Domenico Morone: differenze tra le versioni

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Negli stessi anni della libreria, sempre coadiuvato dal figlio, probabilmente dipinse una ''[[Madonna col Bambino (Domenico Morone)|Madonna col Bambino]]'' che a lungo fu attribuita a Girolamo dai Libri per via della dolcezza dei tratti della vergine. Nell'opera l'influsso del Mantegna appare oramai parzialmente abbandonato a favore delle nuove correnti artistiche. Le sue dimensioni particolari fecero supporre che fosse in realtà un frammento di un'opera più grande.<ref>{{cita|Marinelli, 1983|pp. 54-55}}.</ref><ref>{{cita|Catalogo Museo di Castelvecchio, 2018|p. 262}}.</ref>
 
I lavori degli [[anni 1500]] potrebbero essere le ultime realizzate dal Morone, poiché del decennio successivo si ritrovano nei documenti anagrafici solo scarne notizie. Nel 1514 fu registrato settantenne e residente in contrada San Vitale con la famiglia, mentre tre anni più tardi fu trascritto con l'età di 78 anni circa. Quella del 1517 fu l'ultima menzione di Domenico, che probabilmente morì da lì a poco. Vasari raccontò che «fu sepolto in San Bernardino, dove sono le dette opere di sua mano, lasciando erede delle facultà e della virtù sua Francesco Morone, suo figliuolo».<ref name=Brenzoni13-14/><ref name="cita|Brenzoni, 1956|p. 6"/><ref name="Vasari, 1568 264">{{cita|Vasari, 1568|p. 264}}.</ref>
 
== Stile e critica==