Ebrei statunitensi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 24:
Il ''Plantation Act 1740'' permise per la prima volta agli ebrei di poter diventare cittadini britannici e di immigrare nelle colonie. Siccome ad alcuni di loro continuò a venire negato il [[diritto di voto]] o di occuparsi nella [[magistratura]] locale, gli ebrei sefarditi non si sono pienamente attivati negli affari comunitari se non a partire dagli anni 1790, dopo aver raggiunto l'uguaglianza politica nei 5 Stati in cui si trovarono ad essere più numerosi<ref name="DeCondeER&Afp">Alexander DeConde, ''[https://books.google.com/books?lr=&id=XOlcL8kgrZgC&q= Ethnicity, Race, and American Foreign Policy: A History]'', p. 52</ref>.
 
Fino al 1830 la cittadina di [[Charleston (Carolina del Sud)]] ebbe più ebrei rispetto a qualsiasi altro luogo dell'[[America del Nord]]. L'[[AlyahAliyah|immigrazione ebraica]] su larga scala ebbe inizio nel corso del [[XIX secolo]] quando, dal 1850 in poi, molti aschenaziti giunsero dalle terre della [[Confederazione germanica]]; migrarono in gran numero a causa delle legislazioni improntate all'[[antisemitismo]] e delle restrizioni subite nei loro paesi di nascita<ref>{{Cita web|cognome1=Sarna|nome1=Jonathan|cognome2=Golden|nome2=Jonathan|titolo=The American Jewish Experience through the Nineteenth Century: Immigration and Acculturation|url=http://nationalhumanitiescenter.org/tserve/nineteen/nkeyinfo/judaism.htm|sito=The National Humanities Center|editore=TeacherServe|accesso=27 aprile 2016}}</ref>.
 
Divennero principalmente mercanti e proprietari di negozi. Esistevano quasi 250.000 ebrei nel 1880, molti dei quali erano [[tedeschi]] istruiti e largamente secolarizzati; questo anche se una minoranza di famiglie sefardite continuarono a mantenere una forte influenza.