Nestlé: differenze tra le versioni
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La fine della seconda guerra mondiale fu l'inizio di una fase dinamica. La crescita dell'azienda fu accelerata e furono portate a termine numerose acquisizioni. Nel [[1947]] la Nestlé si fuse con la [[Maggi (azienda)|Maggi]] (produttrice di condimenti e zuppe). Seguirono [[Crosse & Blackwell]] nel [[1950]], Glaces Gervais (1960), [[Findus]] ([[1963]]), [[Libby's]] ([[1971]]) e [[Stouffer's]] ([[1973]]). Fu inoltre realizzata una ''shareholding'' con [[L'Oréal]] ([[1974]]), con ulteriore [[diversificazione (strategia)|diversificazione]] della produzione. Nel [[1977]] la Nestlé continuò a espandersi al di fuori del settore alimentare acquisendo gli Alcon Laboratories. Nel [[1984]] venne acquisito un gigante dell'industria alimentare statunitense, la Carnation. Nel marzo [[1988]], Nestlé rilevò la società alimentare italiana Buitoni con i relativi marchi [[Buitoni]] e [[Perugina]].<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/03/19/la-buitoni-alla-nestle-per-1600-miliardi.html|titolo=La Buitoni alla Nestlè per 1600 miliardi di lire|data=19 marzo 1988}}</ref> Sempre nel 1988, a seguito dell'acquisizione del gruppo dolciario inglese [[Rowntree Mackintosh]] (azienda detentrice di vari marchi nei mercati internazionali tra cui ''Kit Kat'', ''Smarties'', ''Lion'', ''Polo'', ''Fruit Joy'', ''Quality Street''), Nestlé divenne il secondo produttore mondiale nel settore degli ''snack'' dietro Mars Inc..<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/1988/06/24/business/rowntree-accepts-bid-by-nestle.html|titolo=Rowntree accepts bid by Nestlè|data=24 giugno 1988}}</ref>
Nella prima metà degli [[anni novanta]], la nascita del [[mercato globale]] fornì alla Nestlé nuovi importanti mercati nei quali espandersi. Nel [[1993]], grazie all'acquisizione in Italia di Italygel dalla [[SME (azienda)|SME]] (marchi [[Motta (azienda)|Motta]], [[Antica Gelateria del Corso]], Valle degli Orti e [[Surgela]]),<ref>{{Cita web|url=https://www.italiaoggi.it/archivio/nestle-si-aggiudica-italgel-per-437-miliardi-di-lire-213193|titolo=Nestlè si aggiudica Italgel per 437 miliardi di lire|data=30 luglio 1993}}</ref> Nestlé consolidò la propria presenza nel ramo del freddo in Europa. Negli anni successivi avvennero nuove importanti acquisizioni: [[Sanpellegrino]] (1997), [[Spillers Petfoods]] (1998), [[Ralston Purina]] (2002), [[Dreyer's]] (2002) e [[Chef America]] (2002). Nel 2005 Nestlé perse posizioni nel mercato degli alimenti per l'infanzia dopo il ritiro di alcuni tipi di [[latte in polvere]], e procedette all'acquisizione di [[Gerber Products Company]] nel 2007<ref>{{Cita news|autore=Francesco Mimmo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/13/nestle-conquista-gli-omogeneizzati-gerber.html|titolo=Nestlè conquista gli omogeneizzati Gerber|pubblicazione=La Repubblica|data=13 luglio 2007|accesso=8 maggio 2012}}</ref> e la divisione alimentare della multinazionale [[Pfizer]] nel 2012<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/04/23/news/nestl_compra_il_latte_pfizer_per_11_85_miliardi_di_dollari-33782830/|titolo=Nestlè compra il latte Pfizer per 11,85 miliardi di dollari|pubblicazione=La Repubblica|data=23 aprile 2012|accesso=8 maggio 2012}}</ref> con l'intento di riconquistare una posizione di ''leader'' nei mercati emergenti. Nel [[2016]],
Nestlé decise di scorporare le sue attività internazionali nel comparto dei gelati (eccetto per i mercati di [[Israele]], e [[Nord America]], dove è ancora presente attraverso le divisioni Dreyer's e [[Häagen-Dazs]]) dando vita insieme al gruppo inglese attivo nel ramo del freddo R&R (terzo produttore mondiale del settore) a [[Froneri]], ''joint venture'' dove entrambe le società detengono ciascuna il 50% del capitale.<ref>{{Cita web|url=http://distribuzionemoderna.info/notizia-del-giorno/parte-froneri-la-nuova-multinazionale-del-gelato|titolo=Parte Froneri, la nuova multinazionale del gelato|data=4 ottobre 2016}}</ref> Nel [[2018]], Nestlé dismise le sue attività nel settore dolciario nel mercato degli Stati Uniti, cedendo a [[Ferrero (azienda)|Ferrero]] la proprietà di oltre 20 marchi tra cui ''Crunch'', ''Butterfinger'', ''BabyRuth'', ''100Grands'', ''Raisinets'', ''Wonka'', ''SweeTarts'', ''[[Laffy Taffy (marchio)|Laffy Taffy]]'' e ''Nerds''.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/01/16/news/ferrero_ufficiale_acquista_le_barrette_di_cioccolato_nestle_negli_usa_per_2_8_miliardi-186629427/|titolo=Ferrero, ufficiale: acquista le barrette di cioccolato Nestlè negli USA per 2,8 miliardi|data=16 gennaio 2018}}</ref> Il [[fatturato]] 2018 del Gruppo Nestlé è stato pari a 91.493 miliardi [[Franco svizzero|CHF]] (€ 80.583 miliardi); l'utile netto è cresciuto del 41,6% raggiungendo quota 10.1 miliardi [[Franco svizzero|CHF]] (€ 8.9 miliardi).<ref>{{Cita web|url=https://www.nestle.com/media/pressreleases/allpressreleases/full-year-results-2018|titolo=Nestlé reports full-year results for 2018|data=14 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wallstreetitalia.com/news/nestle-archivia-un-2018-positivo-crescono-utili-e-fatturato/|titolo=Nestlé: archivia un 2018 positivo, crescono utili e fatturato|data=14 febbraio 2019}}</ref> Nel luglio [[2019]], Nestlé decise di cedere a Froneri le sue attività nel comparto gelati anche in Israele, rimanendo quindi operativa nel settore soltanto nei mercati del continente americano.<ref>{{Cita web|url=https://www.swissinfo.ch/ita/nestl%C3%A9-trasferisce-le-sue-attivit%C3%A0-di-gelato-a-froneri/45077902|titolo=Nestlé trasferisce le sue attività di gelato a Froneri|data=5 Luglio 2019}}</ref> Nel dicembre [[2019]], Nestlé vendette a Froneri anche i suoi marchi detenuti nel mercato degli Stati Uniti (Häagen-Dazs, Dreyer's, Edy's, Outshine, Skinny Cow and Drumstick).<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/nestle-vende-divisione-gelati-haagen-dazs-passa-fondo-pai-ACoWww4|titolo=Nestlé vende divisione gelati, Haagen-Dazs passa al fondo Pai|data=12 dicembre 2019}}</ref>
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