Bernard Arnault: differenze tra le versioni

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Alla fine degli anni novanta Bernard Arnault fa dell'arte il pilastro della strategia di comunicazione del suo gruppo acquisendo [[Phillips de Pury & Company|Phillips]], il numero tre delle vendite all'asta per 125 milioni di euro<ref>{{fr}}''L'Express'', 4 avril 2000.</ref>, e il primo banditore francese Tajan<ref>{{fr}}Aymeric Mantoux, ''Voyage au pays des ultra-riches'', Éditions [[Groupe Flammarion|Flammarion]] [[Capital (mensuel)|Capital]], 2010, ISBN 978-2-8104-0287-8, page 85.</ref>.
 
Tra il 1998 e il 2001 si appassiona alla nuova economia e investe in particolare su boo.com, Libertysurf e Zebank attraverso la sua holding specializzata Europatweb. Il crac dei valori Internet a partire dadal marzo 2000 e ancor più gli [[attentati dell'11 settembre 2001]] lo convincono ad accelerare la sua uscita da questo settore cedendo al gruppo Suez. Libertysurf viene venduta a Telecom Italia e Zebank a Egg plc.
 
Per rappresentare la crescita e la forza del gruppo LVMH negli Stati Uniti, Bernard Arnault decide negli [[anni novanta]] di raggruppare le sue attività all'interno di una stessa torre a [[New York]]. Sceglie [[Christian de Portzamparc]] per realizzare questo progetto<ref>{{fr}}[http://www.pavillon-arsenal.com/videosenligne/collection-4-31.php ''Vidéo d'une conférence donnée par Christian de Portzamparc''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160119142300/http://www.pavillon-arsenal.com/videosenligne/collection-4-31.php |date=19 gennaio 2016 }}, Pavillon de l'Arsenal, 29 février 2000</ref> nel quale è coinvolto personalmente. L'8 dicembre 1999 viene inaugurata la torre LVMH in presenza di [[Hillary Clinton]]<ref>{{fr}}[https://www.nytimes.com/1999/12/15/arts/designing-the-nouveau-building-on-the-block.html?scp=5&sq=Christian%20de%20Portzamparc&st=cse''Designing The Nouveau Building On the Block''], The New-York Times, le 15 décembre 1999</ref>.
 
Nel 2004, insieme alla figlia Reneè D., diventa il più ricco di Francia. Successivamente, nel 2006, secondo la classifica della rivista ''Forbes'' tra le più grandi fortune del pianeta, supera la francese Liliane Bettencourt, posizionandosi al 7º posto nel mondo, con una fortuna stimata in 30 miliardi di dollari USA (23,5 miliardi di euro).