Avigdor Lieberman: differenze tra le versioni

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| legenda =
| numerocarica =
| carica = [[Ministero della difesa (Israele)|Ministro della Difesadifesa]] di [[Israele]]
| mandatoinizio = giugno 2016
| mandatofine = 14 novembre 2018
| predecessore =
| successore = [[Benjamin Netanyahu]]
| carica2 = [[Ministro degli Esteriesteri]]
| mandatoinizio2 = 1º aprile [[2009]]
| mandatofine2 = 18 dicembre [[2012]]
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| predecessore3 = [[Benjamin Netanyahu]]
| successore3 = [[Benjamin Netanyahu]]
| carica4 = Ministro delle Infrastruttureinfrastrutture, Energiaenergia e Acqueacque
| mandatoinizio4 = 2001
| mandatofine4 = 2002
| carica5 = Ministro dei Trasportitrasporti, Infrastruttureinfrastrutture e Sicurezzasicurezza Stradalestradale
| mandatoinizio5 = 2003
| mandatofine5 = 2004
| carica6 = Ministro degli Affariaffari Strategicistrategici
| mandatoinizio6 = 2006
| mandatofine6 = 2008
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}}
 
Membro della [[Knesset]] dal [[1999]], dal giugno 2016 al novembre 2018 è stato [[Ministero della difesa (Israele)|ministro israeliano della Difesadifesa]], dall'aprile [[2009]] al dicembre [[2012]] ministro degli Affariaffari Esteriesteri e vice primo ministro d'Israele, carica, la prima, che ha ricoperto nuovamente, a partire dal novembre [[2013]] fino al maggio [[2015]].<br> Ha inoltre rivestito altre cariche governative e ministeriali. Ha fondato il partito politico [[Israel Beytenu]], nato da una scissione del [[Likud]] nel [[1999]], la cui base elettorale sono gli [[Ostjuden|immigrati orientali]] [[lingua russa|russofoni]] provenienti dall'ex [[Unione Sovietica]], e oggi parte della federazione [[Likud Beytenu]].
 
== Biografia ==
Avigdor Lieberman nasce come Evik o Evit Lvovitch Lieberman in una famiglia [[ebraica]] di [[Chișinău]], nella [[Repubblica Socialista Sovietica Moldava|Moldavia sovietica]]. Riceve il nome di Evik in onore di Eva, una delle nonne materne. Sua madre si chiamava Esther Markovna e suo padre Lev Yankelevitch Lieberman. Come [[ebreo]] di [[Bessarabia]] Lev Lieberman era, prima del 1940, cittadino della [[Romania]] e membro dell'organizzazione giovanile [[sionista]] [[Betar]]. Inviato al fronte nei ranghi dell'[[Armata Rossa]] durante la [[seconda guerra mondiale]], viene fatto prigioniero dai [[Germania nazista|tedeschi]]. Sopravvissuto alla prigionia, è deportato dalle autorità sovietiche in [[Siberia]].
 
In Moldavia, il giovane Evit, aveva studiato all'Istituto [[agronomia|agronomico]] di Chișinău e aveva lavorato per breve tempo a [[Baku]] (attuale [[Azerbaigian]]) prima di [[Aliyah|immigrare]] in [[Israele]] nel 1978. Dopo aver assolto al [[servizio militare]] nel corpo di [[artiglieria]] di [[Tsahal]], si diploma in Relazioni[[relazioni Internazionaliinternazionali]] e in [[Scienzescienze Politichepolitiche]] nell'[[Università ebraica di Gerusalemme]]. Nel corso dei primi anni in Israele, fa diversi mestieri, specialmente nell'[[Aeroporto di Tel Aviv|Aeroporto di Tel Aviv "Ben-Gurion"]] e come buttafuori in un locale notturno.<ref>[http://video.google.com/videoplay?docid=-8140419733271992340 Google.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110613014858/http://video.google.com/videoplay?docid=-8140419733271992340 |data=13 giugno 2011 }}</ref> Sposato e padre di tre ragazzi, abita nella piccola [[Insediamenti israeliani|colonia]] di [[Nokdim]], nel [[territori occupati|territorio occupato]] di [[Cisgiordania]], Avigdor Lieberman parla quattro lingue: [[Lingua ebraica|ebraico]], [[Lingua russa|russo]], [[Lingua rumena|rumeno]] e [[Lingua inglese|inglese]]. È redattore capo di una rivista intitolata ''Yoman Yisraeli'' dal 1999.
 
== Carriera politica ==
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Occupa un posto nella direzione del [[Likud]] dal [[1993]] al [[1996]], poi nel governo, dal [[1996]] al [[1997]].
 
Nel [[1999]], fonda il partito della destra di origine russa [[Israel Beytenu]] ed è eletto deputato alla [[Knesset]]. Attacca il [[Primoprimo ministro israeliano|primo ministro]] [[Partito Laburista Israeliano|laburista]] [[Ehud Barak]] perché trascura diplomaticamente la [[Russia]] (di cui è simpatizzante, come pure di [[Vladimir Putin]], al punto di subire le critiche degli stessi suoi seguaci israeliani,<ref name="putin">{{Cita web|url=https://www.newyorker.com/online/blogs/newsdesk/2012/10/netanyahus-dark-choice.html|titolo=Netanyahu’s Dark Choice}}</ref> senza che ciò gli impedisca di sostenere comunque la politica russa «nella sua lotta contro il [[terrorismo]] [[Fondamentalismo islamico|islamico]] in [[Cecenia]]», e malgrado ciò non gli abbia fatto conseguire alcun concreto vantaggio politico).<ref>{{cita web
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