Operazione piombo fuso: differenze tra le versioni

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Il 6 gennaio [[2009]], un raid israeliano colpisce una scuola [[ONU]] adibita a rifugio per civili, dalla quale si riteneva fossero partiti lanci di razzi<ref>{{cita testo|url=http://www.israele.net/articolo,2366.htm|titolo=Haaretz, MFA, 6.01.09 - Hamas spara dalle scuole|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090215091952/http://www.israele.net/articolo,2366.htm }}</ref>. Il numero delle vittime è stimato essere circa 40 e i feriti circa 50, e immediata è la reazione di [[Ban Ki Moon]], Segretario Generale dell'ONU, che chiede un'indagine sull'avvenimento. L'esercito israeliano dichiara di non essere stato a conoscenza della presenza di civili in quell'edificio, e dispone un'inchiesta: al termine della stessa, il 15 gennaio, afferma di ritenere eccessivo il numero dei deceduti conteggiati dalle fonti internazionali (43), sostenendo che 21 dei caduti sarebbero stati noti, e tra questi vi sarebbero stati diversi militanti di Hamas (due sarebbero stati identificati subito, sempre secondo fonti dell'IDF). Le indagini dell'ONU hanno invece fin dal primo momento sostenuto che non vi sarebbero stati lanci di razzi dall'edificio e che la posizione di questo era nota da tempo ad Israele, mentre sarebbero state raccolte dai media testimonianze non verificate, sia a favore sia contro la loro presenza nell'area dell'edificio della scuola.<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7814054.stm|titolo=Strike at Gaza school 'kills 40'}}, articolo della BBC, del 7 gennaio 2009</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1870087,00.html|titolo=UN: No Hamas Fighters in Bombed Gaza School|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090117002002/http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1870087,00.html |data=7 gennaio 2009 }}</ref><ref>{{cita testo|lingua=en|url=http://un.org/News/briefings/docs/2009/090106_Gaza.doc.htm|titolo=Press conference by director of Gaza operations, united Nations relief|data=6 gennaio 2009|accesso=17 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116123753/http://www.un.org/News/briefings/docs/2009/090106_Gaza.doc.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nei giorni seguenti l'ONU, per voce di John Ging, direttore esecutivo dell'[[UnrwaUNRWA]] a Gaza, corregge quanto sostenuto fino a quel momento: "nessuno all'interno della scuola è stato ucciso dai proiettili israeliani". La notizia, apparsa a firma di Patrick Martin sul quotidiano canadese The Globe<ref>{{cita testo|url=http://israelsurvive.com/2009/01/30/account-of-israeli-attack-doesnt-hold-up-to-scrutiny/|titolo=The Globe - Account of Israeli attack doesn't hold up to scrutiny|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090221205751/http://israelsurvive.com/2009/01/30/account-of-israeli-attack-doesnt-hold-up-to-scrutiny/ }}</ref>, viene ripresa da molti altri giornali<ref>{{cita testo|lingua=en|url=http://www.haaretz.com/hasen/spages/1061189.html|titolo=Ha'aretz - UN backtracks on claim that deadly IDF strike hit Gaza school}}</ref>. I circa 40 morti infatti sarebbero avvenuti nelle strade intorno alla scuola, colpite dall'attacco, ma parte di questi sarebbero stati civili che in quel periodo erano stati ospitati nell'edificio e questo fatto avrebbe causato la falsa convinzione che questi siano stati colpiti all'interno dello stesso. Ging ha anche affermato che il filmato mostrato come prova da Israele, relativo alla presenza di alcuni miliziani nel giardino della scuola (che avrebbero motivato l'attacco nella zona), era materiale già visionato dall'ONU ed era in realtà risalente al 2007.
 
=== La diplomazia al lavoro ===