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* 1587 - ''l'acqua dal monastero delle Monache arrivava fino a Ceriale''<ref name="a" />;
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* 3-4 Ottobre 1744 dove ''devastò tutto il territoio di questa città e contado, abbatendo mura, spianando da fondamenti edifici, portando via bestie di ogni qualità ed affogando nelle proprie case intiere famiglie, così che detto anno 1744 si nomina universalmente nel contado ingauno come l'anno del diluvio''.<ref>ASG, Confinium, 131, riportato in Quaini 1986 a p.156</ref> Di tale alluvione si ha anche conferma dal prefetto napoleonico di anni dopo che racconta che nelle campagne si vedeva solo la cima degli alberi e che ne centro storico si erano erte delle barricate per evitare l'infiltrazione dell'acqua, ma che vennero spazzate via e la città venne inondata.
* 15 e 16 novembre 1750
* 1802 - esce dalla sua sede rendendo instabile il [[#Ponte del Branca|Ponte del Branca]] e facendo crollare alcune muraglie di contenimento delle acque<ref>{{cita web|url=http://www.libridiliguria.it/2012/10/10/albenga-da-napoleone-allunita-di-italia/|titolo=Albenga da Napoleone all’Unità di Italia|accesso=28 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201029135207/http://www.libridiliguria.it/2012/10/10/albenga-da-napoleone-allunita-di-italia/|urlmorto=sì}}</ref>;
* 10 novembre 1886 - Dalle cronache si registra che l’acqua inondava le botteghe e le case fino al primo piano mentre cavalli e buoi venivano trascinati fino al secondo piano delle case per salvarle dalla spaventosa corrente del Centa, che aveva già inghiottito un disgraziato che non fu abbastanza sollecito a porsi in salvo; nella stessa occasione si verificò l'[[incidente ferroviario di Vadino]];
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