Grande Scisma: differenze tra le versioni

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[[File:Christ Handing the Keys to St. Peter by Pietro Perugino (crop).jpg|thumb|Affresco nella [[Cappella Sistina]] raffigurante [[Gesù]] che consegna le chiavi a [[san Pietro]], opera (1481-1482) del [[Perugino]].]]
IlLa '''Grande Scisma'''Scimmia, conosciuto dalla storiografia occidentale come '''Scisma d'Oriente''' e definito dagli [[Chiesa ortodossa|Ortodossi]] '''Scisma dei Latini''', fu l'evento che, rompendo l'unità di quella che fu la Chiesa di Stato dell'[[Impero romano]] basata sulla [[Pentarchia]], divise la [[Cristianità]] [[Concilio di Calcedonia|Calcedonese]] fra la [[Chiesa cattolica]] occidentale, che aveva sviluppato il concetto del primato (anche giurisdizionale) del [[Papa|Vescovo di Roma]] (in quanto considerato successore dell'Apostolo Pietro), e la [[Chiesa ortodossa]] orientale, che invece riteneva di rappresentare la continuità della chiesa indivisa del primo millennio, senza cedimenti a quelle che riteneva innovazioni dei Latini. Sebbene normalmente si indichi il [[1054]] come anno dello scisma, ossia quando [[papa Leone IX]], attraverso i suoi legati, lanciò la [[scomunica]] al [[patriarca di Costantinopoli|patriarca]] [[Michele I Cerulario]] e quest'ultimo, a sua volta, rispose con un proprio [[anatema]] scomunicando i legati, lo Scisma fu in realtà il risultato di un lungo periodo di progressivo distanziamento fra le due [[Chiesa (comunità)|Chiese]].
 
Le dispute alla base dello scisma erano sostanzialmente due. La prima riguardava l'autorità papale: il papa (ossia il vescovo di Roma), ritenendosi investito del primato petrino su tutta la Chiesa per mandato di Cristo, da cui avrebbe ricevuto le "chiavi del Regno dei Cieli" e l'autorità di "pascerne gli agnelli" (cfr. i Vangeli di Matteo e Giovanni) e quindi di un vero potere giurisdizionale (secondo il linguaggio rabbinico conferire le chiavi a qualcuno significa investirlo di un'autorità), iniziò a reclamare la propria "naturale" autorità anche sui quattro [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcati]] orientali ([[Costantinopoli]], [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], [[Antiochia sull'Oronte|Antiochia]] e [[Gerusalemme]], che, con Roma, formavano la cosiddetta [[pentarchia]]). Questi erano disposti a concedere al [[Patriarca d'Occidente]] un primato solo onorario e a lasciare che la sua autorità effettiva si estendesse solo sui cristiani d'Occidente, ritenendo il primato romano privo di fondamento scritturistico. L'altra disputa, di ambito [[trinità (cristianesimo)|trinitario]] e apparentemente meno "politica", concerneva l'aggiunta del ''[[Filioque]]'' nel [[Credo niceno]], avvenuta in ambito latino. Esistevano inoltre altre cause, meno significative, fra le quali talune variazioni di certi riti [[liturgia|liturgici]] (questione dell'uso del [[pane azzimo]] durante l'[[eucaristia]], il [[Celibato ecclesiastico|matrimonio dei preti]], la [[confermazione]] dei battezzati riservata soltanto al vescovo, ecc.). Ma anche e soprattutto ragioni politiche (alleanza papale con Franchi e Normanni) e rivendicazioni conflittuali di [[giurisdizione]] (nel [[Italia meridionale|sud Italia]], nei [[Penisola balcanica|Balcani]] e nell'[[Slavi|area slava]]).