Guglielmo Zucconi: differenze tra le versioni

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Si trasferì poi a [[Milano]], dove lavorò al ''[[Corriere d'Informazione]]'' (edizione pomeridiana del ''[[Corriere della Sera]]'') e collaborò alla fondazione de ''[[Il Popolo]]'', organo ufficiale della [[Democrazia Cristiana]], del quale fu [[caporedattore]].
 
Negli [[anni '501950]] e nei primi [[anni '601960]] fu tra gli autori più prolifici della neonata [[Rai|Rai − Radiotelevisione Italiana]] e firmò, con altri, varie trasmissioni di successo (vedi ''infra'')
 
Successivamente diresse vari giornali: ''[[Il Corriere dei piccoli]]'' (dal 1961 al 1963), ''[[Amica (periodico)|Amica]]'', nel 1963, ''[[La Domenica del Corriere]]'' (dal 1964 al 1972), ''[[Tempo (rivista)|Tempo illustrato]]'' (dal 1973 al 1976).
 
Nel [[1976]], su proposta di [[Ermanno Gorrieri]] venne candidato dalla [[Democrazia Cristiana]] alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], ricoprendo il seggio per lanella [[circoscrizione Parma-Modena, -Piacenza-Reggio nell'Emilia,]]. ParmaFu eletto e Piacenzarimase deputato fino alalla fine anticipata della legislatura, nel 1979.
 
DopoDa l'elezionedeputato, nel 1977 venne scelto da [[Giulio Andreotti]] come direttore de ''[[La Discussione]]'', il settimanale di approfondimento culturale della [[Democrazia Cristiana]]. Il 1º novembre [[1977]] la sede del periodico fu colpita da un attentato terroristico delle [[Brigate Rosse]]<ref>''Una bomba contro la sede del settimanale della DC'', in «[[Corriere della Sera]]», 2 novembre 1977, prima pagina.</ref>. Zucconi, pur trovandosi all'interno dell'edificio, ne uscì incolume. Rimase alla guida della ''Discussione'' dal 1977 al 1980.
 
Passò a dirigere il quotidiano ''[[Il Giorno]]'' dal 1980 al 1984. In quell'anno lasciò la direzione del giornale per essere candidato alle elezioni europee, ma non venne eletto.
 
Tra il [[1984]] ed il [[1990]] tornò ad occuparsi di televisione, dirigendo diversi programmi di approfondimento sulle reti [[Fininvest]], tra i quali ''Monitor''. Nel [[1990]] vinse a pari merito con [[Marco Lodoli]] il IIsecondo [[Premio Chiara]] con la raccolta di racconti ''L'Italia s'è desta alle 14.10''.
 
Nella stagione televisiva [[1992]]/[[1993]] tornatornò a collaborare con la Rai, dove realizzarealizzò le interviste nell'edizione di ''[[Domenica in]]'' condotta da [[Toto Cutugno]] e [[Alba Parietti]].
 
Nel 1998 venne nominato direttore editoriale dei quotidiani ''[[Il Giorno]]'', ''[[Il Resto del Carlino]]'' e ''[[la Nazione]]'' del [[Poligrafici Editoriale|gruppo Monti-Riffeser]]. La morte lo colse però il 2 maggio, poco tempo dopo la nomina.
 
Dal 1961 al 1990 ricoprì anche incarichi come docente di ''Teoria e tecnica di giornalismo'' alla Scuola di Comunicazione sociali e alla Facoltà di Scienze politiche dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica]].
 
A Modena gli è stata dedicata una via.
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}}</ref>.
 
Nel 2005 il comune di Modena ha istituito il ''Premio Internazionale Guglielmo Zucconi'', che a cadenza biennale viene assegnato a un giovane giornalista operante in paesi in via di sviluppo<ref>{{Cita web
|url = https://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2010/11/a-vincenzo-linarello-il-premio-guglielmo-zucconi-2010
|titolo = A Vincenzo Linarello il Premio Guglielmo Zucconi 2010