Gabriella Mercadini: differenze tra le versioni

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Ha documentato i mutamenti radicali della società italiana intorno al [[Sessantotto]] e al [[Movimento del Settantasette|Settantasette]], il movimento operaio, le lotte sindacali, il movimento studentesco, il disagio delle classi più povere, il degrado dell'ambiente, dedicandosi in particolare ai temi del [[femminismo]] e dell’emancipazione femminile.
 
L'impegno sociale, militante, caratterizza tutto il suo lavoro, rigorosamente su pellicola in bianco e nero. Lei stessa ebbe a dire: “Sono convinta che l'uso sociale della macchina fotografica sia nato assieme alla mia presa di coscienza politica. O potrebbe essere il contrario…”.<ref>[{{Cita web |url=http://www.wr7.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-f78698c6-9bea-4f27-b3ea-dacef8565484.html#foto-1 |titolo=''Un ricordo di Gabriella Mercadini'', su ''Zoom Scatti dal Web'', RAI Radio Live, 23 marzo 2017]{{collegamento interrotto|accesso=5 ottobre 2017 |dataarchivio=5 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171005201840/http://www.wr7.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-f78698c6-9bea-4f27-b3ea-dacef8565484.html#foto-1 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il suo lavoro indaga anche altri ambiti oltre a quello sociale e politico, come quello dell’arte, in particolare in ''L'arte è/e chi la guarda'', una ricerca per immagini durata più di trent'anni sul rapporto tra spettatore e opera.