano sul mercato prodotti tecnologicamente aggiornati a prezzi altamente competitivi.<ref name="villani"/><ref name="devecchi"/> Mivar viene inevitabilmente travolta da questa situazione e nel 2001 è costretta a ridurre la propria forza lavoro con la messa in [[cassa integrazione]] di 400 dei suoi dipendenti.<ref name="job"/><ref>{{cita news|autore=|titolo=Crisi di vendite alla Mivar. In cassa integrazione 400 operai|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=12 maggio 2001|p=53}}</ref>
 
Nel 2004, nel tentativo di recuperare mercato, Mivar mette in commercio la prima linea di TV a cristalli liquidi, dovendo per la prima volta impiegare componentistica non prodotta in proprio ma acquistata e ritrovandosi, per assurdo, a dover acquistare i componenti per i propritali prodotti da aziende concorrenti (ad esempio, per quanto riguarda i pannelli LCD, da [[AU Optronics|AUO]], [[LG Display|LG]] e [[Samsung Electronics|Samsung]]).<ref name="pannellilcd">{{cita pubblicazione |autore= M. Lanari|titolo= Lotta all'ultimocristallo (liquido)|rivista= Job|editore= Calendario|numero= 1|anno= 2008|mese= gennaio|p=11}}</ref><ref>{{cita news|autore=Redazione|url=https://www.tag24.it/175398-carlo-vichi-patron-mivar/|titolo=Carlo Vichi (patron Mivar) a Radio Cusano: “Nessuno del governo si è preoccupato quando la mia azienda è andata in crisi”|pubblicazione=Unicusano Tag24|data=16 marzo 2017|accesso=6 marzo 2021}}</ref> Nel maggio 2006, nonostante si producano ancora circa {{formatnum:700000}} apparecchi all'anno, si ricorre nuovamente alla cassa integrazione a zero ore, che stavolta riguarda tutti i dipendenti.<ref>{{cita news|autore=Redazione|url=http://www.adnkronos.com/Speciali/P_Lp/It/18.html|titolo=Settimana dal 2 all’8 maggio|pubblicazione=[[ADN Kronos]].it|data=19 giugno 2006|accesso=6 marzo 2021|dataarchivio=19 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061019211652/http://www.adnkronos.com/Speciali/P_Lp/It/18.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 2008 cessa definitivamente la produzione delle TV a tubo catodico e dall'inizio del 2009, con l'abbattimento dei costi dei pannelli LCD all'ingrosso, si mette anche in vendita una linea di televisori [[Full HD]], con dimensioni dai 32 ai 42 pollici.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Tecnologia%20e%20Business/digitale-terrestre/novita/mivar-full-hd.shtml?uuid=e3e3b61a-7607-11de-beab-2a78c6a877d2&DocRulesView=Libero|titolo=Mivar rilancia in Full Hd - Il Sole 24 ORE|accesso=11 gennaio 2018}}</ref> Due anni più tardi, nel 2011, viene avviata la produzione di apparecchi con tecnologia [[LED]], e il primo modello ad essere lanciato è un 32 pollici con circuito {{M|100|u=Hz}}.<ref name="villani" /><ref>{{cita news|autore=R. Faggiano|url=https://www.dday.it/redazione/3410/baster-una-tv-led-a-salvare-mivar.html|titolo=Basterà una TV LED a salvare Mivar?|pubblicazione=DDay.it|data=3 maggio 2011|accesso=6 marzo 2021}}</ref>