Corrado Carnevale: differenze tra le versioni

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|Attività = magistrato
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , Presidente della prima sezione penale della [[corteCorte suprema di cassazione]] dal 1985 al 1993
|Immagine = Corrado Carnevale.jpg
}}
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=== Presidente di sezione della Cassazione ===
Il 1º dicembre 1985 divenne, a soli 55 anni, presidente di sezione di Corte di Cassazionecassazione, il più giovane presidente di sezione della storia.
 
Venne elogiato per aver azzerato l'arretrato della sezione penale in pochi anni. Carnevale ebbe sempre fama di avere un'ottima memoria e una conoscenza quasi maniacale dei codici, e ha dichiarato di fare risalire la propria tendenza [[Garantismo|garantista]] e formalista, nonché il contrasto con altri giudici, ad un episodio del primo periodo della sua carriera:
{{citazione|Il pubblico ministero si era limitato a chiedere la condanna precisando l'importo della multa, la difesa non aveva affrontato nessun argomento. Quando fummo in camera di consiglio, i componenti del collegio s'impegnarono in una dotta dissertazione sul trattamento pensionistico dei magistrati europei. (...) Dopo che furono arrivati alla conclusione che, naturalmente, il peggiore trattamento pensionistico era quello dei magistrati italiani, il presidente si rivolse al collega cui spettava di redigere la motivazione della sentenza e chiese: Quantu ci damu? (la discussione si svolgeva in dialetto siciliano, cosa che non mi dispiaceva affatto). Che pena gli diamo? Scusate un momento, obiettai io: la derubata non ha riconosciuto l'accusato, testimoni non ce ne sono, la somma sottratta non si è trovata nella sua disponibilità. In base a quali elementi questo signore dovrebbe essere condannato? La domanda mi pareva legittima. Ma il presidente mi rispose: ‘Tu sei un sofista’. Sarò pure un sofista, ma almeno spiegatemi, perché vorrei capire. E lui: ‘Ma tu lo sai chi è l'imputato? È un barbiere. E lo sai quand'è avvenuto il furto? Era un lunedì'.<ref>Il lunedì è tipicamente giorno di chiusura dei barbieri, in Italia.</ref> Allora capii dove volessero andare a parare. E soltanto perché era barbiere, quel poveretto si beccò sei mesi di reclusione. Da allora mi sono sempre trovato a disagio nell'ambiente.}}
 
Con la carica di Presidentepresidente della prima sezione penale della [[Corte suprema di cassazione]] Corrado Carnevale assume di fatto il monopolio del giudizio di legittimità sulle sentenze di mafia. In questa veste il collegio da lui presieduto cancella circa cinquecento sentenze di mafia, per vizi di forma<ref>[[Attilio Bolzoni]] e [[Giuseppe D'Avanzo]], ''La giustizia è cosa nostra. Il caso Carnevale tra delitti e impunità''. Milano, Mondadori, 1995. ISBN 978-88-04-38547-9<br />
Alla «Corte di San Carnevale», gli Autori, attribuiscono l'esame di 6000 processi all'anno, e quasi uno su tre è cancellato, con o senza rinvio.</ref>, il che gli fa guadagnare il soprannome «l'ammazzasentenze».