Ignazio I: differenze tra le versioni

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=== L'appello al Papa ===
Ignazio, acconsentì a dimettersi, a condizione che venisse riconosciuta la validità delle consacrazioni episcopali da lui effettuate. Ma poi, spinto dai suoi sostenitori o non rassegnandosi all'idea dell'allontanamento, si recò a Roma da [[papa Niccolò I]] Magno ([[858]]-[[867]]), che fu subito pronto ad appoggiarlo., Nonostantenonostante avesse accettato i precedenti sinodi costantinopolitani del [[859]] ed [[861]] di Fozio. Il papa convocò immediatamente un [[sinodo]], tenuto nell'[[863]] al [[Laterano]], nel quale fu dichiarato che:
* Ilil [[Papa]] non riconosceva la deposizione di Ignazio;
* venivano [[scomunica]]ti i legati papali, da lui inviati a Costantinopoli nell'[[861]] per decidere sulla questione e che, invece,contravvenendo agli ordini si erano fatti corrompere accettando l'invalidità dell'elezione di Ignazio;<ref>{{Cita libro|autore=E. Apeciti - S. Ceccon - R. Mambretti|curatore=R. Mambretti|titolo=II. Il medioevo|anno=2017|editore=Morcelliana|città=Brescia|p=143|opera=Manuale di storia della Chiesa}}</ref>
* Fozio sarebbe stato scomunicato fintanto chese avesse insistito nell'usurpazione del seggio patriarcale.
 
Fozio, innon risposta alla scomunica, congradì l'appoggioaffronto dell'Imperatoredi Micheleuna III,possibile a sua volta scomunicò il papa in un sinodo dell'[[867]], dopo averscomunica spiegatoe ininviò un'enciclica a tutti i vescovi [[bizantini]]dell'Impero bizantino, spiegando i punti di divergenza con la [[Chiesa latina|Chiesa di Roma]];, la quale, con le sue riforme, ora imponeva:
 
Fozio, in risposta alla scomunica, con l'appoggio dell'Imperatore Michele III, a sua volta scomunicò il papa in un sinodo dell'[[867]], dopo aver spiegato in un'enciclica a tutti i vescovi [[bizantini]] i punti di divergenza con la [[Chiesa latina|Chiesa di Roma]]; la quale con le sue riforme ora imponeva:
* l'aggiunta del ''[[filioque]]'' al [[Credo niceno|Credo]] comune, non modificabile;
* ll [[celibato]] per i preti, (cosa non previstaprevisto nell'[[Impero bizantino]]);
* la proibizione perl'esclusiva idei pretivescovi di celebrare la [[Confermazione|Cresima]];
* il [[digiuno]] per tutto il [[clero]] al [[sabato]];
* l'inizio della [[Quaresima]] al [[Mercoledì delle Cenericeneri]].
 
Fozio, successivamente, con l'appoggio dell'Imperatore Michele III, convocò un sinodo a Costantinopoli nell'[[867]], nel quale scomunicò Niccolò I incoraggiandone la deposizione.
 
=== Il secondo patriarcato ===
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La [[Chiesa cattolica]] e la [[Chiesa ortodossa]] lo ricordano come santo il 23 ottobre.
Dal [[Martirologio Romano]]: {{citazione|A Costantinopoli, sant'Ignazio, vescovo, che, reso oggetto di molti oltraggi da parte dell'imperatore Barda, al quale aveva rimproverato di aver ripudiato la moglie, fu mandato in esilio, ma, richiamato dal papa san Nicola I, riposò infine in pace.}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==