La mano sulla culla: differenze tra le versioni

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Claire e Michael Bartel vivono felici con la loro bambina Emma, e aspettano il loro secondogenito. Rimasta senza [[ginecologo]], Claire si reca per un controllo dal dottor Mott, uno specialista famoso per la sua professionalità. Durante la visita, però, la donna viene molestata, cosa che le provoca una crisi [[asma|asmatica]]. La donna decide di denunciare il medico: il suo gesto spinge altre quattro donne ad accusare Mott, che finirà per [[suicidio|suicidarsi]] lasciando sola sua moglie Peyton, anche lei incinta. A causa di un malore Peyton perde il bambino e viene sottoposta ad un'[[isterectomia]], rimanendo sterile. In ospedale, la donna apprende che la prima ad accusare suo marito è stata Claire Bartel.
 
Sei mesi dopo, Claire ha dato alla luce il piccolo Joe e ha deciso di ristrutturare casa costruendovi anche una piccola serra; per questi lavori assume Solomon, un uomo affetto da lieve ritardodisabilità mentale. Non riuscendo a conciliare famiglia e lavoro, Claire si mette inoltre alla ricerca di una bambinaia. Peyton, decisa a vendicarsi, riesce a farsi assumere mostrando dolcezza e abilità nel gestire i bambini.
 
Peyton comincia a insinuarsi nella vita della famiglia: tutte le notti si alza per allattare Joe e fa vedere a Emma i [[film horror]] proibitigli dalla madre. Successivamente, vedendo Michael affidare importanti documenti di lavoro alla moglie, glieli sottrae, li distrugge e provoca così un diverbio tra i due. Alcuni giorni dopo Peyton viene sorpresa da Solomon mentre allatta Joe: temendo che l'operaio possa riferire a Claire ciò che ha visto, Peyton insinua nella donna il dubbio che l'uomo abbia molestato Emma, facendole trovare un paio di mutandine della bambina nel carretto degli attrezzi di Solomon. Claire, sconvolta, lo licenzia.