== Storia ==
Kerman fu fondata come avamposto difensivo, con il nome di Behdesīr, da Ardeshir I, fondatore dell'[[Imperoimpero sasanide]], nel [[III secolo d. C.]]. Dopo la [[battaglia di Nihavand]] del 642 la città fu conquistata dagli [[arabi]]-[[musulmani]]. Inizialmente l'isolamento della città consentì ai [[kharigiti]] ede agli [[zoroastrianiZoroastriani]] di vivere abbastanza tranquillamente, ma i kharigiti furono espulsi nel 698 e nel 725 quasi tutta la sua popolazione era ormai musulmana.
Già nell'[[VIII secolo]] Kirman era famosa per le sue manifatture di [[cashmere]] e per altri tessuti. L'autorità [[Califfo|califfale]] sulla regione era tuttavia abbastanza debole e nel [[X secolo]] sull'area dominavano i [[Buwayhidi]], che mantennero il controllo dell'area anche quando la regione e la città caddero in mano di [[Mahmud di Ghazna]] alla fine del X secolo. Il nome di Kerman fu adottato in quel secolo.<ref>A.H.T. Levi, «Kerman», in: ''International Dictionary of Historic Places'', ed. Trudy Ring, Chicago, Fitzroy Dearborn, 1995-1996, vol. 4, p. 413.</ref>
Kerman fu sottoposta al potere [[Selgiuchidi|selgiuchide]] nell'[[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]], ma rimase di fatto indipendente. Quando [[Marco Polo]] visitò la città nel 1271 essa era diventata un importante centro commerciale, collegato grazie al [[Golfo Persico]] con il [[Khorasan]] e l'[[Asia centrale]].<ref>Parvaneh Pourshariati, ''s.v.'' «Kerman», in: ''Encyclopedia of the Modern Middle East and North Africa'', Gale Group, Inc.</ref>
{{Citazione|Anche il regno di Cherman è in Persia e anticamente ebbe una dinastia ereditaria, ma da quando il Tartaro l'hal’ha assoggettata, la signoria non si trasmette più di padre in figlio; vengono a governare signori scelti e inviati dal Tartaro. In questo regno si trovano in grande abbondanza pietre chiamate [[turchese (minerale)|turchesi]] che provengono da scavi nelle rocciose montagne vicine. Ci sono anche giacimenti d'acciaiod’acciaio e di andanico, e si fabbricano qui i più nobili armamenti di cavalieri, selle, speroni, freni, spade, archi, faretre e ogni altra arma secondo le usanze di questi o di quelli. Donne e fanciulle ricamano con elegantissima fantasia tessuti di seta di ogni colore a disegni di animali e di uccelli o ad altre figurazioni. Lavorano anche, per i baroni e i gran signori, cortine così ben ricamate che davvero è un incanto vederle; e fanno coltri cuscini guanciali tutto con ricami splendidi e delicati. Nelle montagne di questo paese nascono i falconi che sono tra i più potenti volatori del mondo: un po’ più piccoli dei falconi pellegrini, sono di colore rosso sul petto e sotto la coda fra le cosce. E davvero volano con una tale velocità che non v’è uccello al mondo che possa salvarsi dal loro assalto.|Marco Polo, ''Il Milione'', cap. 35. Traduzione italiana di [[Maria Bellonci]]}}
In seguito però la città fu sottoposta più volte a saccheggi da parte di vari invasori. Kerman si espanse rapidamente durante il periodo [[Safavidi|safavide]] e suoi tappeti venivano esportati in [[Inghilterra]] e [[Germania]] durante questo periodo.
Nel 1793 Lotf ʿAli Khān sconfisse i [[Dinastia Qajar|Qajar]] e nel 1794 conquistò Kerman. Subito dopo fu assediato tuttavia a Kerman per sei mesi da Agha Moḥammad Khān. Quando la città si arrese a Agha Mohammad Khan egli, irritato dal sostegno popolare che Lotf Ali Khan aveva ricevuto, fece trucidare tutti i maschi o li fece accecare, e una pila di 20.000 occhi, enucleati dalle loro orbite, fu ammucchiata di fronte al vincitore. Donne e fanciulli vennero ridotti in schiavitù e la città rasa al suolo nel giro di novanta giorni di furia belluina.<ref>Hasan Pir Nia, A. Eghbal Ashtiani, ''History of Persia (Tarikh-i Iran)'', Tehran, 2003, p. 655. ISBN 964-6895-16-6</ref>
La città di Kerman fu ricostruita nel [[XIX secolo]] a nord della vecchia città, ma la città non ha recuperato la sua antica grandezza fino al [[XX secolo]].
==Architetture==
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