There's a Riot Goin' On: differenze tra le versioni

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== Il disco ==
=== Origine e storia ===
Dopo il massiccio successo di pubblico e critica del precedente album del 1969, ''[[Stand!]]'', e la celebrata performance della band a [[Festival di Woodstock|Woodstock]], data la nuova popolarità che il gruppo aveva acquisito, Sly & the Family Stone ebbero forti pressioni da parte della loro casa discografica, la [[Epic Records]], a produrre un nuovo album di successo nel 1970 per sfruttare il momento favorevole. Però, la mente creativa del gruppo [[Sly Stone]] stava sprofondando sempre più nella tossicodipendenza, preoccupando il dirigente della [[Columbia Records|CBS]] [[Clive Davis]].<ref name="selvin98">[[Joel Selvin|Selvin, Joel]] (1998), pp. 107, 146–152</ref> Per prendere tempo, in mancanza di nuovo materiale, la Epic pubblicò l'album ''[[Greatest Hits (Sly & the Family Stone)|Greatest Hits]]''. Con il successo e la fama erano arrivati anche i problemi, e i rapporti all'interno della band stavano lentamente deteriorandosi. In particolare esistevano dissapori di vario genere tra i fratelli Stone, Sly e [[Freddie Stone|Freddie]], e il bassista [[Larry Graham]].<ref name=selvin98/><ref name="Kaliss">Kaliss, Jeff. "[https://web.archive.org/web/20060212060616/http://www.there1.com/browse_articles.php?action=view_record&idnum=109 Sly and the Family Stone: 'Different strokes for different folks.']" ''There1.com''. Retrieved on 2007-01-18.</ref> Come se non bastasse, il movimento delle [[Pantere Nere]] chiese a Stone di rendere la sua musica più schierata e "militante" sul versante politico dell'indipendenza dei neri,<ref name="Kaliss"/> di rimpiazzare i bianchi Greg Errico e Jerry Martini con musicisti di colore, e infine anche di cambiare manager, perché secondo loro il bianco [[David Kapralik]] era solo un capitalista sfruttatore di neri.<ref>Selvin, Joel (1998), p. 89; interview with David Kapralik.</ref>
 
Dopo essersi trasferiti a [[Los Angeles]] alla fine del 1969, Stone e i suoi compagni iniziarono a fare pesantemente uso di droga, in particolare [[cocaina]] e [[Fenciclidina|PCP]].<ref>Selvin, Joel (1998), pp. 94–98</ref> Man a mano che i membri del gruppo sprofondarono sempre più nella tossicodipendenza più sfrenata (Stone si portava appresso una custodia di violino riempita di droga ovunque andasse),<ref>Selvin, Joel (1998), p. 122</ref> la produzione discografica rallentò notevolmente. Tra l'estate del 1969 e la fine del 1971, la band pubblicò solo un singolo, ''Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin)'' / ''Everybody Is a Star'' (dicembre 1969). ''Thank You'' raggiunse la prima posizione della classifica Billboard Hot 100 nel febbraio 1970. Il singolo stazionò anche alla posizione numero 5 nella classifica R&B rimanendovi per cinque settimane, mentre rimase al numero 1 della classifica Pop per due settimane nella primavera del 1970, vendendo circa un milione di copie.<ref>{{Allmusic|class=song|id=t4149693|pure_url=yes||accessdate=25 ottobre 2008}}</ref>
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=== Produzione ===
Sly Stone lavorò a ''There's a Riot Goin' On'' principalmente in solitudine nello studio di registrazione, o a casa sua nello studio casalingo che si era fatto costruire nella sua villa di [[Bel Air (CaliforniaLos Angeles)|Bel Air]]. Secondo gli altri membri del gruppo, la maggior parte degli strumenti sull'album furono suonati dallo stesso Stone e poi sovraincisi sui vari brani, utilizzando in qualche traccia, una [[drum machine]] al posto del batterista [[Gregg Errico]].<ref name=lewis73>Lewis (2006), pp. 73-75.</ref> Quando gli altri membri della band contribuirono alle tracce, anche loro eseguirono alcune sovraincisioni insieme a Sly, invece che suonare tutti insieme come erano soliti fare nei precedenti dischi.
 
A fine 1971, Stone portò personalmente i nastri master di ''Riot'' agli uffici della CBS.<ref name=lewis20/> La CBS pubblicò ''Family Affair'' come primo singolo promozionale per l'album in uscita; si trattava del primo singolo della band in quasi due anni.<ref name=lewis20>Lewis (2006), pp. 20-22.</ref> Il brano divenne il quarto ed ultimo successo da numero 1 in classifica per la band, anche se il sound della canzone si discostava molto dalla sonorità dei loro precedenti successi.