Ceramica: differenze tra le versioni
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== Storia ==
La ceramica è conosciuta fin dai periodi preistorici e si suppone che la sua invenzione sia avvenuta solo due volte nella storia dell'umanità: tra le popolazioni [[Deserto del Sahara|sahariane]] e in Giappone<ref>{{cita libro|autore=[[Luigi Luca Cavalli-Sforza
I resti di ceramica più antichi al mondo si trovano nei siti della [[grotta di Yuchanyan]] ([[Hunan]], [[Cina]]), dove sono datati col [[metodo del carbonio-14]] 16100-14500 a.C. e a Miaoyan ([[Guangxi]], sempre in Cina), qua invece datati 17100-15400 a.C.<ref>
Successivamente l'arte vide l'introduzione del [[tornio]], che consentì di ottenere facilmente oggetti aggraziati e di perfetta simmetria rispetto all'asse di rotazione. La ceramica dipinta venne esportata dall'[[Anatolia]] e dai territori siriaci verso l'Europa intorno al [[III millennio a.C.]], dove però prevalse l'interesse per le forme e per le anse (i manici ricurvi).
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Intorno all'anno mille sorse in Europa, nel tentativo di imitare i prodotti orientali, la [[maiolica]].<br />
Nel tardo Medioevo le ceramiche venivano realizzate con il tornio, cotte al forno e impermeabilizzate con una vernice vetrosa. Dopo il XIII secolo si incominciano ad usare anche altri colori e decorazioni più sofisticate. In questo periodo l'Italia peninsulare sviluppò i maggiori centri di produzione: [[Forlì]], poi superata dalla vicina [[Faenza]], [[Pisa]], [[Siena]] e [[Orvieto]], mentre più a sud si affermò [[Ariano Irpino|Ariano]];<ref>{{cita pubblicazione|autore=Marcello Rotili|autore2=Nicola Busino|titolo=Castello di Ariano Irpino. Ricerche Archeologiche 1988-94, 2008|rivista=Quaderni di archeologia medievale|data=2010|numero=11|editore=Officina di Studi Medievali|città=Palermo|pp= 139-166|ISBN=978-88-6485-008-5|url=http://www.rmoa.unina.it/210/1/RM-Rotili-Busino-Ariano.pdf|formato=PDF}}</ref> la produzione siciliana si concentrò invece a [[Caltagirone]]. Nel [[XV secolo]] si elaborarono varie forme decorative, sia per la coloristica sia per le cosiddette ''storie'' o racconti descritti e raffigurati. La produzione di questo periodo è ben rappresentata, ad esempio, dal celebre servizio realizzato da Nicola d'Urbino per [[Isabella d'Este]] e per la corte dei [[Gonzaga]].<ref>
Verso la fine dell'Ottocento la produzione di ceramica prende corpo, grazie all'introduzione di alcune tecniche industrializzate. In [[Italia]], nel modenese, si mette a punto una tecnica che permette di aumentare la produzione di piastrelle, all'epoca in uso quasi solo in [[cucina (architettura)|cucina]] e [[stanza da bagno|bagno]].<br />
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Questo consentì di sostituire i filtri pressa usati nella preparazione ad umido degli [[impasto ceramico|impasti]]. Dagli anni ottanta in poi, infine, ci si è concentrati soprattutto sulle tecniche di cottura veloce ([[cottura rapida monostrato]]) e sulla riduzione dell'impatto ambientale della produzione. Da pochi anni vengono utilizzati anche per la costruzione di dischi per impianti frenanti, mescole di carbonio e ceramica, in grado di diminuire l'effetto del [[fading]]; e poi anche per il suo peso contenuto; ancora in fase di progetto viene montato solo su vetture di alto livello, come [[Ferrari]], [[Porsche]] e [[Lamborghini]].
Da sottolineare oggi la valenza che la modellazione ceramica ha assunto in campo educativo sia per lo sviluppo delle attività manuali e creative sia nel settore del recupero cognitivo.<ref>
== Il ciclo produttivo ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Piccolpasso | nome= Cipriano | wkautore= Cipriano Piccolpasso | titolo= I tre libri dell'arte del vasajo : nei quali si tratta non solo la pratica, ma brevemente tutti i secreti di essa cosa che persino al di d'oggi e stata sempre tenuta nascosta,del cav. Cipriano Piccolpassi Durantino| città = Roma | editore = dallo Stabilimento tipografico | anno = 1857 | url = http://books.google.it/books?id=r2UGAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=Cipriano+Piccolpasso&as_brr=1&ei=_-kKSMz_JIOOywSXyeiaCA}}
* {{cita libro|T. Emiliani
* {{cita libro|Daniela Di Castro
▲* T. Emiliani, E. Emiliani, ''Tecnologia dei Processi Ceramici'', Società Editrice Ceramurgia s.r.l., Faenza, novembre 1982
* ''Enciclopedia Italiana Grolier'', Grolier Hachette International, 1994.▼
▲* Daniela Di Castro e Roberto Valeriani, ''Il valore delle porcellane europee'', Umberto Allemandi Editore, 1985
* {{cita libro|curatore=F. Pedrocco|titolo=La porcellana di Venezia nel '700|editore=Marsilio Editore|città=Venezia|anno=1998|isbn=8831769243}}
▲* ''Enciclopedia Italiana Grolier'', Grolier Hachette International, 1994
* {{cita libro|autore1=G.P. Emiliani
* {{cita libro|autore1=G.P. Emiliani
* {{cita libro|autore1=G.P. Emiliani
* {{cita web|url=http://www.edizionijunior.com/schedalibro.asp?ID=4243|
▲* G.P. Emiliani, F. Corbara, ''Tecnologia Ceramica “Le Tipologie”'', vol.3, Faenza, Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A., aprile 2001
* {{cita libro|autore=[[Amedeo Benedetti]]
▲* {{cita web|url=http://www.edizionijunior.com/schedalibro.asp?ID=4243|titolo=Maggipinto Antonello et al, ''Educare con la ceramica. Tecniche, esperienze e spunti operativi'', Ediz. Junior, 2001}}
* {{cita libro|Andrea
▲* [[Amedeo Benedetti]], "Vetro, terracotta e ceramica", in ''Bibliografia Artigianato. La manualistica artigiana del Novecento: pubblicazioni su arti e mestieri in Italia dall'Unità ad oggi'', Genova, Erga, 2004, pp. 350–367. ISBN 88-8163-358-2
* {{cita libro|curatore1=Bruno Fabbri|curatore2=Sabrina Gualtieri|curatore3=Matilde Romito|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070814181504/http://www.edipuglia.it/volume.php?id=489|url=http://www.edipuglia.it/volume.php?id=489|titolo=La ceramica in Italia quando l'Italia non c'era|editore=Edipuglia|anno=2006|isbn=88-7228-460-0}}
▲* Andrea Ciaroni, ''Maioliche del Quattrocento a Pesaro. Frammenti di Storia dell'arte ceramica dalla bottega dei Fedeli'', Firenze, edizioni Centro Di, 2004. ISBN 88-7038-404-7 [http://books.google.it/books?id=zlyME_UKO1kC&printsec=frontcover Maioliche del Quattrocento a Pesaro: frammenti di storia dell'arte ceramica... - Andrea Ciaroni - Google Libri]
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* {{cita libro| curatore1=Mariarosa Palvarini Gobio Casali | curatore2=Daniela Ferrari | titolo=Una "credenza" istoriata per Isabella d'Este. Il servizio di Nicola d'Urbino (...) | url=https://books.google.it/books/about?id=3VxaBgAAQBAJ&redir_esc=y | anno=2014 | editore=Universitas Studiorum | città=Mantova | ISBN=978-88-97683-74-2|cid=Palvarini Gobio Casali e Ferrari }}▼
* {{cita libro|Riccardo|Viganò|"Per uso della sua professione di lavorar faenze". Storia delle manifatture tra la seconda metà del XVI e gli inizi del XIX secolo|2013| |Monteroni di Lecce|ISBN=978-88-97895-10-7|url=https://www.academia.edu/37459823/_Per_uso_della_sua_professione_di_lavorar_faenze_Storia_delle_fornaci_e_delle_manifatture_ceramiche_di_Nard%C3%B2_tra_la_seconda_met%C3%A0_del_XVI_e_gli_inizi_del_XIX_secolo|via=''academia.edu''}}
▲* {{cita libro| curatore1=Mariarosa Palvarini Gobio Casali | curatore2=Daniela Ferrari | titolo=Una "credenza" istoriata per Isabella d'Este. Il servizio di Nicola d'Urbino (...) | url=https://books.google.it/books/about?id=3VxaBgAAQBAJ&redir_esc=y | anno=2014 | editore=Universitas Studiorum | città=Mantova | ISBN=978-88-97683-74-2 }}
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▲* R. Viganò, “''Bianco neretino. Un Prodotto di Donato Antonio Bonsegna sulla tavola degli osservanti di Nardò''”, in «Spicilegia Sallentina. Rivista del caffè letterario di Nardò», n. 11 (2016), pp. 17–22.
▲* R. Viganò, ''Alla Mensa degli Angeli. Storia di ceramiche botteghe e vasai a Nardò tra i secoli XVI e XIX secolo'', Monteroni di Lecce 2016. ISBN 978-88-97895 - 90-9
== Voci correlate ==
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