Luigi Cavallo: differenze tra le versioni

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=== Il periodo negli Stati Uniti d'America, il rientro in Europa e la prima collaborazione con Edgardo Sogno ===
Il 17 novembre [[1949]], a [[Le Havre]], Cavallo si imbarcò per [[New York]] e si trasferì negli [[USA]], accreditato dalla «Ligue Jugoslavija» come giornalista e traduttore presso l'[[ONU]], e come corrispondente a [[New York]] di riviste e giornali italiani. Dopo la rottura con il PCI, Cavallo collaborò con Vlado Dedijer nella missione affidatagli da [[Josip Broz Tito|Tito]] negli USA nel [[1950]] documentando lo sfruttamento sovietico dell'economia jugoslava nel periodo 1946-49.
 
{{Citazione necessaria|Durante il periodo del [[Maccartismomaccartismo]], Cavallo fu arrestato eed incarcerato, essendosi rifiutato di testimoniare contro i comunisti statunitensi; nel [[1952]] fu obbligato a rientrare in [[Europa]]}}.
 
Giunto a [[Parigi]], fu condotto nella notte stessa alla frontiera italiana in quanto “agente sovietico”, organizzatore degli scioperi insurrezionali del 1947/48 ed anche dei disordini del maggio 1952 in occasione della nomina del generale [[Matthew Ridgway]] alla testa delle forze alleate, sebbene Cavallo non fosse nemmeno presente sul territorio francese, non avendo ancora lasciato gli USA. La sede del [[Partito Comunista Francese]] era stata perquisita e il fascicolo di Luigi Cavallo sequestrato dalla polizia<ref name=centre/>.
 
{{Citazione necessaria|Il 17 giugno [[1953]], Cavallo partecipò alla rivolta operaia di [[Berlino Est]] e con il giornalista Heinz Wenzel (Heinrich Bär), ristrutturò il movimento e la rivista "Tarantel Press", sotto la protezione del cancelliere tedesco federale [[Konrad Adenauer]].
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Nel luglio 1953, in Italia, Luigi Cavallo ed [[Edgardo Sogno]], fondarono il movimento politico "Pace e Libertà" e l'omonimo giornale (nessuna connessione con «Pace e Libertà» di Di Marzio, nata nel 1948); la collaborazione tra i due durerà dieci mesi, perché Sogno intendeva utilizzare la rivista a fini elettorali e personali. A Luigi Cavallo subentrò Roberto Dotti e, nel 1957 ''Pace e Libertà'' chiuse i battenti ed Edgardo Sogno rientrò in diplomazia.
 
Successivamente Cavallo fondò altre riviste e giornali e proseguì le sue campagne contro il totalitarismo sovietico; collaborò a Berlino con i ''Freiheitlicher Juristen'' e negli [[anni cinquanta]] organizzò le informazioni di denuncia dei crimini staliniani eed i [[Gulag]] sovietici e la loro diffusione clandestina nella Germania dell'Est}}.
 
Dopo la pubblicazione delle critiche al [[Centralismo democratico]] eed ai metodi di gestione del partito da parte dei membri della direzione del PCI, denunciò lo scandalo INGIC-Istituto nazionale gestione imposte di consumo. Quindi segnalò presunte interferenze dell'ex ministro della Giustiziagiustizia ed ex [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri]], [[Palmiro Togliatti]], il quale su [[Ll'Unità]] gli dedicò un famoso editoriale intitolato ''Del non dare querela...''. Oltre alla questione [[OVRA]], Cavallo discusse le presunte conseguenze dei finanziamenti sovietici al PCI. Per 20 anni lavorò tra Berlino e l'Italia.
 
=== Luigi Cavallo e il colonnello Renzo Rocca ===