Regno di Axum: differenze tra le versioni

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Axum commerciò con [[India]] e [[Impero romano|Roma]] (successivamente con l'[[Impero bizantino]]), esportando [[avorio]], [[carapace|carapaci di tartaruga]], [[oro]] e [[smeraldo|smeraldi]], ed importando [[seta]] e [[spezie]]. La possibilità di accedere tanto al Mar Rosso quanto all'alto corso del fiume [[Nilo]], rese possibile alla potente flotta commerciale del regno di trarre grossi profitti dal commercio con numerosi stati dell'Africa (come la [[Nubia]]), dell'Arabia (come lo Yemen), e dell'[[Estremo Oriente]].
 
Nel [[III secolo d.C.]], Axum sottomise svariati Stati arabi tributari al di là del Mar Rosso, e conquistò l'Etiopia settentrionale. Dal 350, ebbe inizio la conquista del [[Kush|Regno di Kush]].{{senza fonte}} Gli axemiti, sotto il governo del sovrano [[Kaleb di Axum|Kālēb]], nel 525 conquistarono lo Yemen, da dove però fu scacciati già nel 572 dai persiani<ref name=treccani2>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/etiopia/|titolo=Etiopia|accesso=13 aprile 2024}}</ref>.
 
Axum rimase un potente impero e una potenza commerciale fino alla nascita dell'[[Islam]] nel [[VII secolo]]. Comunque, poiché gli Axumiti diedero asilo e protezione ai primi seguaci di [[Maometto]], i [[musulmani]] non cercarono mai di rovesciare il regno, anche quando diffusero la loro religione in tutta l'[[Africa settentrionale]]. Tuttavia, all'incirca verso il [[640]], il secondo [[Califfo]] "ortodosso" [['Omar ibn al-Khattāb]] (''reg.'' 643-644) inviò una spedizione navale contro [[Adulis]], ma fu sconfitto.