Particolato: differenze tra le versioni
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* Sorgenti legate all'attività umana: processi di [[combustione]] (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni e asfalto;
* Sorgenti naturali: l'[[erosione]] del suolo, gli [[incendio|incendi]] boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di [[polline|pollini]], il sale marino.
Secondo l'[[agenzia europea dell'ambiente]], la combustione per riscaldamento degli edifici risulta essere la principale fonte di PM<sub>10</sub> e PM<sub>2,5</sub>, in aumento nel periodo 2003–2015 e pari al triplo dei trasporti.<ref>{{Cita web |url=http://www.qualenergia.it/articoli/20160107-peso-degli-edifici-inefficienti-nell-inquinamento-aria |titolo=Copia archiviata |accesso=7 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160110021800/http://www.qualenergia.it/articoli/20160107-peso-degli-edifici-inefficienti-nell-inquinamento-aria |dataarchivio=10 gennaio 2016 |urlmorto=no }}</ref>▼
Inoltre, una parte rilevante del PM<sub>10</sub> presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'[[azoto]] e dello [[zolfo]]) emessi da attività umane.▼
Le fonti del particolato atmosferico si possono classificare inoltre in "fonti primarie" e "fonti secondarie":
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* Le fonti secondarie riguardano, invece, da una parte la condensazione di molecole presenti in fase gassosa, la successiva [[nucleazione]] e infine la coagulazione, fino a formare [[aerosol]] con diametri compresi tra 0,1 µm e 1 µm.
===Rapporto tra naturali e antropiche===
[[File:Tugu Jogja covered by ash from Kelud Eruption 2014.jpg|thumb|upright=1.6|La città di [[Yogyakarta]], in Indonesia, inquinata da ceneri vulcaniche durante l'eruzione del vulcano [[Kelud]] del 2014]]
Gli elementi che concorrono alla formazione di questi aggregati sospesi nell'aria sono numerosi e comprendono fattori sia naturali sia antropici (ovvero causati dall'uomo), con diversa pericolosità a seconda dei casi.<br />Fra i fattori naturali vi sono ad esempio:
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Altro aspetto riguarda la composizione di queste polveri. In genere il particolato prodotto da processi di [[combustione]], sia di origine naturale sia antropica, è caratterizzato dalla presenza preponderante di carbonio e di prodotti della combustione e si definisce pertanto "[[particolato carbonioso]]". Esso è considerato, in linea di massima e con le dovute eccezioni, più nocivo nel caso in cui sia prodotto dalla combustione di materiali organici particolari quali ad esempio le [[plastica|plastiche]], perché può inglobare facilmente sostanze tossiche così originate ([[composti organici volatili]], [[diossine]], ecc.).
=== Fonti naturali===
Per quanto riguarda i particolati "naturali", molto dipende dalla loro natura, in quanto si va da particolati aggressivi per le infrastrutture quale l'aerosol marino (fenomeni di [[corrosione]] e danni a strutture cementizie e metalliche), a particolati nocivi come terra, pollini, fumo da incendi boschivi per finire con particolati estremamente nocivi come le microfibre di amianto.
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Lo [[SCENIHR]] (''Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks''), comitato scientifico UE che si occupa dei nuovi/futuri rischi per la salute, considera i [[Motore Diesel|motori a gasolio]] e le auto con catalizzatori freddi o danneggiati i massimi responsabili della produzione di nanoparticelle.<ref name="scenhir">{{en}} [http://ec.europa.eu/health/ph_risk/committees/04_scenihr/docs/scenihr_o_003b.pdf europa.eu] "The appropriateness of existing methodologies to assess the potential risks associated with engineered and adventitious products of nanotechnologies", SCENIHR 2006 (PDF)</ref>
Lo [[SCHER]] (''Scientific Committee on Health and Environmental Risks'', Comitato UE per i rischi per la salute e ambientali) afferma che le maggiori emissioni di polveri fini (questa la dicitura usata, intendendo PM<sub>2,5</sub>) è data dagli scarichi dei veicoli, dalla combustione di carbone o [[legna da ardere]],<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/environment/2021/dec/17/wood-burners-urban-air-pollution-cancer-risk-study|titolo=Wood burners cause nearly half of urban air pollution cancer risk|nome=Damian Carrington|sito=The Guardian|data=2021-12-17|lingua=en|accesso=2022-02-13}}</ref> processi industriali e altre [[centrali a biomasse|combustioni di biomasse]].<ref name="scher">{{en}} [http://ec.europa.eu/health/ph_risk/committees/04_scher/docs/scher_o_009.pdf europa.eu] "New evidence of air pollution effects on human health and the environment", SCHER 2005 (PDF)</ref>
▲Secondo l'[[agenzia europea dell'ambiente]], la combustione per riscaldamento degli edifici risulta essere la principale fonte di PM<sub>10</sub> e PM<sub>2,5</sub>, in aumento nel periodo 2003–2015 e pari al triplo dei trasporti.<ref>{{Cita web |url=http://www.qualenergia.it/articoli/20160107-peso-degli-edifici-inefficienti-nell-inquinamento-aria |titolo=Copia archiviata |accesso=7 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160110021800/http://www.qualenergia.it/articoli/20160107-peso-degli-edifici-inefficienti-nell-inquinamento-aria |dataarchivio=10 gennaio 2016 |urlmorto=no }}</ref>
▲Inoltre, una parte rilevante del PM<sub>10</sub> presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'[[azoto]] e dello [[zolfo]]) emessi da attività umane.
== Diffusione ==
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