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La '''cernida''' o '''cernita'''<ref>{{Cita web |url=https://www.treccani.it/vocabolario/cernita/ |titolo=cèrnita in Vocabolario - Treccani |sito=Treccani |lingua=it |accesso=2023-11-01}}</ref> era una milizia territoriale di rapida mobilitazione, comparsa storicamente in Italia a partire dal Medioevo.
Fin dal tardo [[Duecento]], nell'Italia centrosettentrionale, i [[Età comunale|comuni]], gradualmente, cessarono di mobilitare l'intero [[esercito comunale]], limitandosi a mobilitare contingenti più piccoli e selezionati reclutati tra i cittadini, da cui il termine "cernita". Tale prassi proseguì anche nel [[Trecento]], come è documentato nel [[Ducato di Milano]]<ref>{{Cita web |url=https://www.academia.edu/30207527/Tra_sperimentazione_e_continuit%C3%A0_gli_obblighi_militari_nello_stato_Visconteo_trecentesco_Between_tradition_and_experimentation_military_obligations_in_the_Visconti_s_state_during_the_fourteenth_century_in_Societ%C3%A0_e_Storia_148_2015_ |titolo=Tra sperimentazione e continuità: gli obblighi militari nello stato Visconteo trecentesco (Between tradition and experimentation: military obligations in the Visconti’s state during the fourteenth century), in "Società e Storia", 148 |lingua=en |accesso=5 febbraio 2019}}</ref>, nel [[Marchesato del Monferrato|Marchesato di Monferrato]]<ref>{{Cita pubblicazione |nome=Fabio |cognome=Romanoni |titolo=Gli obblighi militari nel marchesato di Monferrato ai tempi di Teodoro II |rivista=Bollettino Storico- Bibliografico Subalpino |lingua=en |accesso=29 giugno 2020 |url=https://www.academia.edu/43469329/Gli_obblighi_militari_nel_marchesato_di_Monferrato_ai_tempi_di_Teodoro_II}}</ref> e, soprattutto, a [[Venezia]].
A partire dalla fine del Quattrocento, nei territori veneziani le '''cernide''' erano una [[milizia]] territoriale della [[Repubblica di Venezia]], costituita da [[contadino|contadini]] che annualmente svolgevano degli addestramenti militari<ref>{{Cita web |url=https://www.academia.edu/33243844/_Valermi_del_brazzo_de_i_soldati_delle_cernide_._Milizie_rurali_venete_e_controllo_del_territorio_tra_XVI_e_XVII_secolo._In_L._Antonielli_S._Levati_a_cura_di_Tra_polizie_e_controllo_del_territorio_alla_ricerca_delle_discontinuit%C3%A0._Rubbettino_Soveria_Mannelli_2017_pp._9-31 |titolo=«Valermi del brazzo de i soldati delle cernide». Milizie rurali venete e controllo del territorio tra XVI e XVII secolo. In L. Antonielli, S. Levati (a cura di), Tra polizie e controllo del territorio: alla ricerca delle discontinuità. Rubbettino; |lingua=en |accesso=5 febbraio 2019}}</ref>. Nei [[Domini di Terraferma]] e in [[Istria]] tali milizie portavano il nome di cernide, mentre in [[Dalmazia]] erano chiamate [[cranide]] (o "craine" o "crainich").
Queste milizie potevano essere schierate piuttosto velocemente, al contrario dell'esercito, più lento nel reclutamento e nello spostamento. La loro nascita venne infatti determinata dall'esigenza di poter rispondere prontamente alle altrettanto rapide incursioni dei [[Impero ottomano|Turchi]].
I membri delle cernide erano in maggioranza contadini che venivano reclutati in ogni villaggio nel numero di 2 o 3 per "[[Fuoco (demografia)|fuoco di lista]]", al quale spettava in parte li loro equipaggiamento ed il loro sostentamento. Inizialmente armati di falci e roncole, nella [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] vennero successivamente dotati di archibugi ed armi da fuoco, in deroga ai divieti previsti dalla rubrica "De prohibitione armorum" degli "Statuti della [[Stato patriarcale di Aquileia|Patria]]", ancora in vigore dopo la conquista veneziana del 1420.<ref>{{
L’organizzazione delle milizie paesane acquistò in Friuli un'importanza del tutto particolare nel corso delle agitazioni antifeudali dopo il "[[crudele giovedì grasso]]" del 1511. Il [[Consiglio dei Pregadi|Senato veneziano]] nel 1527 impose al luogotenente di mettere a disposizione ben 3000 archibugi per i contadini delle ''cernide'' esentandoli da "fazioni personali" ed autorizzandoli a portare armi.<ref>{{
== Note ==
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