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|Data = 27 dicembre [[2008]] - 17 gennaio [[2009]]
|Luogo = [[Striscia di Gaza]] - [[Distretto Meridionale (Israele)|Distretto Meridionale]]
|Casus = Interruzione della tregua da parte di [[Israele]] con l'uccisione in un'incursione del [[Forzeforze di difesa israeliane|IDF]] di 7 membri della resistenza palestinese ed il ferimento di 21 civili a [[Gaza]] e in [[Cisgiordania]]; <ref>{{Cita web|url=https://reliefweb.int/report/occupied-palestinian-territory/weekly-report-israeli-human-rights-violations-occupied-164}}</ref>
|Esito = Dichiarazione di [[cessate il fuoco]] da ambo le parti, con riserve da parte dei contendenti
|Schieramento1 = {{Bandiera|ISR}} ([[Forze di Difesa Israeliane|IDF]])
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Da parte palestinese, per altro, il lancio di razzi contro il territorio israeliano è stato motivato dalle violazioni della tregua di parte israeliana, violazioni che nel periodo della tregua hanno portato all'uccisione di 19 palestinesi<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.btselem.org/english/statistics/Casualties_Data.asp?Category=1&region=GAZA|titolo=Palestinians killed by Israeli security forces in Gaza Strip|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100628142633/http://www.btselem.org/english/statistics/Casualties_Data.asp?Category=1&region=GAZA }}, dal sito dell'associazione israeliana per i diritti umani [[B'Tselem]]</ref>, la maggior parte dei quali durante gli attacchi aerei israeliani dell'inizio di novembre.
 
Inoltre molti commentatori, sia dopo che prima dell'azione, hanno collegato l'Operazioneoperazione alle vicine elezioni israeliane del 10 febbraio 2009, ipotizzando che i candidati dei tre principali schieramenti ([[Kadima]], [[Partito Laburista Israeliano]] e [[Likud]]), temessero di poter perdere i propri consensi a causa di un comportamento percepito dalla pubblica opinione come troppo "morbido" nei confronti di Hamas.<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/12/30/AR2008123003252.html?hpid=topnews|titolo=Behind Gaza Operation, An Uneasy Triumvirate}}, articolo de [[The Washington Post]], del 31 dicembre 2008</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://jta.org/news/article/2009/01/27/1002563/israels-election-season-finally-launches1|titolo=Israeli election campaign heats up|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090130041041/http://jta.org/news/article/2009/01/27/1002563/israels-election-season-finally-launches1 }}, articolo della "Jewish Telegraphic Agency", del 27 gennaio 2009</ref><ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/03/GAZA_ELEZIONI_ISRAELIANE_SILENZIO_OBAMA_co_9_090103086.shtml|titolo=Gaza: le elezioni israeliane e il silenzio di Obama}}, articolo del ''[[Corriere della Sera]]'', del 3 gennaio 2009</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.menassat.com/?q=en/news-articles/5820-war-gaza-fuel-israeli-elections|titolo=War on Gaza, fuel for the Israeli elections|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160330194045/http://www.menassat.com/?q=en%2Fnews-articles%2F5820-war-gaza-fuel-israeli-elections }}, articolo di "Menassat", del 21 gennaio 2009</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.antennedipace.org/2008/12/27/gaza-attacco-programmato-un-approfondimento-dalla-palestina/|titolo=Gaza: attacco programmato – un approfondimento dalla Palestina (articolo di "Alternative Information Center", del 27 dicembre 2008, tradotto ed ospitato|sito=Antenne di Pace|data=27 dicembre 2008|accesso=7 giugno 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230401050253/https://www.antennedipace.org/2008/12/27/gaza-attacco-programmato-un-approfondimento-dalla-palestina/}}</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://news.yahoo.com/s/afp/20090123/wl_mideast_afp/mideastconflictgazaisraelvote_20090123172938|titolo=Israeli right set to win elections on back of Gaza war}}, news di yahoo, del 23 gennaio 2009</ref><ref name="News Daily">{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.newsdaily.com/stories/tre50p2h8-us-snisrael-election/|titolo=Netanyahu maintains edge in Israel election race}}, articolo del "News Daily", del 26 gennaio 2009</ref>
 
Ufficialmente le forze armate israeliane mirano quindi a distruggere i supporti logistici di [[Hamas]], a eliminare il maggior numero possibile di leader e a rallentarne (se non a prevenirne) il riarmo.<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7807564.stm|titolo=Israel braced for Hamas response |data=2 gennaio 2009|editore=[[BBC]]}}</ref><ref name="BBC 7804051">{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/7804051.stm|titolo=Israel pounds Gaza for fourth day|sito=BBC NEWS|data=30 dicembre 2008|lingua=EN|accesso=7 giugno 2023|urlarchivio=https://archive.today/20120713185703/http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7804051.stm|urlmorto=sì}}</ref><ref name="news.bbc.co.uk">{{Cita news | titolo=Israel vows war on Hamas in Gaza | data=30 dicembre 2008 | editore=[[BBC]] | url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7803711.stm | accesso=30 dicembre 2008 | urlarchivio=https://www.webcitation.org/5dRPr1hq5?url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7803711.stm | dataarchivio=30 dicembre 2008 | urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Israel says world understands its actions in Gaza|url=http://www.abs-cbnnews.com/world/01/04/09/israel-says-world-understands-its-actions-gaza}}</ref> La missione militare si pone inoltre l'obiettivo di distruggere la rete di tunnel sotterranei di collegamento con l'Egitto (attraverso i quali avviene anche il contrabbando di generi di consumo e di cibo, soprattutto durante i periodi di chiusura dei varchi con Israele), per impedire l'approvvigionamento di armi da parte di Hamas e delle altre fazioni paramilitari.
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[[File:Israelis killed by Palestinians in Israel and Palestinians killed by Israelis in Gaza - 2008.png|thumb|Andamento delle vittime israeliane (in tutto Israele) e palestinesi (limitate a Gaza) durante il 2008]]
 
Ad agosto [[Ehud Olmert]], [[Primoprimo Ministroministro israeliano|primo ministro]] dimissionario di Israele, presenta al Presidentepresidente palestinese [[Mahmūd Abbās]] una proposta per la creazione di uno Stato palestinese. Tra le varie condizioni questa prevede che il futuro Stato sia completamente demilitarizzato e senza alcun esercito, che come confini per la [[Cisgiordania]] esso osservi il percorso dell'attuale [[Barriera di separazione israeliana|barriera di separazione]], tuttavia collegata, tramite un passaggio in territorio israeliano, alla Striscia di Gaza. In cambio dei territori che i palestinesi perderebbero (e su cui si trovano alcuni dei discussi insediamenti israeliani) sarebbe stato ceduto il 5,5 per cento di territorio israeliano nella zona del deserto del Negev, ma quest'ultima cessione sarebbe avvenuta solo dopo che l'autorità palestinese avesse ripreso l'effettivo controllo della Striscia di Gaza, gestita al tempo della trattativa da Hamas. Oltre a questo, la costituzione dello Stato palestinese avrebbe dovuto corrispondere anche a una rinuncia al cosiddetto "diritto al ritorno" nel territorio di Israele da parte dei [[Esodo palestinese del 1948|profughi palestinesi]] e dei loro discendenti. Il piano è stato respinto ''in toto'' dal governo palestinese di Abu Mazen, che, tramite il suo portavoce, ha affermato che l'eventuale Stato avrebbe dovuto avere i confini precedenti alalla [[Guerra dei sei giorni|guerra del 1967]], avere [[Gerusalemme Est]] come capitale e prevedere un esercito con cui potersi difendere, mentre alcuni leader di Hamas (che non era stato comunque previsto come interlocutore) hanno affermato che un simile piano non sarebbe mai stato accettato dalla popolazione e quindi non poteva essere preso neppure in considerazione.<ref>{{cita testo|url=http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_13/olmert_ultimo_rilancio_di_pace_9110a554-68fe-11dd-87db-00144f02aabc.shtml|titolo=Olmert, ultimo rilancio di pace «Via dal 93% della Cisgiordania»}}, articolo del ''[[Corriere della Sera]]'', del 13 agosto 2008</ref>
 
Il 5 novembre [[2008]] un'azione militare israeliana ha ucciso sette uomini di Hamas, che, secondo la versione dell'IDF, stavano preparando un tunnel, partendo da un edificio presente a pochi centinaia di metri dal confine. Il tunnel, secondo le fonti dell'esercito, sarebbe potuto servire per effettuare il sequestro di soldati israeliani. A seguito di queste morti, Hamas ha ripreso il lancio di razzi e di colpi di mortaio, tornando ai livelli precedenti la stipula della tregua. In risposta Israele ha reso più frequenti le chiusure dei valichi e costituito un blocco navale per intercettare le navi eventualmente dirette a Gaza, tra cui quelle contenenti gli aiuti umanitari da parte di diverse ONG.<ref>{{Cita web|url=https://it.globalvoicesonline.org/2008/11/israele-interrompe-il-cessate-il-fuoco-con-hamas/|titolo=Israele interrompe il cessate-il-fuoco con Hamas|accesso=15 gennaio 2009}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.israele.net/articolo,2349.htm|titolo=Ha'aretz - Hamas: "Fine della tregua" 18-12-08|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090113112116/http://www.israele.net/articolo,2349.htm }}</ref><ref name="bjt-tip-point-cross-border-figthing">{{Cita news|url=http://www.jewishtimes.com/index.php/jewishtimes/news/jt/cover_story/tipping_point/9631|titolo=Tipping Point After years of rocket attacks, Israel finally says, ‘Enough!’|cognome=Jacobs|nome=Phil|data=30 dicembre 2008|editore=Baltimore Jewish Times|lingua=en|accesso=7 gennaio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090115020744/http://www.jewishtimes.com/index.php/jewishtimes/news/jt/cover_story/tipping_point/9631}}</ref><ref name=NYTimes-truce>{{Cita news | cognome = New York Times | titolo = Israel Agrees to Truce with Hamas on Gaza | pubblicazione = New York Times | accesso = 28 dicembre 2008 | data = 18 giugno 2008 | url = https://www.nytimes.com/2008/06/18/world/middleeast/18mideast.html?fta=y | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190228094231/https://www.nytimes.com/2008/06/18/world/middleeast/18mideast.html?_r=2&fta=y | urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita news|titolo=TIMELINE - Israeli-Hamas violence since truce ended|url=https://uk.reuters.com/article/topNews/idUKTRE50423320090105|editore=Reuters}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.guardian.co.uk/world/2008/nov/05/israelandthepalestinians|titolo=Gaza truce broken as Israeli raid kills six Hamas gunmen}}, [[The Guardian]], 5 novembre 2008.</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.huffingtonpost.com/nancy-kanwisher/reigniting-violence-how-d_b_155611.html|titolo=Reigniting Violence: How Do Ceasefires End?}}, articolo di [[The Huffington Post]], del 6 gennaio 2009</ref>
 
È da notare che l'azione di inizio novembre era stata preceduta da un intensificarsi degli scontri nei [[Territori Occupatiterritori palestinesi occupati]] tra i coloni israeliani, l'IDF e la popolazione palestinese, con diverse decine di morti, che provocano vibranti proteste da parte dell'Autorità Nazionale Palestinese.<ref>{{cita testo|url=http://www.osservatorioiraq.it/modules.php?name=News&file=article&sid=6533|titolo=Escalation dell'Idf in Cisgiordania: tre palestinesi uccisi in tre giorni|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227141119/http://www.osservatorioiraq.it/modules.php?name=News }}, articolo di Osservatorio Iraq, del 16 ottobre 2008</ref>
 
Nel mese di novembre, diverse ONG criticano Israele per la chiusura dei valichi e in questo periodo aumentando fortemente le prese di posizione critiche nei confronti del suo operato, non limitate alla situazione a Gaza. A fine novembre il Presidente dell'[[Assemblea Generale dell'ONU]], [[Miguel d'Escoto Brockmann]], durante un incontro nell'ambito della ''Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese'', ha paragonato la condizione dei palestinesi all'[[apartheid]] del [[Sudafrica]]. I rappresentanti di Israele hanno protestato, accusando il reverendo D'Escoto di "''odiare Israele''".<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.haaretz.com/hasen/spages/1040955.html|titolo=Top UN official: Israel's policies are like apartheid |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100306214333/http://www.haaretz.com/hasen/spages/1040955.html }}, articolo di [[Haaretz]].</ref><ref>''L'ONU accusa israele di politiche razziste'', lancio di agenzia della ''Missionary International Service News Agency'' (misna.org), 25/11/2008 12.31</ref> Pochi giorni dopo, il 4 dicembre 2008, il Consiglio per i diritti umani dell'ONU, per voce di [[Richard A. Falk|Richard Falk]] (rappresentante delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi), dopo due anni di ricerche sul territorio israeliano, ha prodotto un rapporto in cui, tra le altre cose, si chiedeva a Israele di rimuovere il blocco alla Striscia di Gaza, affermando che la [[Corte penale internazionale]] avrebbe dovuto indagare sul fatto e accusando lo Stato ebraico di aver violato i termini della tregua, causando il deteriorarsi dei rapporti con Hamas.<ref>"Diritti umani: consiglio ONU accusa Israele di torture", lancio di agenzia della ''[[Missionary International Service News Agency]]'' (misna.org), 10 dicembre 2008 12.32</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7774988.stm|titolo=UN official slams Israel 'crimes'}}, articolo della BBC online del 10 dicembre 2008</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5hhGQc7lmGzIhg93isxMnmc98JdQg|titolo=UN rights advocates consider Israel, Colombia on anniversary eve}} agenzia dell'Agence France-Presse, del 9 dicembre 2008, ospitato da google</ref> Secondo quanto riferito nel marzo 2009 da [[The Guardian]], sempre in questo periodo, un ''rapporto confidenziale'' dell'[[Unione europea]] (datato 15 dicembre 2008, pochi giorni prima del termine della tregua), della cui copia il quotidiano britannico sarebbe venuto in possesso, avrebbe accusato Israele di mettere in atto politiche edilizie estremamente favorevoli nei confronti della popolazione ebraica e discriminatorie nei confronti di quella palestinese, atte a favorire l'annessione da parte di Israele di [[Gerusalemme Est]] e l'ulteriore espansione di insediamenti nei territori occupati.<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.guardian.co.uk/world/2009/mar/07/israel-palestine-eu-report-jerusalem|titolo=Israel annexing East Jerusalem, says EU}}, articolo di [[The Guardian]], del 7 marzo 2009</ref><ref>{{cita testo|url=http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2009/03_marzo/07/m_o_rapporto_ue_israele_prosegue_annessione_gerusalemme_est,18261759.html|titolo=M.O.. Rapporto Ue: Israele prosegue annessione Gerusalemme Est|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121107194420/http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2009/03_marzo/07/m_o_rapporto_ue_israele_prosegue_annessione_gerusalemme_est,18261759.html }}, articolo di [[Virgilio (portale)|Virgilio notizie]], del 7 marzo 2009</ref>